Amadeus

Io e Fiore come Kirk e Spock

A poche ore dal debutto all’Ariston Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival, parla della 71esima edizione dell’appuntamento più atteso della musica e della televisione, che lo vedrà impegnato insieme all’inseparabile Rosario Fiorello. Al RadiocorriereTv confida: «Prima della diretta ci diamo una pacca sulla spalla, ci incoraggiamo a vicenda e parliamo in siciliano. Un “ammuninni” e si va in scena

Foto di Marco Rossi

L’astronave Sanremo sta per decollare, ha impostato la rotta?

La rotta è stata impostata da mesi e porta a un obiettivo. Certo, strada facendo, per forza di cose visto il periodo che stiamo trascorrendo, va modificata. Non è una linea retta, come accade nel ciclismo in un gran premio della montagna ci sono le curve, ma sempre all’obiettivo dobbiamo arrivare (sorride).

Se Amadeus è il comandante di questa astronave, che ruolo avrà il suo amico e compagno di tante avventure Fiorello?

Siamo molto uniti, entrambi pronti a guidare l’astronave, un po’ come il capitano Kirk e Spock di “Star Trek”, l’uno non può fare a meno dell’altro.

Avete pensato a come aprirete il Festival?

Ci abbiamo pensato ed è un piccolissimo segreto. Abbiamo già un’idea di come aprire la serata, anche perché ormai è alle porte. L’apertura sappiamo come farla, è già qualcosa (sorride).

Dietro le quinte, prima della diretta, lei e Fiore cosa vi dite?

Ci incoraggiamo e ogni tanto parliamo in siciliano. Questo ci fa sorridere, ci piace, non c’è un gesto scaramantico. Ci diamo una pacca sulla spalla e ci diciamo “ammuninni”, che in siciliano significa “andiamo”.

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