Alessio Lapice
A Calogiuri direi: sbrigati!
Nella serie di Rai1 è il giovane maresciallo che affianca il sostituto procuratore Imma Tataranni nelle indagini, uno dei personaggi più amati della fiction diretta da Francesco Amato e tratta dai romanzi di Mariolina Venezia. L’attore napoletano, apprezzato da pubblico e critica per le sue interpretazioni al cinema e in televisione, si racconta al RadiocorriereTv, parla del suo personaggio e del rapporto con gli spettatori: «Ricevere l’affetto delle persone è la cosa più bella del mondo». Lunedì 8 e martedì 9 novembre in prima serata
Il pubblico di Rai1 sta confermando il grande affetto per la serie, è soddisfatto?
Quando parte la seconda stagione di una serie che ha avuto successo hai sempre la curiosità di vedere come il pubblico ti seguirà, se continuerà a volerti bene, a essere appassionato al racconto. Sapevamo che i fan di “Imma Tataranni” ci stavano aspettando, anche perché le richieste di quando sarebbero uscite le nuove puntate non mancavano, ma devo dire che è stato bello trovarli così numerosi, che continuano a seguirci. Sono contento.
Cosa ha significato per lei ritornare su quel set?
Ricordo molto bene il primo giorno di riprese, quando abbiamo rispolverato dalla sartoria gli indumenti di scena di Calogiuri. Sono entrato nel camerino e li ho ritrovati sul divano, è stato molto bello. Ho pensato: io e Calogiuri siamo tornati. È stato ancor più emozionante visto il momento che stavamo vivendo, perché lavorare ci ha dato la possibilità di sentirci autorizzati a poterci divertire facendo il nostro mestiere. Quando si accendeva la macchina da presa avevamo tutti una grandissima voglia di lanciarci in quello che stavamo facendo.
Che sentimento prova nei confronti del suo personaggio?
A lui voglio molto bene, lo stimo tanto. Ha grande voglia di dimostrare a questa sua dottoressa, che idolatra come un mito, una donna che ha quella sicurezza, quella forza, quella decisione che a lui mancano, di essere capace, nel suo mestiere, di fare un passo in più. Cerca sicurezza, ma vuole anche essere utile agli altri in tutti i modi. È un personaggio buono, puro, pulito, senza pregiudizi, Calogiuri è come una spugna, assorbe tutto quello che c’è intorno a lui, è una parete bianca che ha voglia di essere scritta in ogni sua parte.
Una crescita, quella di Calogiuri, che in questa stagione appare evidente…
Cerca di acquisire capacità, ha voglia di apprendere attraverso il suo percorso. Ma lo fa sempre cercando di non calpestare il prossimo, di non spingere e urtare nessuno. Ha grandi premura e attenzione e questo lo rende raro. Mi piace che metta davanti a tutto il bene degli altri piuttosto che il suo.
Se dovesse dare un consiglio al suo maresciallo per conquistare per davvero la dottoressa Tataranni, cosa gli direbbe?
Gli direi… sbrigati Calogiuri, smettila di pensare così tanto, va bene tutto ma adesso mostra i tuoi sentimenti, fai qualcosa, non aspettare ancora. È vero pure che la dottoressa Tataranni è una donna legata a un altro uomo, ha una famiglia, ma la verità è che lui mette il bene altrui anche davanti alla propria sfera emotiva, personale, sentimentale, dove fa casini perché non sa mai come comportarsi. Nel primo episodio ha tentato di fare un passo avanti, ma non è andata proprio bene.