Alessandro Haber

Quattro amici con i piedi per terra

Alessandro Haber, conduttore di “Maledetti amici miei” il giovedì sera su Rai2, parla dell’amicizia con i compagni d’avventura: Giovanni Veronesi, Rocco Papaleo e Sergio Rubini. “La nostra forza è quella di metterci in gioco e di sorprenderci tutti i giorni – dice Haber –. Siamo animali diversi, ma la nostra diversità ci fa stare bene insieme”

L’ironia, la comicità, il ricordo. Con “Maledetti amici miei” vi state raccontando alla platea televisiva, come sta andando?

Sono partito con un’ansia pazzesca perché non sono solito vestire i panni dell’intrattenitore. Mi capita certamente di raccontarmi agli amici, con aneddoti, cantando in momenti di gioco, di improvvisazione, ma senza esami da superare, senza l’ansia della televisione, degli ascolti. Questo programma è nato in teatro, e il teatro è la mia vita, il mio mondo. Lì ci sto bene, proprio come al cinema, ho sempre alternato l’uno e l’altro senza mai mollare una stagione. La televisione non è casa mia, non ho mai ambito farla. L’idea di fare questo percorso insieme a tre amici che stimo, con cui condivido esperienze da anni, mi ha fatto sentire più protetto e così mi sono detto: se lo fanno loro lo faccio anch’io. Questa occasione ci consente di stare insieme, di sentirci di più, per confermare un sentimento che già c’è. La scelta di un amico è anche fisica, intellettuale. Sono contento perché il risultato artistico e il gradimento del programma sono alti.

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