Alberto Angela

L’Italia che stupisce

Sulla scia delle serate-evento dedicate negli anni scorsi al Museo Egizio di Torino, a Firenze, a Venezia, al Vaticano e a Pompei, continua la serie “Stanotte a…” con una puntata straordinaria dedicata al capoluogo campano. Rai1 celebra il Natale regalando ai telespettatori un viaggio speciale all’insegna della scoperta e della bellezza. Sabato 25 dicembre alle 21.25

© Barbara Ledda

È la notte ad accogliere Alberto Angela e la sua troupe ai piedi del Vesuvio. Nel silenzio della sera il conduttore comincia a muoversi nei vicoli della città alla scoperta dei luoghi incantati di Napoli. Castel dell’Ovo, Piazza del Plebiscito, il Palazzo Reale, il Teatro San Carlo, la Certosa di San Martino… E poi San Gennaro e il suo tesoro, il Cristo Velato, il monastero di Santa Chiara, i presepi di via San Gregorio Armeno. Bastano soltanto i nomi di questi siti ad accendere la fantasia.

Un regalo di Natale ai telespettatori della Rai, che emozione le ha dato questa full immersion notturna a Napoli?

Abbiamo girato a lungo, soprattutto di notte. All’improvviso è stato come essere accolti su un balcone che ha una vista su una città con la luna piena. Di colpo tutto è diverso, cominci a sentire la musica lontana, il profumo di questa città ricchissima di cultura.

Che viaggio sarà?

Napoli ha certamente luci e ombre come tante altre città. Noi di “Stanotte a…”, come abbiamo fatto negli anni passati a Firenze, Venezia, Roma, cerchiamo di puntare le telecamere sulle luci, sul patrimonio, sulle abitudini, su ciò che rende questa città così famosa nel mondo. Vedrete una putata che abbiamo realizzato nel corso di molte notti, nelle quali ad aiutarci tanto sono stati i caffè. Nel nostro viaggio saremo accompagnati dalla musica, perché è impossibile scindere Napoli dai suoi suoni. Ci siamo chiesti cosa significhi essere napoletani, perché ci sono luoghi, e anche persone, che sono immortali, penso a Pino Daniele e a tanti altri.

Parlerete anche di Maradona…

Lo faremo con chi l’ha conosciuto e ha giocato con lui per capire perché Diego abbia avuto quell’impatto sulla città. È stato un viaggio bellissimo: le telecamere entreranno a Castel dell’Ovo, al museo Archeologico, che non viene sempre visitato ma è uno dei più belli al mondo. Andremo al Vomero come al monastero di Santa Chiara, scenderemo nella Napoli sotterranea. Cercheremo di fare un ritratto della città, nel silenzio dei vicoli ma soprattutto nel colore e nel rumore della sua tradizione. Lo faremo anche attraverso capolavori che possono essere San Gregorio Armeno, che in periodo natalizio si incendia, ma anche il Cristo velato. Cercheremo di accompagnarvi in questo che è un luogo in cui il tempo sembra non battere mai il suo ritmo.

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