Alberto Angela

Stanotte con Caravaggio

Mercoledì 9 dicembre, in prima serata su Rai1, il racconto della vita e delle opere di uno degli artisti più conosciuti e amati di sempre. A lui, alla sua storia e alle sue creazioni immortali è dedicato un viaggio straordinario nell’arte e nel tempo. Il conduttore: «Abbiamo migliaia di anni di civiltà alle spalle che hanno forgiato il nostro Paese, credo che la saggezza del passato sia fondamentale. Farla vedere attraverso i capolavori che questa ci ha lasciato, è estremamente importante»

crediti BARBARA LEDDA

La puntata di “Stanotte con Caravaggio” parte da Palo Laziale, l’ultimo approdo conosciuto dell’artista prima della morte. Alberto Angela accompagna i telespettatori in un viaggio a ritroso nella vita dell’artista, raccontandone le tappe fondamentali e i momenti più significativi. Di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, conosciamo infatti alcuni momenti, ben documentati in carte conservate nell’Archivio di Stato a Sant’Ivo alla Sapienza: denunce, sequestri, contratti. Ma tutto il resto è in ombra. Pochi squarci di luce su un fondo buio. Esattamente come nei suoi quadri. Che cosa ha fatto Caravaggio una volta lasciata Milano, prima di raggiungere Roma? Perché aveva rapporti così tempestosi con i potenti dell’epoca, che pure lo ammiravano? Solo colpa del suo cattivo carattere? E ancora: non sappiamo come fa a scappare dalle carceri di Malta e soprattutto le circostanze e le cause della sua morte. Per capirlo il programma ci porta nella Capitale, da Sant’Ivo alla Sapienza alla splendida Galleria Borghese, dove è conservata una delle più vaste collezioni al mondo di quadri caravaggeschi, e ci spiega come il pittore realizzava i suoi quadri, aiutandosi con lo specchio. Poi si aprono le porte del Casino dell’Aurora per vedere un’autentica rarità: l’unica pittura murale di Caravaggio, un soffitto con tre autoritratti. Un’opera sorprendente e poco conosciuta. A San Luigi dei Francesi un ospite d’eccezione, l’autore della fotografia Vittorio Storaro, tre volte premio Oscar, racconta l’influenza che la Vocazione di San Matteo ha avuto sul modo di concepire la luce nel cinema. La chiesa di Santa Maria del Popolo, Napoli, Malta, la Sicilia: sono tappe che un Caravaggio sempre in fuga attraverserà prima di approdare a Palo Laziale e sparire nel nulla in Maremma. A punteggiare il racconto, le “testimonianze d’epoca” Massimo Bonetti interpreta Giovanni Baglione, biografo e rivale di Caravaggio e Anna Safronick, Lena, colei che fu modella e amante del pittore. Intervengono in qualità di esperti la storica d’arte Rossella Vodret, il maestro di scherma Renzo Musumeci Greco e lo storico e archivista di Stato Michele Di Sivo.

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