A Parigi con la Rai

Il Servizio Pubblico in campo per raccontare lo spettacolo e le emozioni dei Giochi. Il vicedirettore di Rai Sport Massimiliano Mascolo al Radiocorrieretv: «La Rai seguirà gli Azzurri in tutte le loro sfide con la speranza di raccontare tanti successi italiani». La cerimonia d’apertura della XXXIII Olimpiade si terrà il 26 luglio alle 19.30. Dal 28 agosto all’8 settembre la capitale francese ospiterà invece i XVII Giochi Paralimpici Estivi, trasmessi in diretta dalla Rai

 

Pronti a partire per la XXXIII Olimpiade?

Non possiamo partire che da un numero altissimo e fresco fresco, 403, quello degli italiani qualificati. La nostra ambizione è di seguirli a lungo, sperando che arrivino sul podio. La programmazione, su Rai 2 e su Rai Sport, le due reti olimpiche, sarà legata ai risultati dei nostri atleti e, soprattutto nella prima settimana, farà diversi slalom tra le tante discipline che vedranno impegnati gli Azzurri: siano squadre o singoli, campioni o persone che si sono sudate la qualificazione, cosa non scontata in nessuno sport.

Si parte di prima mattina…

Alle 7 in punto con “Qui Parigi”, che sarà un po’ l’antipasto della giornata. Presenteremo gli appuntamenti e analizzeremo gli impegni degli Azzurri, lo faremo insieme ai nostri talent, un vero e proprio valore aggiunto alla nostra spedizione. Intorno alle 8.50 partiremo con le dirette che ci accompagneranno anche fino a notte fonda. Andranno su Rai 2 per circa tredici ore al giorno, con uno stop solo per i telegiornali, e su Rai Sport, per circa dieci ore, senza contare le repliche

A tarda sera avremo l’occasione per rivivere la giornata di gare…

Intorno alle 22.45 inizierà “Notti Olimpiche”, la trasmissione che riepilogherà quanto accaduto nel corso della giornata, con le immagini delle gare più importanti, i commenti, le interviste agli atleti. Avremo anche i collegamenti da Casa Italia, dove saremo appostati per raccogliere le voci degli Azzurri, medagliati e non. A differenza di quanto avvenuto per i Giochi di Tokyo, dove a causa del fuso orario le gare si concludevano quando in Italia era pomeriggio, e al pubblico proponevamo un commento più da “talk”, quest’anno il taglio della trasmissione sarà più legato alla cronaca.

Tra i grandi protagonisti delle Olimpiadi 2024 c’è anche la città di Parigi…

Lo sarà innanzitutto per le località in cui si svolgeranno le gare. Al di là di alcuni impianti storici, come lo Stade de France, sede dell’Atletica, il Parc des Princes, che ospiterà le finali del calcio, il Roland-Garros per il tennis, il palasport di Bercy, per il resto sono stati scelti luoghi iconici come La Tour Eiffel per il beach volley, il Grand Palais, dove ci sarà la scherma, e molti altri ancora. I francesi si sono dati da fare, gli sfondi da sogno non mancano, e hanno cercato di fare vedere la Ville Lumière in modo diverso.

Una novità importante riguarda anche la cerimonia d’apertura…

Che è un po’ la croce e la delizia degli organizzatori. Croce per la necessità di garantire sicurezza, delizia perché sarà la prima volta che la cerimonia uscirà dallo stadio e si svolgerà con una grande sfilata di barche lungo la Senna sulle quali viaggeranno atleti e dirigenti. Ci sarà anche una parte protocollare e spettacolare che si svolgerà al Trocadero. Parigi, i parigini e il popolo olimpico saranno raccontati anche dai nostri inviati, nonostante molti parigini dal 26 luglio all’11 agosto preferiranno andare in vacanza (sorride). Cercheremo anche di raccontare il tentativo della capitale francese di fare un’Olimpiade a misura d’ambiente, puntando molto sul trasporto pubblico per gli spostamenti, sulle biciclette elettriche.

Qualche pronostico sugli Azzurri, di chi sentiremo parlare?

Abbiamo ancora negli occhi le immagini stupende di Tokyo, in particolare quelle delle medaglie dell’atletica, anche inattese. Parlo di Marcell Jacobs, di Gianmarco Tamberi, della staffetta, della marcia. Credo che oggi la possibilità di diventare protagonisti ce l’abbiano gli schermidori, la scherma italiana quest’anno è stata ai vertici in tutte le specialità, e qualche nuotatore, spero molto in Thomas Ceccon. Poi ci sono specialità ingiustamente definite minori che hanno sempre portato risultati all’Italia, penso al tiro a volo, agli sport di squadra, le due nazionali di pallavolo e le due di pallanuoto.

Veniamo invece alla grande squadra della Rai…

Avremo due studi e tre regie all’International Broadcast Center di Parigi. All’opera ci saranno 88 persone di Rai Sport, 43 delle quali giornalisti e 20 commentatori tecnici. Tra questi ultimi Jury Chechi per l’atletica, Andrea Lucchetta per la pallavolo, Alessandra Sensini per la vela, Francesco Postiglione per la pallanuoto, Francesco Damiani per il pugilato, Igor Cassina per la ginnastica artistica, Stefano Pantano per la scherma, Paolo Canè per il tennis, Luca Sacchi per il nuoto, Stefano Tilli per l’atletica, Davide Cassani per il ciclismo. In conduzione al mattino vedremo Arianna Secondini, che ripete l’esperienza di Tokyo e Iacopo Volpi, il nostro direttore che farà “Notti Olimpiche”. Ci saranno 120 persone di produzione, quelle che ci garantiscono la messa in onda, tra IBC, campi di gara e da Casa Italia.

Sul finire di agosto arriveranno le “Paralimpiadi” …

… per le quali abbiamo impegnato una quarantina di persone. Per la prima volta una rete generalista, Rai 2, diventa rete paralimpica, al di là del fatto che sui campi di gara ci siano o meno atleti azzurri. Centrale è il messaggio di forza, di volontà, di voglia di esserci, che questi sportivi danno al mondo intero. L’attenzione della Rai è riconoscimento di quello che ha fatto lo sport paralimpico, soprattutto nel nostro Paese.

Con quale spirito ti appresti a partire per Parigi?

Lo spirito è quello di chi sa che vivrà un’esperienza sempre irripetibile, sempre nuova e coinvolgente. Ci sono la voglia di buttarmici a tempo pieno e la speranza di salutare un bel po’ di successi italiani, proprio come a Tokyo. Quel limite di 40 medaglie andrebbe, se non superato, almeno raggiunto. La mia sensazione è che anche a Parigi vedrò impegnata la migliore gioventù del mondo alla ricerca di un risultato, sia questo la medaglia d’oro, una finale, un record personale, qualsiasi cosa che ti consenta di dire: ho fatto quello che potevo, se qualcuno è stato più bravo di me, complimenti.