A Ballando con Marzia e Samuel

L’allieva: Marzia Roncacci

Cosa ti ha portata a “Ballando con le Stelle”?

Mi piacciono tantissimo la musica e il ballo, sono una grande passione che mi porto dietro da sempre. Ma questa è anche una sfida con me stessa. Con il mio lavoro uso solitamente solo il viso, gli occhi, la bocca, la testa, non il fisico. Mi sono detta: Marzia, questa volta metti in gioco tutto.

Vuoi dare un voto all’affinità con il tuo maestro?

Otto.

Un pregio e un difetto di Samuel Peron

Professionale al massimo. Un difetto? Un pochino permaloso.

Cosa ti hanno detto parenti e amici delle tue esibizioni?

Sono tutti entusiasti. Per il valzer mi hanno dato un 10 e lode, effettivamente non ho sbagliato un passo. Per il charleston un po’ meno (sorride, ndr), poi è arrivato il vulcano del merengue dello spareggio, una vera emozione. In quell’esibizione ho messo tutto il mio carattere.

Il tuo genere preferito…

Il tango e la rumba, pur rendendomi conto che sono tanto complessi.

Il partner dei sogni?

Sono molto contenta del mio maestro, è molto bravo. Poi se proprio devo osare… non sarebbe male fare una piroetta con Roberto Bolle o un tango con Pedro Alvarez.

Ballare fa rima con…

Gioire.

Chi inizia a ballare di solito non smette più, sarà così anche per te?

Ci penso spesso e sono certa che continuerò, sono rapita quando vedo i ballerini danzare con classe e semplicità. E poi nel ballo coniughi il vivere la musica e il movimento del corpo, credo sia una forma di comunicazione eccezionale.

Il maestro: Samuel Peron

Cosa ha pensato quando ha saputo che avrebbe ballato con Marzia Roncacci?

Non ho mai pregiudizi, preferisco vivere la persona, conoscerla giorno dopo giorno e così farmi un’idea.

Che voto dà all’impegno della sua allieva?

Dieci decimi.

Un pregio e un difetto di Marzia

Affascinante, solare, determinata, volenterosa e “capa tosta”.

Manca il difetto…

“Capa tosta” (sorride, ndr)

Quando iniziò a ballare pensava che avrebbe fatto il maestro di danza in televisione?

Da bambino guardavo la televisione e sognavo di danzare in tv, ma arrivare a “Ballando”, superando le selezioni, fu davvero straordinario. Anche se sono qui da 13 edizioni per me ogni anno è un gratta e vinci, non do per scontato di esserci. Posso essere tecnicamente necessario oppure no.

Ha un genere preferito?

Mi piacciono tutti, ma amo anche sperimentarne di nuovi, fonderli, mischiarli.

Il partner dei sogni?

Mi piacerebbe tornare a ballare con Anna Oxa.

Ballare fa rima con…

Sperimentare.

Quanta fiducia ha nelle capacità di Marzia?

Ne ho tanta, siamo una bella squadra. Riscontro in lei la capacità di interagire con me con ironia. “Ballando” è comunque una macchina strana, non è detto che essere bravi a ballare significhi arrivare in finale, così come non è detto il contrario. A renderti vincente è un miscuglio di situazioni, in base alla simpatia che susciti nel pubblico a casa, alle emozioni che riesci a trasmettere.