Cerchiamo gli autori del futuro
Si svolgerà a Torino dall’11 al 13 aprile la 23° edizine Festival Internazionale dell’Animazione Cross-Mediale e della Tv dei Ragazzi “Cartoons on the Bay“. Roberto Genovesi, per il decimo anno alla guida dell’evento, racconta al RadiocorriereTv l’emozione di questo traguardo e illustra il programma di questa edizione .
Roberto Genovesi è il direttore artistico di “Cartoons on the Bay”, il Festival Internazionale dell’Animazione Cross-Mediale e della Tv dei Ragazzi, organizzato da Rai Com, che si svolgerà a Torino dall’11 al 13 aprile. Giunto alla 23° edizione, quest’anno sarà davvero un appuntamento imperdibile, con grandi anteprime, un ricco programma e, come sempre, con un Paese ospite: gli Stati Uniti.
Perché questa scelta, direttore?
Gli Stati Uniti sono uno dei punti di riferimento per l’animazione internazionale da sempre. È la terra che ha dato i natali a Topolino, che è un’icona pop a livello mondiale e che proprio nel 2019 compie 90 anni. A lui dedichiamo una grande mostra, attraverso i domenicali, i quotidiani di inizio del secolo scorso e alcune tavole della rivista italiana “Topolino” di cui quest’anno ricorre il 70° compleanno.
Anche lei quest’anno spegne le 10 candeline alla guida di “Cartoons on the Bay“. È partito da Rapallo, giusto?
Sì, anche per me è un grande traguardo. A livello di ricordi, considero questa esperienza davvero meravigliosa. Mi ha dato modo di conoscere anche personalmente i più grandi nomi del cartone animato a livello mondiale.
L’appuntamento anche per questa edizione è a Torino…
Sì, siamo nel capoluogo piemontese ormai da tre anni e la manifestazione cresce sempre di più sia a livello di pubblico, sia a livello di programma. Quest’anno poi concluderemo il triennio torinese domenica 14 con un grandissimo evento dedicato allo sport e ai cartoni animati
Quante sono le opere in concorso?
Quasi 400 e i Paesi rappresentati una cinquantina. Questi numeri dimostrano il grande interesse che le produzioni internazionali hanno per “Cartoons on the Bay”. Il Pulcinella Award è un premio ambito e quindi molte sono le opere in concorso in tutte le categorie, dai cortometraggi ai piloti, dalle serie tv ai videogiochi, dal cross-mediale alle commistioni con gli altri media.
Chi saranno gli ospiti più importanti presenti al Festival?
Per quanto riguarda il Paese ospite, gli Stati Uniti, avremo i rappresentanti di due mondi diversi: il mondo Disney con Jeff Wamester che è il regista de “Il Guardiano delle Galassie”, la serie tv dei Marbles Studios, e Bill Plympton, che è il più importante regista d’animazione indipendente americano. Poi ci sarà molta Francia perché avremo Michel Ocelot e Benoit Sokal. Il primo, che riceverà il Pulcinella alla Carriera, è l’autore di “Kiriku e la strega Karaba”, uno dei classici dell’animazione di tutti i tempi, e quest’anno presenta in anteprima e in lingua italiana “Dilili a Parigi”. Sokal è invece l’ideatore della trilogia di Syberia. Un artista eclettico, vincitore del Pulcinella Career Award per i videogiochi.
Molti ospiti, ma ricordiamo che il Festival è aperto anche al pubblico…
Certo, aperto e tutto rigorosamente gratuito nel segno del servizio pubblico radiotelevisivo. Ci saranno diverse offerte. Le mattinate di giovedì e venerdì saranno dedicate alla scuole elementari e medie con la presentazione delle nuove serie, le anteprime, la presenza degli autori che spiegheranno ai bambini come si fa un cartone animato, come si produce, come si disegna. Nel pomeriggio, poi, verranno presentate al pubblico una serie di anteprime al Cinema Ambrosio. Ci saranno anche una retrospettiva dedicata ai supereroi della Marvel e una dedicata a Topolino, con cortometraggi in bianco e nero, a colori e anche di ultima generazione. La Disney infatti ci ha messo a disposizione i suoi ultimi cortometraggi che andranno in onda su Disney Channel prossimamente. Per finire, l’evento domenicale di cui dicevo prima, con una serie di discipline sportive all’insegna dei grandi eroi del cartone animato.
Quanto sono importanti nella sua vita il fumetto, il cartone animato?
Il fumetto, il cartone animato, il video gioco sono facce di un unico dado e ormai da tantissimo tempo “Cartoons on the Bay” racconta che si tratta di mondi che dialogano continuamente e quotidianamente. Sono linguaggi e contenuti convergenti, che spesso fanno parte di un unico progetto che viene chiamato per questo cross-mediale. Non a caso, il nostro è stato il primo Festival dell’animazione ad avere anche nel suo titolo la definizione “cross-mediale”.
Quando si pensa alla cross-medialità vengono in mente i videogiochi. Anche in questo settore c’è un’evoluzione quasi quotidiana. Dove arriveremo?
Siamo partiti dalle barrette con il campo da tennis e siamo arrivati alla realtà virtuale, ai caschi immersivi nei mondi tridimensionali. Credo si andrà ancora più avanti, ma dovrà essere fatto con grande equilibrio. La realtà aumentata, l’immersione totale nel mondo artificiale non potrà mai essere alternativa al mondo reale, ma qualcosa che sia compensativo e rappresenti un momento di evasione. Per questo noi chiamiamo la sezione videogiochi “animazione interattiva” perché a noi interessa gettare lo sguardo su come l’universo dei videogiochi possa rappresentare per i professionisti del cartone animato un’opportunità professionale. Lo stesso discorso, per altro, vale anche per gli effetti speciali dei film.
A tale proposito, qualche settimana fa c’è stata la Notte degli Oscar e per l’Italia è stata premiata una professionista già premiata nel passato a “Cartoons on the Bay“…
È stata la serata durante la quale i media si sono accorti che abbiamo dei grandi artisti, anche molto giovani, che a livello internazionale sono già considerati importantissimi e che forse dovremmo cominciare a prendere un po’ più in considerazione anche in Italia. Sara Pichelli è nello staff che ha realizzato l’universo che costituisce il background del film di Spiderman che ha vinto l’Oscar. È tra i creatori del personaggio di Morales, l’uomo ragno ispanico e alternativo dell’ultimo film e della serie corrispondente. Quando Sara Pichelli entra alla Marvel è considerata alla stregua dei più grandi disegnatori americani. Noi l’abbiamo avuta a “Cartoons on the Bay” molto prima che gli altri scoprissero il suo talento ed è giusto che sia così perché la missione del nostro Festival è quella di fare scouting. Abbiamo il compito di studiare per l’azienda Rai quali saranno i nuovi scenari nell’animazione, nei linguaggi multimediali e cross-mediali, quali saranno i nuovi grandi autori del futuro per poter anticipare i tempi e costruire palinsesti, prodotti e contenuti in linea con l’evoluzione degli interessi di chi produce, ma soprattutto di quelli di chi è spettatore.