MASSIMILIANO OSSINI

Un altro mondo è possibile

 

Sabato 3 gennaio in prima serata su Rai 3 il secondo appuntamento con “La città ideale”: non solo un racconto di viaggio, ma un’indagine profonda sul futuro delle nostre città. «Dove c’è rispetto per la Terra, c’è anche rispetto tra le persone» afferma il conduttore

 

 

 

Come nasce “La città ideale”?

Nasce da una domanda che mi accompagna da sempre: “Come possiamo vivere meglio?”. Nasce anche dal desiderio, profondo, di immaginare un futuro migliore, partendo da modelli di vita più umani. Un’esigenza personale che si è trasformata in un viaggio alla scoperta di luoghi che oggi raccontano un futuro fatto di rispetto, sostenibilità e bellezza.

In questa esplorazione, cosa ha scoperto?

Ho scoperto che un altro mondo è possibile ma richiede coraggio, visione e la capacità di fare rete. Ho scoperto che il vero cambiamento parte dalla relazione tra gli esseri umani, dal senso di comunità e appartenenza. Ho imparato che esistono persone che hanno scelto di mettere al centro l’essere umano e il Pianeta. Dove c’è rispetto per la Terra, c’è anche rispetto tra le persone.

Cosa serve per essere virtuosi?

Non servono gesti eroici ma costanza e coerenza. È virtuoso chi sceglie ogni giorno di fare la cosa giusta, anche se più faticosa. Serve visione, ma anche coraggio e tanto ascolto. Essere virtuosi non significa essere perfetti ma impegnati nel quotidiano per fare sempre la propria parte.

Come può aiutarci l’ambiente e cosa possiamo fare noi stessi?

Un ambiente accogliente, pulito e ordinato, ci insegna il rispetto e ci migliora. Un ambiente armonico ci educa senza parole. Silenzio, verde, spazi puliti e condivisi, migliorano la qualità della nostra vita.  Noi tutti possiamo iniziare da scelte semplici ma essenziali come rallentare, osservare e assecondare i ritmi della natura, non sprecare e imparare a rispettare gli altri. Il benessere esterno aiuta l’equilibrio interiore.

Come ha trovato, personalmente, un punto di equilibrio? 

Grazie alla natura, all’agricoltura e alla mia famiglia. Scalare le vette più alte del mondo mi ha fatto prendere confidenza con quelli che credevo miei limiti, coltivare la terra mi ha insegnato che ogni frutto ha bisogno del suo tempo. Essere padre e marito mi ha dato la misura di ciò che conta davvero.

Qual è la sua città ideale?

È una città che respira e vive davvero. È una città dove i bambini giocano liberi, gli anziani non sono invisibili, ed ha spazi verdi accoglienti. È fatta di tante persone che sanno fare rete. È una città dove si cammina in compagnia, ci si confronta, si mangia cibo sano e a km0, si raccontano storie legate alle tradizioni locali. È una città che educa al rispetto dell’altro e alla gentilezza. È una città che cura, che protegge i fragili e valorizza i talenti.

Chi è Massimiliano Ossini oggi e come si vede domani?

Oggi sono un uomo grato, curioso e sempre in cammino. Domani spero di essere ancora capace di raccontare storie che ispirano, che accendono piccole fiammelle nell’anima.