Lucio Corsi: album, tour ed Eurovision

Il momento d’oro del cantautore toscano che a maggio rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest a Basilea

“Volevo essere un duro” è il nuovo album che racconta di una musica d’autore intima e a tratti immaginaria, in una scrittura delicata e sincera, senza mai cadere nella superficialità. Il disco su tutte le piattaforme digitali e disponibile in pre-order nei formati vinile e CD, arriverà l’11 aprile. Lucio Corsi vive un momento professionale davvero magico e il “Club Tour 2025”, la cui partenza è prevista per il 10 aprile, è tutto esaurito. Partenza da Perugia, per poi toccare Bologna, Torino, Firenze, Roma, Napoli, Padova e Milano il 29 aprile e il 4 maggio.  A queste date, si aggiungono le tappe estive nei più importanti festival italiani, che comprendono anche gli imperdibili appuntamenti di “Ippodromi 2025” di Roma e Milano: si parte il 12 giugno da Mestre, per poi proseguire ad Aosta, Cagliari, Roma, Bologna, Genova, Camaiore, Perugia, Collegno, Arezzo, Casera, Sassari, Termoli, Catania, Lamezia Terme, Bari, Mantova, per concludere il 7 settembre al Milano. «“Volevo essere un duro” è un disco che parla di infanzia, di amicizia e di amore. È un disco di ricordi veri e falsi, di personaggi del bene e del male, di località, che esse siano prati di margherite o squallide zone industriali – spiega Lucio Corsi – nelle forme di espressione credo che la cosa a cui si debba tendere è il cambiamento. In questo album ho cercato una trasformazione soprattutto a livello testuale, cercando di non staccare più di tanto i piedi da terra. Ho cercato di cantare in maniera chiara e diretta di persone. “Volevo essere un duro” è nato strisciando sui marciapiedi, nascondendomi negli armadi o sotto le zampe dei tavoli, girando tra i panni sporchi nelle lavatrici, appendendomi con le mollette ai capelli ai panni stesi, cercando ricordi non miei nei cappelli degli altri, cercando nuovi orizzonti nelle scarpe degli alti. Dopo circa due anni ho trovato nove canzoni diverse e le ho convinte ad andare ad abitare nello stesso palazzo. Così è nato il disco.» Il quarto album in studio si compone di nove tracce, tutte scritte e composte da Lucio Corsi e Tommaso Ottomano, che ne hanno curato anche la produzione insieme ad Antonio “Cuper” Cupertino. A popolarle, molti personaggi come “Francis Delacroix”, amico fotografo, Rocco compagno delle medie in “Let There Be Rocko”, e “Il Re del rave”, sagoma romantica e sgangherata. Ad aprire e chiudere la narrazione musicale del disco, anche i brani già editi “Tu sei il mattino” – che ci narra di come il tempo scorra inesorabile, come la corrente di un fiume che ci tira sempre e solo da una parte – e “Nel cuore delle notte” – una canzone sull’amicizia, una lunga coda di pianoforte sull’autostrada della luna, presentata a sorpresa la scorsa Vigilia di Natale con una live session -, oltre a “Volevo essere un duro” (il brano indipendente più ascoltato in radio e recentemente certificato disco d’oro), in gara alla 75esima edizione del Festival di Sanremo, dove Lucio – al suo debutto sul palco dell’Ariston – si è classificato secondo ed è stato insignito del Premio della Critica “Mia Martini”, entrando nel cuore del pubblico.

 

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