Liliana

Il documentario diretto da Ruggero Gabbai, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e lo scorso gennaio nelle sale cinematografiche, ripercorre la testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre: dall’arresto alla deportazione allo struggente ultimo addio al padre. Il 24 aprile in prima serata su Rai 3

Il docu-film di Ruggero Gabbai si basa su accostamenti, rimandi e contrasti tra il racconto storico e il ritratto contemporaneo di una delle donne più importanti del panorama italiano. Il lavoro, coprodotto da Rai Cinema, mette in luce gli aspetti meno conosciuti della senatrice, facendo scoprire una figura culturale e politica moderna e appassionata nel trasmettere alle giovani generazioni un messaggio di libertà e uguaglianza. A raccontarla sono le voci delle persone a lei vicine: i figli, i nipoti, personaggi pubblici come Ferruccio De Bortoli, Mario Monti, Geppi Cucciari, Fabio Fazio, Enrico Mentana, i carabinieri della scorta, che permettono di avvicinarsi a una Liliana più familiare e privata. “Il racconto intimo e personale evocato direttamente da Liliana Segre si muove in luoghi di azione ben definiti: la sua Pesaro, la casa di Milano, il Senato a Roma ci mostreranno un aspetto interiore della senatrice sconosciuto al grande pubblico – afferma il regista – Liliana Segre vive una scissione identitaria: non è abbastanza ebrea per gli ebrei, è unicamente ebrea per i cattolici. È una donna ancora tormentata dal suo passato ma che al contempo si sente libera di dire ed essere quello che è oggi. È consapevole che le sue parole hanno una forte risonanza e quindi percepisce la propria responsabilità”. Il film si propone anche e soprattutto di essere un affresco vero e intenso di un’Italia che, grazie alla figura di Liliana Segre, mostra il suo riscatto, interrogandosi tuttavia sulla complessità della tragedia della guerra e del tradimento di un Paese verso una parte dei suoi cittadini, mostrando dunque il dolore e la sofferenza di una ferita che non si è mai completamente rimarginata.

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