LE STELLE DI BALLANDO

Martina per davvero

 

Tenace e appassionata, Martina Colombari punta a conquistare la fase finale dello show di Rai 1. «Quando Milly mi ha chiamata non ci ho pensato due volte, ho detto subito di sì» racconta al RadiocorriereTv. Il segreto per piacere al pubblico? «Essere autentici. Le persone premiano l’onestà, per funzionare è necessario essere veramente se stessi»

 

 

Cosa l’ha spinta a dire di sì alla proposta di Milly Carlucci?

Guardavo il programma da anni, ogni sabato sera, mi dava un senso di calma, di leggerezza, di spensieratezza. Vedere gli altri ballare riesce a portarti in altri mondi. E così, quando Milly mi ha chiamata, non ci ho pensato due volte e ho detto subito di sì.

Dalle passerelle al cinema alle serie tv… ma “Ballando” è un altro mondo ancora, cosa l’ha colpita di questo microcosmo?

“Ballando” è un macrocosmo, Milly è il Giorgio Armani della televisione e io mi ritrovo molto in lei. Senza voler sembrare presuntuosa posso dire che nell’approccio alle cose siamo molto simili, due professioniste. Milly fa un lavoro incredibile, è quasi tutto sulle sue spalle: dalla creatività all’organizzazione, alla gestione, alle scelte tecniche. È una donna in gamba, quando c’è lei sai di essere in buone mani. Ha garbo, e il programma ha il suo stesso garbo: è un macchinone incredibile, non è solo una gara di ballo, non è solo un varietà, è molto di più.

Qual è il segreto per piacere a “Ballando con le Stelle”?

“Ballando” premia chi riesce a essere autentico e io, fino a questo momento, avevo un po’ di difficoltà a raccontarmi a 360 gradi. Ma se non lo fai rimani indietro, perché il pubblico premia l’onestà, per funzionare è necessario essere veramente se stessi. Me lo dicevano, io ci ho messo qualche puntata, e non perché non lo volessi fare.  Non è un qualcosa di automatico, ognuno ha i propri tempi. Per farlo mi devo fidare delle persone, dell’ambiente.

Che ambiente ha trovato?

Ho trovato dei compagni di viaggio fantastici con i quali ho legato e un ambiente positivo.  Potrebbe sembrare retorico, ma non lo è. Dal trucco alla sartoria, ai tecnici in studio, non c’è stato un malcontento, si lavora tutti con il sorriso, magari affaticati o con una preoccupazione, perché in ogni vita ci sono le difficoltà, le frustrazioni, ma tutti hanno voglia di fare bene e questo si percepisce. Ci sono sempre delle giornate di crescita, di confronto, di connessione.

Una connessione che non sembra mancare con il suo maestro Luca Favilla…

Sono una persona che ama le altre persone, stare in mezzo agli altri, e una volta che si crea un rapporto si dà al cento per cento. Quando devi ballare non puoi trattenerti, ti devi affidare, fidare. Ci deve essere un racconto reciproco. Luca, in due mesi, ha saputo tutto di me e io ho saputo tutto di lui, involontariamente o volontariamente ci siamo aperti come un libro, ci siamo raccontati. Quando vai in pista e sei in performance, la persona che balla con te deve essere tutto: il tuo migliore amico, il tuo migliore amante. Poi, una volta che si esce da lì, dalla sala prove, dallo studio, il rapporto torna a essere più normale.

Un pregio e un difetto di Luca…

Il pregio… mi trasmette sempre positività, non mi dà mai la sensazione di ansia, di nervosismo.

E il difetto?

Capita che in alcuni momenti sia forse un po’ troppo calmo, ma questo è ugualmente utile perché riesce a bilanciare il mio carattere.

“Ballando” è sinonimo di continue sfide e allenamenti; che rapporto ha con la fatica?

La adoro, non mi stanco mai. Anche quando Luca mi consiglia di recuperare, di riposare, rispondo di no, la parola riposare nel mio vocabolario non c’è (sorride). Recupererò alla fine di “Ballando”.

Cosa si dice in famiglia di questa Martina ballerina?

Sono tutti molto felici. Mio marito (Billy Costacurta) mi vede sempre bella pimpante. Sin dalla mattina mi sveglio col sorriso, con la voglia di andare in auditorium, di provare nuove coreografie. Anche mio figlio e i miei genitori sono felici e mi sostengono.  Ma loro sono tutti di parte.

Le capita di ballare con suo marito?

Quasi mai. Anche quando eravamo più giovani e andavamo in discoteca, le ragazze, le amiche ballavano, mentre gli uomini rimanevano a bordo pista parlando e sorseggiando un drink. Capita talvolta che si vada a un aperitivo, a una cena e che si balli qualche minuto, abbiamo i nostri soliti passi che facciamo con qualsiasi tipo di musica (sorride), è ormai il nostro codice di ballo.

Molti concorrenti, anche delle passate edizioni, dicono che “Ballando” ha cambiato loro la vita… sta accadendo anche a lei?

Questa esperienza mi sta facendo scoprire una Martina più autentica e la bellezza di poter essere me stessa senza filtri.

A poche settimane dalla conclusione di “Ballando” si immagina sul podio?

So di voler arrivare in finale, la puntata del 20 dicembre la voglio fare (sorride).

Cosa emoziona, ancora oggi, Martina Colombari?

Le donne, le mamme, le mogli mie coetanee che mi fermano per strada e mi dicono che sono loro di esempio. Questo mi riempie di orgoglio perché la mia carriera è stata tutta alla luce del sole, sulle mie gambe. Il fatto che mi si riconosca questo percorso è molto bello e mi gratifica.