Fabio Fognini

Andiamo, come se fosse un match

 

«Nel tennis c’è timing, l’equilibrio, lo swing… e nel ballo è lo stesso, solo che qui l’avversario diventa la tua compagna» racconta al RadiocorriereTv il tennista italiano che con il suo talento e la sua grinta ha conquistato titoli su ogni superficie. Ora la sfida è sulla pista di Milly Carlucci, il sabato sera su Rai 1

 

Come l’ha convinta Milly Carlucci?

Quando ho fatto il “ballerino per una notte” l’anno scorso, Milly mi aveva detto che credeva nelle mie potenzialità. Da quel momento è iniziato un lungo lavoro, soprattutto durante l’estate, quando ho annunciato il mio ritiro dal tennis a Wimbledon. Mi ha fatto capire che questo poteva essere un nuovo modo per raccontarmi, diverso ma sempre competitivo.

Cosa sta rappresentando la sfida di “Ballando” in questo momento della sua vita?

È un’occasione per rimettermi in gioco, ma in un modo totalmente diverso. È un po’ come tornare a competere, ma con il sorriso e in un contesto completamente nuovo. Divertente, ma davvero molto faticoso!

Il ballo sta a Fabio come…?

…l’erba a Wimbledon. All’inizio scivoli, poi impari a muoverti e inizi a divertirti.

Con il tennis ha danzato su tutte le superfici. C’è qualcosa in comune tra questo sport e il ballo?

Sì, il ritmo. Nel tennis c’è timing, l’equilibrio, lo swing… e nel ballo è lo stesso, solo che qui l’avversario diventa la tua compagna.

In pista non scende da solo, ma con Giada Lini. Che squadra siete?

Una squadra tosta. Lei ha una pazienza infinita, io tanta voglia di imparare. Ci bilanciamo bene: lei dirige, io cerco di non pestarle i piedi. Ma ogni tanto la faccio arrabbiare!

Un pregio (e un difetto) della sua partner…

Il pregio è senza dubbio la professionalità, il difetto… non molla mai, anche quando io lo farei (ride).

A “Ballando con le Stelle” tutti siete sottoposti al severo giudizio della giuria. In platea gli occhi di sua moglie. Chi teme di più?

Bella sfida… Con Selvaggia Lucarelli è un match aperto, aspetto ancora che scenda in campo con me o contro di me! Carolyn Smith, invece, mi sprona, mi segue e spesso, con lo sguardo, mi fa capire se ho fatto bene o se ho sbagliato qualcosa. Poi ci sono tutti gli altri giudici, sempre puntigliosi, ma anche capaci di valorizzarti quando meriti. Il vero giudice è Flavia (Pennetta, sua moglie): a volte basta che mi guardi negli occhi e capisco tutto.

Il complimento/giudizio che le ha fatto più piacere tra quelli ricevuti dalla giuria?

Quando hanno detto che mi sto divertendo e che si vede. È il complimento più bello, perché vuol dire che arriva la verità.

Cosa prova di fronte all’affetto e all’applauso del pubblico che la scopre in una veste diversa?

Mi emoziona. Sono abituato al tifo, ma qui è diverso. Non è per un punto, è per una parte di me che la gente non conosceva.

Ha un gesto scaramantico prima di andare in scena?

Mi sistemo e faccio un respiro profondo. Poi guardo Giada e dico: “Andiamo, come se fosse un match”.

Pensi al podio di “Ballando”, chi ci vede sopra?

Beh, spero di esserci anch’io (ride)! Ci sono tanti concorrenti bravi, diciamo che la partita è ancora lunga. È un match al meglio dei cinque set!

A chi dedica questa avventura?

Alla mia famiglia. A Flavia, ai bambini, e a chi mi segue da sempre. Perché anche quando non gioco, il mio tifo migliore è loro.