Diabolik

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Diabolik è tornato

A vestire i panni del protagonista del fumetto creato da Angela e Luciana Giussani nella pellicola diretta dai Manetti bros. è Luca Marinelli. Al fianco del genio del crimine, l’inseparabile fidanzata Eva Kant, interpretata da Miriam Leone. Nel cast Valerio Mastandrea, Alessandro Roia, Serena Rossi, Roberto Citran, Claudia Gerini. Nelle sale da giovedì 16 dicembre. Nel prossimo numero del RadiocorriereTv tutte le voci dei protagonisti

Atteso, attesissimo. A più di cinquant’anni dal film di Mario Bava, che nel 1968 diede un volto cinematografico al personaggio creato da Angela e Luciana Giussani per la celebre storia a fumetti, il 16 dicembre Diabolik torna nelle sale con il volto, in gran parte celato dall’immancabile tuta nera, di Luca Marinelli. La pellicola diretta dai Manetti bros. ci porta nello stato immaginario di Clerville, sono gli anni Sessanta. Diabolik, ladro privo di scrupoli e di cui nessuno conosce la vera identità, ha portato a segno un altro colpo, sfuggendo anche questa volta con i suoi abili trucchi agli agguati della polizia. Intanto in città c’è grande attesa per l’arrivo di Lady Kant, affascinante ereditiera che porta con sé un famoso diamante rosa. Il gioiello, dal valore inestimabile, non sfugge all’attenzione di Diabolik che, nel tentativo di impadronirsene, rimane però ammaliato dal fascino irresistibile della donna. Ma ora è la vita stessa del Re del Terrore a essere in pericolo: l’ispettore Ginko e la sua squadra hanno trovato finalmente il modo di stanarlo e questa volta Diabolik non potrà salvarsi da solo.

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LE COMMEDIE DI EDUARDO

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Sabato, domenica e lunedì

La Collection De Filippo, progetto di trasposizione filmica dei capolavori eduardiani, a distanza di un anno da “Natale in casa Cupiello” si arricchisce di due nuovi titoli. Martedì 14 dicembre su Rai1 il film Tv diretto da Edoardo De Angelis. Con Sergio Castellitto, Fabrizia Sacchi, Giampaolo Fabrizio, Maria Rosaria Omaggio, Maria Vera Ratti, Liliana Bottone, Tony Laudadio, Adriano Pantaleo

© Elio Di Pace

Rosa Priore (Fabrizia Sacchi), come ogni sabato, prepara il ragù per la domenica. Suo marito Peppino (Sergio Castellitto) si aggira nervoso in cucina, polemizzando con lei su ogni minima cosa. Il motivo del nervosismo si manifesta il giorno dopo. É domenica. L’intera famiglia Priore è riunita davanti al ragù. Rosa ha indossato il foulard azzurro regalatole dal vicino di casa, il premurosissimo ragioniere Ianniello (Giampaolo Fabrizio). Peppino non tocca cibo e, all’ennesimo complimento rivolto dal ragioniere alla cuoca, li accusa entrambi senza mezzi termini di avere una “tresca schifosa”.

“Se dico a qualcuno che ti amo, lo faccio con raziocinio. Se invece mi confido e dico che ti odio, è un gesto che trascende ogni mio controllo. La sintesi è forse ancora più brutale della dicotomia che sottintende. Peppino Priore percepisce ancora con razionale lucidità i contorni delle cose, tutte le belle cose di cui ha saputo riempire la sua casa, mentre la loro sostanza si è deteriorata. Come un mostro che si nutre di se stesso la gelosia ha infettato il suo sguardo, che adesso gli restituisce immagini orribili dei suoi affetti più cari, facendolo vacillare sul crinale della follia”. (Edoardo De Angelis)


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Nicola Savino

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Nel nostro dopolavoro sperimentiamo emozioni

Musica, risate e ironia on demand per un viaggio nella contemporaneità. Ogni mercoledì alle 23 su RaiPlay una nuova puntata de “Il giovane Old”. «Sono allergico a quelli che dicono “Era meglio prima” – afferma il conduttore – è sempre meglio adesso!»

Un titolo che è anche un ossimoro, in che mondo ci porta “Il giovane Old”?

“Il giovane Old” nasce da un gioco di parole sul romanzo di formazione “Il giovane Holden” di JD Salinger, giovane old è esattamente come mi sento: la carta d’identità mi suggerisce old, ma i gusti musicali sono quelli di un venticinquenne.

Musica e comicità, c’è un denominatore comune?

“Il giovane Old” è un’esclusiva RaiPlay. Play in inglese è il verbo che indica esattamente queste due cose: suonare e recitare. La radice è comune, il risultato pure, in entrambi i casi ci si diverte, ci si emoziona.

Vi definite un ‘dopolavoro’ artistico, un luogo in cui fare sperimentazione. Nella televisione lineare come nell’ on demand quanto spazio c’è ancora per inventare?     

Nella televisione lineare c’è poco spazio per inventare, per una questione di ascolti si tende ad accontentare tutti.  Le piattaforme on demand hanno educato il telespettatore a gusti un po’ più estremi, non ci stupiamo più se qualcuno guarda una serie Tv coreana in lingua originale o uno stand up comedian americano sottotitolato, che magari fa monologhi sulla politica interna americana.

E nella musica invece?       

Sono allergico a quelli che dicono “Era meglio prima”. È sempre meglio adesso! La musica sta vivendo un’era dorata, grazie allo streaming chiunque ha tutto lo scibile musicale in mano a 10 euro al mese. Da adolescente per me la musica era tutto, avevo stanziato un super budget di 10.000 lire alla settimana per compare un album. A fine mese avevo solo 4 album e li pagavo 20 euro di ora. Oggi con la metà ho tutto: il paradiso!

C’è un brano musicale che la racconta più di altri?  

Nella prima puntata abbiamo ospitato Vasco Brondi, una specie di sindaco della scena Indie (indipendente, alternativa) italiana. In una sua canzone dice: “forse si trattava di accettare la vita come una festa” È un mantra che ho fatto mio, bisogna godersi la festa, non c’è altro modo per vivere.

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JUNIOR EUROVISION SONG CONTEST 2021

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La Rai e l’Italia in gara a Parigi con Elisabetta Lizza

© Umberto Guizzardi

Sarà la dodicenne bresciana a rappresentare il nostro Paese alla più importante competizione europea dedicata ai giovani artisti di tutta Europa, organizzata dall’EBU, Unione delle TV pubbliche europee

La manifestazione si terrà domenica 19 dicembre a Parigi in Francia e sarà seguita in diretta anche quest’anno da Rai Gulp e RaiPlay, a partire dalle 15:50. La gara canora sarà commentata per l’Italia da Mario Acampa (conduttore de “La Banda dei Fuoriclasse” su Rai Gulp), da Marta Viola (che ha rappresentato l’Italia nell’edizione del 2019) e l’attrice Giorgia Boni (noto per essere stata una delle protagoniste di “Maggie e Bianca Fashion Friends”). Elisabetta Lizza, 12 anni, interpreterà il brano “Specchio (Mirror On The Wall)”, un brano sul difficile rapporto tra i ragazzi e la propria immagine. “Specchio” (musica di Stefano Rigamonti, Marco Iardella e Franco Fasano e testo di Fabrizio Palaferri e Stefano Rigamonti, edito da Rai Com Edizioni Musicali), è un dialogo tra la giovane cantante e la sua immagine allo specchio, in cui lei chiede di andare oltre le apparenze. Il videoclip prodotto da Rai Gulp in collaborazione con l’Antoniano di Bologna, è disponibile su Rai Play, sul canale ufficiale YouTube del Jesc e sui social network di Rai Gulp. Elisabetta Lizza, 12 anni, di Adro (Brescia), ama da sempre cantare, ballare e suonare il piano. Le prime canzoni che ha imparato a cantare sono state “Tutta colpa mia” di Elodie e “Come foglie” di Malika Ayane.

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Sergio Marchionne

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Sergio Marchionne

Il racconto della vita dell’uomo che ha rivoluzionato l’azienda più importante d’Italia. Il 17 dicembre in prima serata su Rai3

Italiano d’origine e nordamericano di formazione, capo azienda di ampia visione, al vertice della più grande azienda manifatturiera italiana sull’orlo della bancarotta, in tre anni ne mette in ordine i conti e di fronte alla Grande Recessione globale adotta un’imprevedibile strategia d’attacco sfidando l’impossibile. Le sue iniziative imprenditoriali e il suo stile di lavoro hanno suscitato passioni, diviso i media, anticipato la politica e irritato molti osservatori. Ma chi è stato, in realtà, Sergio Marchionne?  Per la prima volta, un documentario ricostruisce la vita dell’uomo che ha rivoluzionato l’azienda più importante d’Italia. Di Francesco Miccichè, coprodotto da Mario Rossini per RED FILM con RAI Documentari e Luce Cinecittà, “Sergio Marchionne” andrà in onda in una prima serata firmata Rai Documentari il 17 dicembre alle 21.25 su Rai3 e sarà disponibile su RaiPlay. Il documentario ripercorre le tappe principali della vita del manager: l’infanzia in Abruzzo e l’emigrazione in Canada; la ribellione giovanile e gli inizi come dirigente; il periodo da underdog, la consacrazione, le sue partite principali, giocate alle pari con i maggiori manager mondiali; la venerazione ricevuta negli Usa e la diffidenza da parte della sua nazione d’origine. Infine, il triste epilogo con l’improvvisa scomparsa. Ma soprattutto le convinzioni, gli interessi, i sentimenti privati di un uomo che aveva fatto della riservatezza un cavallo di battaglia.

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Marcello Mastroianni

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Una “giornata” con Marcello Mastroianni

A 25 anni dalla scomparsa Rai Movie dedica all’attore, protagonista di tante pellicole di successo, la programmazione di domenica 19 dicembre

Marcello Mastroianni è uno dei volti del cinema italiano più noti ed amati all’estero. A partire dagli anni Sessanta il suo fascino e la sua bravura lo hanno reso l’attore italiano più famoso nel mondo. Il suo atteggiamento distaccato e il suo sguardo malinconico hanno saputo conquistare il pubblico di tante platee. Ha aggiunto una nota di profonda eleganza allo stile italiano nel mondo. Rai Movie dedica a Marcello Mastroianni, protagonista di tante pellicole di successo che hanno lasciato un segno nella storia del cinema, la programmazione di domenica 19 dicembre. A 25 anni dalla sua scomparsa lo omaggia, con una serie di film, diretti dai migliori registi, che lo vedono protagonista insieme a tanti volti noti del bel cinema italiano. Si parte di mattina presto, alle 6.10, con “La terrazza” di Ettore Scola. Un cast eccezionale, Ugo Tognazzi, Jean-Louis Trintignant, Vittorio Gassman e Stefania Sandrelli per un incontro di personaggi della classe intellettuale e politica che conta su una terrazza della Roma bene. Alle 9.05 “La notte”. Michelangelo Antonioni racconta una coppia travolta da un muto malessere interiore. Orso d’Oro e David di Donatello 1961 al regista. La mattina prosegue alle 11.15 con il film di Luigi Comencini “La donna della Domenica”. Un commissario romano si ritrova nella Torino bene alle prese con una serie di delitti. Tratto dal bestseller di Fruttero e Lucentini. Napoli e Roma infestate dagli spiriti sono protagoniste delle commedie “Questi fantasmi” (13.10) e “Fantasmi a Roma” (15.00). Alle 16.50 è nuovamente Ettore Scola a dirigere Mastroianni insieme a Monica Vitti e Giancarlo Giannini nel film “Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)”. Un triangolo amoroso con il muratore Oreste, la fioraia Adelaide e il giovane pizzaiolo Nello. Solo grandi registi in questa domenica dedicata a Mastroianni che prosegue alle 18.45 con il film “I compagni” diretto da Mario Monicelli. Un sindacalista cerca di coordinare gli operai di un’azienda tessile per ridurre i loro disumani turni di lavoro. Nel cast Raffaella Carrà e Annie Girardot.

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Macbeth

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La Prima della Scala

Il 7 dicembre, a partire dalle 17.45, in esclusiva la diretta di Rai Cultura del “Macbeth” di Verdi su Rai1, Rai Radio3 e Rai Play. Milly Carlucci e Bruno Vespa, con collegamenti di Stefania Battistini dal foyer, condurranno la serata televisiva incontrando, prima dell’inizio e durante l’intervallo, i protagonisti e gli ospiti presenti

Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

È l’evento culturale più importante dell’anno, e vedrà protagonisti il direttore d’orchestra Riccardo Chailly, il regista Davide Livermore, le grandi voci di Anna Netrebko, Luca Salsi, Francesco Meli e Ildar Abdrazakov, oltre naturalmente a uno dei più grandi compositori di tutti i tempi: Giuseppe Verdi. È la prima del Teatro alla Scala, che quest’anno inaugura la sua Stagione con Macbeth, proposto da Rai Cultura in diretta in esclusiva su Rai1 il prossimo 7 dicembre a partire dalle 17.45. Lo spettacolo, con la regia televisiva di Arnalda Canali, è trasmesso in diretta anche su Radio3, su Rai1 HD canale 501 e suRaiPlay, dove potrà essere visto per 15 giorni dopo la prima. Oltre tre ore di trasmissione, completa di sottotitoli, per portare Macbeth nelle case degli Italiani, perché la grande musica è di tutti, come hanno dimostrato gli oltre 2.800.000 telespettatori della Tosca del 7 dicembre 2019, e gli oltre 2.600.000 dell’anno successivo, per lo spettacolo “…a riveder le stelle”.

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DILETTA PARLANGELI E FRANCESCO DE CARLO

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Alle 9 del mattino… Prendila così

Il sabato e la domenica su Rai Radio2 c’è il programma che celebra uno dei protagonisti dell’età moderna: il fallimento. Il RadiocorriereTv incontra i conduttori al tavolino di un bar a due passi dagli storici studi di via Asiago a Roma… Cappuccino, cornetto e tanta voglia di normalità. Il programma è a cura di Roberto Deidda e Pietro Luchetti, la regia è di Savino Bonito

Il titolo del vostro programma è più un invito alla rassegnazione o all’ottimismo?

DILETTA: A vedere la vita per come è e a non avere paura di fallire (sorride). Veniamo da anni in cui il successo è stato osannato in ogni forma, siamo sempre indotti a dovere mostrare il meglio di noi. Vogliamo proporre l’idea che siamo tutti nella stessa barca, non con pessimismo ma con normalità, nella migliore accezione del termine.

FRANCESCO: Diciamo sempre che se “uno su mille ce la fa”, noi vogliamo parlare agli altri 999, che poi siamo noi. Le rubriche mettono in piazza le nostre debolezze. “Prendi la forchetta”, ad esempio, è dedicata alla cucina, perché io e Diletta siamo due schiappe. Non avete idea…

Non vi salvate proprio in nulla?

DILETTA: Io un wok di verdure riesco a prepararlo, sfido Francesco…

FRANCESCO: Cracker e tonno…

DILETTA: Il piatto del fuorisede…

FRANCESCO: Ma se metti sopra un po’ di pepe ha il suo perché (sorride).

La vostra è un po’ una filosofia di vita. Vi piace essere considerati i filosofi del week-end di Radio2?

FRANCESCO: No.

DILETTA: A me sì, i filosofi della “fuffa” (sorride). Mettiamo spesso in onda le nostre psicosi, parliamo della vita di tutti i giorni. Con gli ascoltatori tiriamo in ballo un mestiere a settimana, con i suoi pro e i suoi contro, per raccontarlo attraverso la voce di chi fa le cose.

FRANCESCO: Di solito c’è un’ostentazione di una realtà che non è poi quella che si vive. I videoclip, ad esempio, raccontano un mondo in cui è tutto bello, ma la quotidianità è un’altra cosa. Con la radio, mezzo che raggiunge tanta gente, vogliamo vedere cos’è la normalità. Abbiamo campagne come “Tristagram”, per l’uso più consapevole dei social, in cui non bisogna ostentare il piatto di pasta gourmet, ma semplicemente la vita per come è: cracker con il tonno.

DILETTA: Abbiamo anche la campagna “Lasciateci perdere” dedicata all’infanzia e ai ragazzini che giocano a pallone, a pallavolo e via dicendo, e che spesso vengono pressati dai genitori per ottenere più performance. Abbiamo avuto il patrocinio morale del Coni e tanti testimonial. È un invito a parlare dello sport senza la questione agonistica. Vedere genitori che si azzuffano sugli spalti è poco educativo e mette i ragazzi in una condizione di ansia che nulla ha a che vedere con lo sport.

Dopo tante puntate siete riusciti a farvi un’idea dell’ascoltatore tipo di “Prendila così”?

FRANCESCO: Persone che apprezzano il fatto che non siamo degli speaker tradizionali, perché non potremmo farlo, non siamo così nella vita…

DILETTA: Non facciamo i “capiscioni”…

FRANCESCO: Anzi, chiediamo agli ascoltatori, che sono molto attenti, di correggerci. Loro lo fanno con i messaggi che chiamiamo “gne gne gne”…

DILETTA: Se mi rendo conto di avere sbagliato il nome di un artista lanciando un brano, al ritorno lo dico subito (sorride).

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Sanremo Giovani 2021

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Obiettivo Ariston

In dodici saliranno sul palco del Casinò per contendersi due posti tra i “Big” del 71esimo Festival della Canzone italiana. Mercoledì 15 ottobre, in prima serata su Rai1, l’ultima fase della selezione dei nuovi protagonisti della musica


© Maurizio D’Avanzo

Otto posti assegnati dalla Commissione artistica del Festival di Sanremo, presieduta dal direttore artistico Amadeus con Claudio Fasulo, Gian Marco Mazzi, Massimo Martelli e Leonardo De Amicis, quattro provenienti invece dalla manifestazione Area Sanremo. Dodici giovani talenti chiamati a portare nuova linfa nel panorama musicale italiano sono pronti a salire sul palco del salone delle feste del Casinò per una serata all’ultimo voto che si preannuncia carica di sorprese ed emozioni. Oltre settecento i brani ascoltati dalla Commissione, numero che ben racconta il fermento artistico presente nel Paese. A sfidarsi per i due posti tra i “Big” del 71esimo Festival saranno Bais, “Che Fine Mi Fai”, Martina Beltrami, “Parlo di te”, Esseho, “Arianna”, Oli?, “Smalto e tinta”, Matteo Romano, “Testa e croce”, Samia, “Fammi respirare”, Tananai, “Esagerata”, Yuman, “Mille notti”. Da Area Sanremo arrivano invece Destro, “Agosto di piena estate”, Littamè, “Cazzo avete da guardare”, Senza_Cri, “A me” e Vittoria, “California”. Sanremo Giovani sarà trasmesso mercoledì 15 dicembre su Rai1 in diretta dalla Città dei fiori. A condurre la gara, Amadeus.

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Nel cuore (e nelle abitudini) degli italiani

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ELENA CAPPARELLI

foto di E. Ferretti

Con oltre 20 milioni di utenti registrati la piattaforma della Rai è punto di riferimento del pubblico di ogni età. Piatto forte del menù sono sempre più le produzioni originali. La direttrice al RadiocorriereTv: «Nella modalità on demand nel mese di novembre siamo il primo editore su tutta la platea misurata da Auditel online con 26,5 milioni di ore di visione»

A due anni dal lancio della piattaforma ci scatta una fotografia di RaiPlay?

La notizia più bella, che stavamo aspettando, è che nel mese di novembre abbiamo consolidato la base dei nostri utenti registrati, che ha superato stabilmente i 20 milioni e continua a crescere giorno dopo giorno.  Ci avviamo a numeri anche più grandi. Grazie al lavoro svolto in questi due anni ci sono altre due belle notizie: di questi venti milioni di utenti registrati ce ne sono 5,9 milioni, una retention molto alta, che tornano stabilmente.

Un dato in crescita in rapporto al 2020…

Una crescita del 20 per cento. L’altra notizia, che mi fa emozionare ancora di più, è che nell’ultimo periodo, in particolare il pubblico under 45, ha superato il 50 per cento degli utenti registrati. Ciò significa che la piattaforma del servizio pubblico è entrata nell’immaginario collettivo delle fasce anche più giovani, quelle che per intrattenersi passano da una piattaforma OTT all’altra, e che non necessariamente accedono alle fruizioni lineari, più che altro per abitudini di consumo. Nel mese di novembre i 15-24enni che hanno visto i contenuti di RaiPlay sono stati il 23 per cento del totale degli spettatori, e questo è un elemento interessante.

Quali sono stati i contenuti più seguiti dai giovani?

Nel mese di novembre “Mare fuori” e “Il Collegio”. Per la serie abbiamo pubblicato due puntate in anticipo, per il docu-reality siamo addirittura andati in onda, per una coincidenza di palinsesto che vedeva gli ATP Finals su Rai2, in esclusiva su RaiPlay. I dati sono importanti: per “Il Collegio” il 62 per cento è under 35, per “Mare fuori” la percentuale sale addirittura al 65 per cento. Per di più la metà della platea della serie è composta da 15-24enni. Stiamo creando un posizionamento per la Rai su fasce di pubblico che altrimenti raggiungiamo con qualche difficoltà, oppure soltanto in casi specifici.

Piattaforma e canali lineari, la parola chiave è sinergia?

Vogliamo intercettare la domanda laddove il pubblico possa fruire i nostri contenuti nella sua giornata mediale: noi ci siamo con i canali lineari e con l’offerta della piattaforma. RaiPlay non è più una cosa che conoscono in pochi, ma un’abitudine importante per seguire la Tv tradizionale e per guardare l’offerta on demand. Nel mese di novembre Auditel online segnala una crescita significativa (live + on demand) sul mese di ottobre con un +27 per cento, e questo è sicuramente un dato interessante. Nella modalità on demand, sempre nel mese di novembre, siamo il primo editore su tutta la platea misurata da Auditel online con 26,5 milioni di ore di visione, che vuol dire il 42 per cento del totale della platea televisiva online, digitale, on demand, con una crescita del 32 per cento rispetto al mese precedente. Per quanto riguarda il contenuto, oltre i trenta minuti siamo il primo editore sia in termini di visualizzazioni, con il 55 per cento del totale, sia in tempo totale di fruizioni, con il 50 per cento del totale mercato. Altro dato importante è la crescita che abbiamo avuto sulle smart tv, che va a tripla cifra rispetto all’anno scorso. Questo indica che il lavoro fatto con i colleghi di Reti e piattaforme, nel rendere la nostra app disponibile in tutti i mondi smart tv, su tutti i produttori di televisore, ma anche su coloro che offrono servizi, come ChromeCast, abbia facilitato l’accesso a RaiPlay e ai suoi contenuti.


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