Il gatto del Papa

Posted on

Flavio Insinna

Una piccola favola senza tempo scritta da uno dei più apprezzati attori italiani e ormai storico conduttore della Rai

Quello raccontato da Flavio Insinna è un pontefice tormentato. Un gatto, entrato di soppiatto nei suoi alloggi, con le sue domande difficili e le sue considerazioni che insinuano dubbi e altri quesiti, mette alla prova la forza e la solidità della fede con cui il Papa deve condurre il gregge dei suoi fedeli nel mondo: sono questi i tormenti del pontefice, e ruotano intorno all’uomo che è davvero e intorno al reale significato del suo ruolo di pastore di anime. Il dialogo che nasce tra il pontefice e il felino si lega ai grandi temi dell’etica e della morale umane: dalla condivisione alla tolleranza, alla quotidiana pratica del concetto di fratellanza. Tra le mura vaticane e le strade di Roma, che rivivono anche nelle illustrazioni che Irene Rinaldi ha realizzato appositamente per il volume, il gatto e il Papa vivranno notti che per il pontefice saranno soprattutto l’occasione per riappacificarsi con tutti i valori etici e morali che il capo della Chiesa deve usare da timone nel suo ruolo di guida nel mondo. I proventi dell’autore derivanti dalla vendita del volume saranno donati a Emergency

Ogni favola è un viaggio, la sua in quale mondo ci porta?

“Il gatto del Papa” è la mia piccola favola che ci porta nel mondo che vorrei. È il mondo in cui ci si aiuta, in cui non si ha paura dell’altro, anche quando è nero come il gattone che c’è nel libro, provando a fidarsi degli altri e soprattutto a credere in un concetto fondamentale che mi ha insegnato mio papà, che era medico, tanto tempo fa. “Anche se non farai il medico e non potrai curare, potrai sempre prenderti cura di chi ha bisogno – diceva – girati perché c’è sempre qualcuno dietro che fa fatica ad arrivare”, perché è stanco, perché ha una disabilità, perché non ha mangiato, perché è sbarcato da un posto in cui c’è la guerra.

Una consapevolezza che ha origini lontane…

Ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha insegnato che ci può essere sempre, che ci deve essere sempre, un altro mondo. La mia è una favoletta che non avrei scritto se vivessimo in un mondo perfetto. Gianni Rodari diceva che le favole sono anche il posto delle ipotesi, delle possibilità, la possibilità di darsi una mano. Il mondo non si potrà cambiare tutto, ma a pezzetti sì. Dobbiamo lasciarlo un po’ messo meglio di come l’abbiamo trovato.

Che cosa succede nella sua favola?

La vita è anche l’arte dell’incontro e tra i tanti viaggi che possiamo fare c’è proprio quello di incontrarsi.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N.52 a pag.38

Rigoletto

Posted on

Rigoletto al Circo Massimo

In scena il melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave. L’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma è diretta da Daniele Gatti, la regia di Damiano Michieletto. Giovedì 30 dicembre in prima serata su Rai3

© Kimberley Ross

Nel luglio del 2020, a 169 anni dal debutto veneziano del 1851, è l’opera Rigoletto, la più rivoluzionaria e cara al suo autore Giuseppe Verdi, il primo spettacolo dal vivo messo in scena in Italia dopo i lunghi mesi di chiusura legati alla pandemia. L’orchestra e il coro sono quelli del Teatro dell’Opera di Roma, la direzione d’orchestra è di Daniele Gatti. Sul palco Roberto Frontali (Rigoletto), Rosa Feola (Gilda), Iván Ayón Rivas (Il Duca di Mantova), Riccardo Zanellato (Sparafucile), Martina Belli (Maddalena). La maestosa cornice del Circo Massimo ha accolto una nuova regia, imponente e spettacolare, firmata da Damiano Michieletto che si è dovuto confrontare anche con le limitazioni imposte dal virus, prima fra tutte la necessità di rispettare il distanziamento sul palcoscenico. Il film “Rigoletto al Circo Massimo”, con la regia dello stesso Michieletto, offre un percorso dell’opera in chiave filmica attingendo a tutto il materiale video dello spettacolo, in cui l’azione in diretta su un palcoscenico di 1500 mq dialogava con un maxischermo su cui venivano proiettate le riprese di alcune steadycam presenti sul palco, anch’esse parte della scena. Il film consente ora, in una riscrittura che compone tutti i materiali e i punti di vista a disposizione, una nuova esperienza di fruizione che permette allo spettatore di entrare nell’opera.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N.52 a pag.32

Il viaggio riparte

Posted on

Meraviglie

Una rinnovata dichiarazione d’amore nei confronti dell’Italia. Martedì 28 dicembre in prima serata su Rai1 Alberto Angela presenta la quarta edizione del programma

Alberto Angela inaugura la quarta edizione di Meraviglie cominciando dall’isola di Procida, capitale italiana della Cultura 2022, tra le coloratissime case di Marina Corricella. Maria Grazia Cucinotta ricorderà come in una di quelle case girò le ultime scene de “Il postino”, l’ultimo indimenticabile film di Massimo Troisi. Sarà poi la volta di Ischia, con il suo affascinante Castello Aragonese, che fu la dimora della poetessa rinascimentale Vittoria Colonna, che rivivrà tra le sue rovine con il volto di Giusy Buscemi. Alle atmosfere ischitane è anche ispirata molta della musica di Stefano Bollani, che racconterà il suo profondo legame con l’isola. La tappa nell’area flegrea si conclude con la discesa nella “Piscina Mirabilis”, che dal ‘700 è meta di celebri viaggiatori, tra i quali un giovane Mozart. Dai tesori campani ci sposteremo poi nella città di Lucca. Dal giardino pensile della Torre Guinigi lo sguardo spazierà sulle tracce dell’antico anfiteatro romano fino alle mura rimaste intatte. Il Duomo di San Martino e Palazzo Pfanner ci parleranno della ricchezza di questo centro toscano. In un incontro davvero appassionante il disegnatore Milo Manara ci racconterà la sua scoperta della città attraverso il festival Lucca Comics & Games, mentre l’attore Flavio Parenti e il soprano Maria Sardaryan faranno rivivere il cittadino più illustre di Lucca: Giacomo Puccini.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N.52 a pag.14

Cambiando passo

Posted on

Massimiliano Ossini

Un nuovo modo di intendere la divulgazione scientifica, di raccontare il Pianeta, la sua bellezza e le sue fragilità, ed esplorare le strade possibili per salvaguardarlo. “Kalipè – A passo d’uomo” è su Rai2 dal 29 dicembre in prima serata. «È necessario capire dove stiamo andando e cambiare il nostro stile di vita; la vera chiave per salvarsi è la conoscenza: leggere, studiare, viaggiare»

Kalipè, una filosofia di vita che sposa da tempo e che ora è pronto a portare in televisione…

È una grandissima soddisfazione, un sogno che vado a realizzare. Negli otto anni di “Linea Bianca”, nelle esperienze di “Linea Verde” e di “Geo”, nella scrittura dei miei libri, ho appreso tante informazioni sull’ambiente, sul territorio, sul cambiamento climatico, argomenti che sognavo di portare in prima serata. Con la pandemia abbiamo spesso sentito parlare di resilienza, parola che richiama la

capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Ma noi siamo un’altra cosa, noi siamo “kalipè”, ci dobbiamo muovere a passo lento e corto.

Come sarà il programma?

L’ho scritto partendo da un luogo, la Skyway sul Monte Bianco, dove abbiamo realizzato lo studio televisivo più alto del mondo. Abbiamo scelto quella location perché ad alta quota è più evidente il cambiamento climatico. Da lì abbiamo girato il mondo per andare a vedere quale fosse lo stato attuale del globo, lo abbiamo fatto insieme a ricercatori, scienziati. Abbiamo mappato il territorio tra bellezza, storia, tradizioni, stato del clima, e fatto vedere come ogni territorio sia interconnesso con un altro territorio, anche dall’altra parte del Pianeta. Abbiamo dimostrato come la Hawaii, che sono al centro dell’oceano Pacifico, distanti dall’America e dal Giappone, oggi vengano raggiunte almeno da venti specie aliene all’anno, mentre nel passato ne arrivava una ogni 100 mila anni. Oggi tutto è più connesso. Il racconto che faremo non sarà catastrofico ma positivo, gli scienziati ci danno gli strumenti, noi dobbiamo essere bravi a rendercene conto. È necessario capire dove stiamo andando e cambiare il nostro stile di vita; la vera chiave per salvarsi è la conoscenza: leggere, studiare, viaggiare.

Dove ci porterete nella prima puntata?

Andremo a verificare lo stato di salute del ghiacciaio Vatnajökull, il più grande dell’Islanda e di tutta l’Europa. Vedremo come lo scioglimento dei ghiacci influenza le correnti negli oceani, anche a molte migliaia di km di distanza. Saremo quindi alle Maldive, dove il modificarsi della salinità del mare sta compromettendo i coralli. Da lì ci sposteremo, per mostrare come il mare, cambiando, modifichi anche la composizione delle particelle dell’acqua che si scontrano con le rocce. Le particelle, raggiunte le nuvole, sono determinanti per dar vita alle piogge, la cui quantità, se ridotta, porterà a fenomeni di desertificazione. Siamo andati in Spagna, nell’unico vero deserto d’Europa, il Tabernas, la cui estensione sta crescendo sempre di più. Siamo infine andati a vedere come l’essere umano abbia sfruttato una realtà come il deserto per viverci e per lavorare. Pensiamo ai tanti set cinematografici di Sergio Leone allestiti proprio nel Tabernas. L’uomo non è mai stato fermo ma si è modificato, non ha abbandonato un territorio ma ha iniziato a conviverci.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N.52 a pag.6

Città segrete

Posted on

Berlino, Genova e Istanbul

Tre prime serate per il programma condotto e firmato da Corrado Augias. Giovedì 23 dicembre, domenica 26 e domenica 2 gennaio alle 21.20 su Rai3

© Assunta Servello

Tre prime serate che raccontano tre grandi città, attraverso personaggi dimenticati o protagonisti celebri che le hanno percorse, tra ricostruzioni, reportage, docufiction e il racconto inconfondibile di Corrado Augias.

“Città Segrete”, il successo Rai3 firmato dallo stesso giornalista, andrà in onda nel periodo di Natale con tre nuove puntate: il 23 dicembre Berlino,quindiGenova e Istanbul, rispettivamente il 26 dicembre e il 2 gennaio.

Il primo appuntamento è dedicato a Berlino, una capitale che è diventata il simbolo del Secolo Breve, il Novecento, e dei suoi fantasmi. Segnata da dolorose cadute, ma capace ogni volta di reinventarsi e rinascere. Una città che ha vissuto tante vite diverse. E ognuna ha lasciato una memoria impressa sulla sua pelle, sul suo tessuto urbano. Corrado Augias accompagna il telespettatore in una narrazione della “sua” Berlino, da Magda Goebbels a Marlene Dietrich, dalla “Banda Baader- Meinhof” alla caduta del Muro.

All’incrocio tra luoghi celebri, capolavori nascosti e storie capaci di stupire e affascinare, in bilico tra mistero e modernità. Ogni luogo e monumento che scorrerà davanti agli occhi dei telespettatori farà rivivere un personaggio – o una vicenda – al quale la storia lo ha legato. Giocando con epoche diverse e generi diversi, si terrà sempre come filo conduttore la scoperta dei segreti di una grande città.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N.51 a pag.28


Diabolik

Posted on

Diabolik & Eva: il crimine (e l’amore)

I Manetti bros. hanno riportato sullo schermo il fumetto creato dalle sorelle milanesi Angela e Luciana Giussani nel lontano 1963. Nei panni dei protagonisti Luca Marinelli e Miriam Leone. A contrastarli, ancora una volta, l’ispettore Ginko, interpretato da Valerio Mastandrea. «Abbiamo fatto la versione di Diabolik che ci sentivamo – affermano i registi – senza essere né originali, né banali»

© Nicole Manetti

Un fumetto che ha conquistato nel tempo generazioni di lettori, una storia, quella tra Diabolik ed Eva Kant, che affascina, convince e rende ancora più avvincenti le azioni criminali della coppia. “Non c’è Diabolik senza Eva Kant”, dichiarano i Manetti bros, che firmano una pellicola dal convinto sapore italiano, atteso adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto creato dalle geniali Angela e Luciana Giussani. Il film ci porta tra le pagine del terzo albo della serie originale, dove Diabolik ed Eva vedono nascere il loro amore. “Erano tanti anni che lo volevamo fare e spinti dal coraggio del nostro socio produttivo, Carlo Macchitella, abbiamo deciso di provarci – dicono i registi – abbiamo fatto la versione di Diabolik che ci sentivamo, senza essere né originali, né banali. Di certo c’è molto del cinema classico, che noi amiamo, e ovviamente tanto Hitchcock con i suoi film, come ‘Caccia al ladro’”. Un racconto nel quale i lettori del fumetto edito da Astorina non faticano a ritrovarsi. Sulle oscure strade del crimine di Clerville, nei panni dei protagonisti, ci sono Luca Marinelli e Miriam Leone. “Diabolik lo conosciamo tutti – afferma l’attore – ho raccolto tutte le informazioni possibili su di lui e mi sono cibato delle migliaia di fumetti di cui è protagonista facendomi poi una mia personale idea”. ”Le sorelle Giussani hanno creato questa donna che non è al servizio di nessun uomo – aggiunge Miriam Leone – lei e Diabolik insieme sono il bianco e il nero, lo yin e lo yang. Sono stata felicissima di poter interpretare un personaggio così iconico che non ha nulla da invidiare a quelli maschili”. Terzo personaggio principale è l’ispettore Ginko, interpretato da Valerio Mastandrea, poliziotto ossessionato da Diabolik, che insegue affannosamente. “Ho tenuto l’immagine di Ginko che avevo da bambino, quando parteggiavo per Diabolik – afferma l’attore – nella mia carriera ho avuto poco a che fare con personaggi iconici, in questo caso mi sono raccontato che Ginko si serva della legge per non prendere Diabolik”.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N.51 a pag.14

Alberto Angela

Posted on

L’Italia che stupisce

Sulla scia delle serate-evento dedicate negli anni scorsi al Museo Egizio di Torino, a Firenze, a Venezia, al Vaticano e a Pompei, continua la serie “Stanotte a…” con una puntata straordinaria dedicata al capoluogo campano. Rai1 celebra il Natale regalando ai telespettatori un viaggio speciale all’insegna della scoperta e della bellezza. Sabato 25 dicembre alle 21.25

© Barbara Ledda

È la notte ad accogliere Alberto Angela e la sua troupe ai piedi del Vesuvio. Nel silenzio della sera il conduttore comincia a muoversi nei vicoli della città alla scoperta dei luoghi incantati di Napoli. Castel dell’Ovo, Piazza del Plebiscito, il Palazzo Reale, il Teatro San Carlo, la Certosa di San Martino… E poi San Gennaro e il suo tesoro, il Cristo Velato, il monastero di Santa Chiara, i presepi di via San Gregorio Armeno. Bastano soltanto i nomi di questi siti ad accendere la fantasia.

Un regalo di Natale ai telespettatori della Rai, che emozione le ha dato questa full immersion notturna a Napoli?

Abbiamo girato a lungo, soprattutto di notte. All’improvviso è stato come essere accolti su un balcone che ha una vista su una città con la luna piena. Di colpo tutto è diverso, cominci a sentire la musica lontana, il profumo di questa città ricchissima di cultura.

Che viaggio sarà?

Napoli ha certamente luci e ombre come tante altre città. Noi di “Stanotte a…”, come abbiamo fatto negli anni passati a Firenze, Venezia, Roma, cerchiamo di puntare le telecamere sulle luci, sul patrimonio, sulle abitudini, su ciò che rende questa città così famosa nel mondo. Vedrete una putata che abbiamo realizzato nel corso di molte notti, nelle quali ad aiutarci tanto sono stati i caffè. Nel nostro viaggio saremo accompagnati dalla musica, perché è impossibile scindere Napoli dai suoi suoni. Ci siamo chiesti cosa significhi essere napoletani, perché ci sono luoghi, e anche persone, che sono immortali, penso a Pino Daniele e a tanti altri.

Parlerete anche di Maradona…

Lo faremo con chi l’ha conosciuto e ha giocato con lui per capire perché Diego abbia avuto quell’impatto sulla città. È stato un viaggio bellissimo: le telecamere entreranno a Castel dell’Ovo, al museo Archeologico, che non viene sempre visitato ma è uno dei più belli al mondo. Andremo al Vomero come al monastero di Santa Chiara, scenderemo nella Napoli sotterranea. Cercheremo di fare un ritratto della città, nel silenzio dei vicoli ma soprattutto nel colore e nel rumore della sua tradizione. Lo faremo anche attraverso capolavori che possono essere San Gregorio Armeno, che in periodo natalizio si incendia, ma anche il Cristo velato. Cercheremo di accompagnarvi in questo che è un luogo in cui il tempo sembra non battere mai il suo ritmo.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N.51 a pag.6

Il Natale delle Teche Rai

Posted on

Da “I tre moschettieri” a “Sandokan”, passando da “La pietra di Marco Polo” e “Gulliver”. Sulla piattaforma della Rai “C’era una volta la TV dei ragazzi”, una selezione dei programmi e degli sceneggiati cult della Tv italiana

Il Natale è una cosa seria, porta magia, sorrisi e tante sorprese. E proprio magia e sorprese arrivano anche da RaiPlay che ci fa tornare tutti ragazzi. Pensata per il pubblico più giovane di qualche anno fa, ecco l’offerta natalizia delle Teche. Dal 17 dicembre sarà infatti online “C’era una volta la TV dei ragazzi” in esclusiva programmi e sceneggiati cult della televisione italiana e miti del piccolo schermo come l’intramontabile “Sandokan”, “Il giornalino di Gian Burrasca”, “Le avventure di Pinocchio”. Una nutrita collezione rimasta nella memoria collettiva come pietra miliare della storia della televisione. Allungano l’elenco la fortunata serie “I ragazzi di padre Tobia”, in onda in quattro stagioni dal 1968 al 1973, con l’indimenticabile sigla di Roberto De Simone “Chi trova un amico trova un tesoro”. E poi “I tre moschettieri” (1976) di Alexandre Dumas, interpretata da quattro fuoriclasse come Paolo Poli, Lucia Poli, Marco Messeri e Milena Vukotic (disponibili tutti i 15 episodi) e “La fantastica storia di Don Chisciotte della Mancia”, interessante esperimento televisivo con Gigi Proietti, in quattro puntate andate in onda dall’8 aprile 1970.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N.51 a pag.38

Pinocchio

Posted on

Nel magico mondo di Pinocchio

Arriva in televisione il film di Matteo Garrone interpretato da Roberto Benigni, Federico Ielapi, Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini, Marine Vacth e Gigi Proietti. Mercoledì 22 dicembre in prima serata su Rai1

La storia di “Pinocchio” nel nuovo adattamento firmato da Matteo Garrone, con il Premio Oscar Roberto Benigni nei panni di Geppetto e il piccolo Federico Ielapi in quelli del burattino più famoso della storia: un’avventura per tutta la famiglia che lo scorso anno ha riportato sul grande schermo il capolavoro di Collodi e i suoi indimenticabili personaggi, dal Gatto e la Volpe al Grillo parlante, da Mangiafuoco alla Fata dai capelli turchini. «Siamo molto felici di quello che abbiamo realizzato – afferma Matteo Garrone – la mia “storia” con questo burattino è iniziata molto tempo fa. A sei anni già disegnavo Pinocchio e, come regista, era difficile resistere alla tentazione di realizzare un film su di lui. Un film è il risultato di un lavoro di squadra e io ho avuto il merito di scegliere le persone giuste, compagni di viaggio straordinari che mi hanno aiutato ad animare i personaggi, a realizzare un film leggero e ironico». Il film, in prima visione su Rai1 mercoledì 22 dicembre in prima serata, porta nelle nostre case la fiaba più amata e popolare. “Con ‘Il racconto dei racconti’ ho iniziato a esplorare un territorio nel quale si mescolavano reale e soprannaturale, addentrandomi così in un mondo magico – prosegue il regista – l’intenzione era quella di realizzare un film popolare, rimanendo fedeli all’opera di Collodi, un libro destinato a tutte le classi sociali e a tutte le età.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N.51 a pag.18

Natale con Stanlio e Ollio

Posted on

Cinema in bianco e nero

Il grande ritorno del duo comico americano che ha divertito il pubblico con una produzione cinematografica che va dai primi anni del secolo agli anni Cinquanta. Film riscoperti e apprezzati anche dalle nuove generazioni. Dal 20 dicembre al 4 gennaio su Rai Movie

Per tutte le feste i due amatissimi comici saranno protagonisti di un ciclo preserale di dodici lungometraggi trasmessi per la prima volta in ordine cronologico, con edizioni restaurate e finalmente integrali. L’edizione italiana è stata realizzata presso gli studi di doppiaggio della Radiofonia Rai: ogni film è stato rimixato utilizzando i doppiaggi originali disponibili – nella maggior parte dei casi con le voci leggendarie di Alberto Sordi e Mario Zambuto – con sottotitoli in italiano per le scene mai viste nel nostro Paese. Da segnalare in modo particolare il primo lungometraggio di Stanlio e Ollio, “Muraglie” (Pardon Us, 1931), in cui è stata reintegrata fra l’altro l’esilarante scena del salvataggio della protagonista da un edificio in fiamme, e la versione non censurata de “Il Compagno B” (Pack Up Your Troubles, 1932). I film saranno trasmessi tutti in doppio audio, per consentire agli appassionati di scoprire, dopo tanti anni, anche le voci originali di Stan Laurel and Oliver Hardy.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N.51 a pag.40