BALLANDO CON LE STELLE

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Conosciamo meglio le coppie di questa edizione del programma condotto da Milly Carlucci. Questa settimana è il turno di Suor Cristina&Oradeiteam e Antonio Razzi&Ornella Boccafoschi

L’allieva: Suor Cristina

Cosa l’ha portata a “Ballando con le Stelle”?
L’invito di Milly a partecipare. Milly ha chiesto il permesso alla Madre generale, ha spiegato la sua causa, quella di portare un messaggio di gioia, in linea con ciò che faccio realmente, e così abbiamo accettato. Non subito, essendo un’esperienza così diversa dalle altre. Abbiamo pregato tanto e vissuto l’invito come una chiamata a uscire, a essere presenti in un luogo diverso.

L’allievo: Antonio Razzi

Meglio di così! Cosa si può volere di più dalla vita? È un’esperienza unica al mondo e io me la sto godendo alla grande.

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PIPPO SECONDO NOI

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Il RadiocorriereTv festeggia i 60 anni di televisione di Pippo Baudo. A raccontare il Re dei conduttori è questa settimana Lorella Cuccarini

Che ricordo ha del suo primo incontro con Pippo Baudo?

Quell’incontro avvenne inconsapevolmente il 13 febbraio del 1985, stavo lavorando come ballerina di fila per una convention dell’Algida e non sapevo, quando accettai, che Pippo Baudo sarebbe stato il conduttore. Lo scoprii quando facemmo le prime prove nel pomeriggio e fui davvero molto contenta, perché pensai che grazie alla sua presenza quella serata avrebbe assunto maggiore lustro. Fu un impatto molto distaccato. Noi, ballerine, facevamo avanti e indietro con i camerini per i cambi di costume, quella sera non ci furono momenti di interazione con Pippo, ma spiccavano la sua professionalità, il suo modo di essere, la sua padronanza della scena nonostante ci trovassimo in un’occasione aziendale. Al termine della serata fui avvicinata dal suo agente, Cencio Marangoni, che poi diventò anche il mio. Mi chiamò per dirmi che Pippo voleva incontrarmi per scambiare due chiacchiere.

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#PalermoChiamaItalia

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1992-2019. A 27 anni dalle stragi, la lotta globale contro la mafia non si ferma. Rai, Miur, Fondazione Falcone e Polizia di Stato in campo per la Settimana della Legalità. Anche il RadiocorriereTv a bordo della nave che porterà gli studenti da Civitavecchia a Palermo

Dirette, film Tv, programmi d’approfondimento, copertura giornalistica da parte di tutte le testate del Servizio Pubblico. La Rai, attraverso i canali televisivi e radiofonici e i portali web, racconta la “Settimana della Legalità” per il 27mo anniversario delle stragi di Giovanni Falcone e di Giuseppe Borsellino e delle loro scorte. Giovedì 23 maggio, l’appuntamento centrale, con la cerimonia all’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo, teatro del maxi processo a Cosa Nostra, nel corso della quale magistrati, investigatori, uomini delle istituzioni, parleranno della Convenzione Onu sul crimine internazionale, sottoscritta nel 2000 proprio nel capoluogo siciliano, con l’adesione di 193 Paesi.  “Uno Mattina” si collegherà con Palermo per seguire l’arrivo in porto della nave degli studenti, che salperà da Civitavecchia il giorno precedente alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Totale copertura dell’evento di Rainews24. A bordo, alcune centinaia di giovani, in rappresentanza dei 70 mila che prenderanno parte ai diversi cortei che si snoderanno per le vie della città simbolo della lotta alla mafia.

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TRA FICTION E REALTA’

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Il protagonista del Film Tv “Duisburg – Linea di Sangue”, in onda il 22 maggio in prima serata su Rai1, si racconta al RadiocorriereTv: “Narrare fatti realmente accaduti, interpretare personaggi esistenti o esistiti ti impone di restituire verità”. Daniele Liotti, che a settembre vestirà nuovamente i panni del comandante della Forestale Francesco Neri nella quinta stagione di “A un passo dal cielo”, parla del suo momento magico, dell’imminente ritorno sul grande schermo e del suo rapporto con la piccola Beatrice: “A distanza di vent’anni mi sto reinventando papà”

DUISBURG Linea di sangue foto © Giuseppe Di Viesto

In “Duisburg – Linea di Sangue” è un commissario e si confronta con la criminalità, con un fatto realmente accaduto, come è andata?
Quando interpreti un personaggio realmente esistito, o come in questo caso esistente, protagonista di una storia vera, penso che ci sia sempre una doppia valenza. Da una parte è più difficile, per un senso di responsabilità forte devi cercare di restituire verità a qualcosa di realmente avvenuto, è arduo tarare bene il personaggio, e questo si sente in tutte le battute, nelle azioni che si compiono. Dall’altra, arrivi a crederci ancora di più perché sai che le cose sono andate esattamente così. Non ti viene il dubbio se la battuta sia pertinente o meno, sai bene che i dialoghi non sono frutto della fantasia di uno sceneggiatore. È andato tutto in quel modo, non c’è nulla da discutere.

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Cesare, un’avventura straordinaria

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La vita di Gaio Giulio Cesare diventa per la prima volta un’autobiografia. A firmare “Io sono Cesare” (Rai Libri) è Cristoforo Gorno, studioso del mondo antico e autore di fortunate trasmissioni televisive di Rai3 e Rai Storia. Nel romanzo l’autore indaga l’evoluzione psicologica del personaggio, raccontando come un ragazzino braccato riesce a diventare un dittatore assoluto

Perché nel libro “Io sono Cesare” ha scelto di fare parlare il protagonista in prima persona?

Mi serviva un pretesto, un’idea narrativa. Attorno alle Idi di marzo del 44 a.C., data fatidica, un diciottenne romano, di nome Gaio Ottavio, è ad Apollonia, in Grecia, a studiare, così come i giovani ricchi vengono mandati oggi all’università in America. È lì quando viene a sapere che il prozio, Giulio Cesare, è stato assassinato a Roma in Senato, che lui è l’erede universale e che è anche stato adottato, diventando in tal modo figlio adottivo di Giulio Cesare. Tutti, intorno a lui, gli dicono di rinunciare all’eredità, temendo per la sua incolumità, lui invece accetta eredità e nome, divenendo così Gaio Giulio Cesare Ottaviano e, più tardi, Augusto. Torna in Italia e mette nel sacco, uno dopo l’altro, tutti i vecchi volponi della politica romana: Cicerone, Bruto, Cassio e dopo un po’ anche Marco Antonio e Cleopatra. Come ha fatto? L’idea è che forse lui aveva in mano un memoriale segreto, in cui il prozio gli raccontava la sua vita e disseminava consigli su come gestire il potere e governare un impero. Una specie di testamento autobiografico, ideologico e memorialistico dedicato al pronipote.


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L’Europa canta Mahmood

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Il vincitore di Sanremo si classifica secondo al 64mo Eurovision Song Contest svoltosi a Tel Aviv. Con 465 punti, somma dei voti delle giurie e del televoto, il cantante milanese tallona l’olandese Duncan Laurence, che a quota 492 punti conquista il gradino più alto del podio

All’arrivo in Israele un agente preposto al controllo dei passaporti osserva la mia nazionalità e mi chiede il motivo della visita. Dico di essere lì per seguire l’Eurovision Song Contest, mi risponde con un sorriso e un’esclamazione: “The italian singer is the best, his song plays in all our radio!”. Poco più tardi la scena si ripete a bordo di un taxi dove il conducente canticchia il “clap clap” mahmoodiano. In pochi istanti capisco che “Soldi” e “Mahmood” possono conquistare il più importante palcoscenico musicale del mondo.

Dalla vittoria al “Festival di Sanremo” fino al palco dell’“Eurovision Song Contest” a Tel Aviv. Come è cambiata la sua vita in questo inizio di 2019?
La mia vita è cambiata totalmente, mi sveglio e faccio ciò che ho sempre voluto fare, però lo faccio dalla mattina alla sera. Sono molto felice di tutto quello che è accaduto in questi mesi, il fatto di essere qui all’Eurovision e di rappresentare il mio Paese è un onore molto grande.

Cosa vorrebbe si dicesse di lei fra dieci anni?
Ha lasciato qualcosa nella musica italiana. Se penso al futuro vorrei che di me si dicesse questo.

Nelle sue canzoni più malinconia o speranza?
Ci può essere la speranza dentro la malinconia. La malinconia se ce l’hai ce l’hai, nessuno te la può togliere, la speranza ci può essere in misura diversa da canzone a canzone.

Cosa la rende veramente felice?
Oggi mi rende felice realizzare pian piano il mio sogno, il mio percorso, ciò che sto facendo e per cui ho lottato tanto.

Soddisfatto dell’accoglienza ricevuta in Israele?
Devo dire che a Tel Aviv la gente mi ha accolto in maniera davvero calda. Qui tante persone ascoltano la mia musica, mi fermano per strada, mi chiedono di fare delle foto con loro, si mettono a parlare con me. Davvero una grande soddisfazione, pensavo di venire qui e che nessuno mi avrebbe riconosciuto.

Cosa le sta dando questa esperienza all’Eurovision Song Contest?
Mi sta lasciando veramente tanto, anche a livello di energia. Ovviamente ci sono volte in cui faccio più fatica, le prove, le interviste, ma questa è tutta palestra, fortifica.

Cosa farà una volta ritornato in Italia?
Nei prossimi giorni riprenderò il tour che è già partito prima che venissi a Tel Aviv, tornerò in giro per l’Italia e sono molto felice di questo. Tra l’altro ci sarà la prima vera data a Milano, il 25 maggio al Miami Festival. Sono contento di presentare lì, nella mia città, tutto il mio disco

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Salone del Libro da record

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Pienone di visitatori, più 40 per cento le vendite di Rai Libri

Salone del Libro di Torino 2019

Una nuova location, al Padiglione Oval del Lingotto, inaugurata con un record: probabilmente mai tanto pubblico allo Stand Rai del Salone del Libro di Torino – di cui Rai è Main Media partner – per le presentazioni librarie, i momenti di dibattito e spettacolo di Radio3 e Radio1, quelli di intrattenimento firmati Rai Ragazzi e Radio Kids, le dimostrazioni di “Porte Aperte”, dei nuovi servizi di accessibilità e per Rai Play. Pubblico da tutto esaurito, in particolare, per gli incontri con gli autori di Rai Libri che fa registrare un record di vendite: “Puntare sugli eventi con alcuni dei nostri autori di punta si è rivelata una scelta, che il pubblico ha apprezzato in modo particolare” – dice con soddisfazione il direttore di Rai Libri Flavio Mucciante, che annuncia un più 40 per cento di copie vendute, durante il Salone, rispetto all’edizione dello scorso anno. “Gli incontri con Alberto Angela, Bruno Vespa, Andrea Delogu, Massimiliano Ossini e Cristoforo Gorno – aggiunge Mucciante – hanno ben rappresentato la linea editoriale della nuova Rai Libri, spaziando dalla divulgazione scientifica, alla storia, all’approfondimento giornalistico”.
Discorso a parte per la presentazione di “Scritto a mano, pensato a piedi” di Vincenzo Mollica, “uno dei momenti – conclude il direttore di Rai Libri – più intensi e commoventi dell’intera manifestazione” con il celebre giornalista televisivo, che, tra un aforisma e l’altro e dopo la sorpresa dei videomessaggi da Fiorello e Vasco Rossi, ha salutato il pubblico, scherzando sulla sua malattia: “per me siete tutti giovanissimi e bellissimi… ho perso la vista ma non mi sono perso di vista”.

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Ballando con le Stelle

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Si balla con Angelo&Anastasia e Milena&Simone

Angelo, soddisfatto dell’esperienza a “Ballando con le Stelle”?

Sta andando alla grande, mi sento una bomba, con il pericolo che scoppi. Sono soddisfattissimo, quella di “Ballando” è una bella famiglia e una bella gara.

Ballando con le stelle 2019

Milena Come hanno reagito in famiglia quando ha detto che avrebbe partecipato a “Ballando con le Stelle”?

Mi hanno detto che sono un po’ matta nell’affrontare una prova così difficile, così importante, dopo tutti questi anni che non ballavo. Adesso però sono molto contenti, approvano anche questa mia follia, questo bellissimo gioco. Tutti mi dicono di divertirmi, ma è una parola, ci sono tante difficoltà da superare ogni giorno.

Ballando con le stelle 2019


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La Cultura in un clic

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Dall’arte alla letteratura, dalla storia alla filosofia, attraverso musica, cinema, teatro e danza. Il nuovo portale culturale della Rai, raccontato in anteprima al RadiocorriereTv dal direttore di Rai Cultura Silvia Calandrelli

Con quali presupposti nasce il nuovo portale di Rai Cultura?
Il nuovo portale nasce da una duplice esigenza, culturale e tecnica. In primo luogo ci sembra importante garantire il massimo di visibilità all’insieme della produzione culturale della Rai, che per quantità e qualità rappresenta un’eccellenza non solo italiana ma europea e internazionale. Questo richiede evidentemente, anche on-line, strumenti pienamente adeguati alle nuove tendenze e potenzialità della Rete, dall’alta risoluzione alla fruizione su un largo spettro di dispositivi diversi e in mobilità. E questo ci porta anche agli aspetti tecnici: favorire una maggiore integrazione con gli altri contenuti Rai, attraverso l’adozione di standard che permettano di inserire in maniera diretta i nostri contenuti video all’interno dell’offerta on-demand di Rai Play e, nel contempo, allargare lo spettro di contenuti di qualità creati nativamente per il web


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