Gran finale della seconda stagione e repliche su Rai Sport
Gran finale per “Sport Stories”, la trasmissione di Rai Gulp dedicata allo sport giovanile. Giunta alla seconda edizione il programma, realizzato con il patrocinio del Coni, in questa recente stagione agonistica ha portato fortuna a numerosi atleti. L’ultima in ordine di tempo è stata Larissa Iapichino, protagonista della puntata andata in onda lo scorso 5 luglio. L’atleta, 17 anni, figlia di Fiona May e Gianni Iapichino, ha vinto, domenica 21 luglio, l’oro nel salto in lungo agli Europei Under 20 di Boras.
Da venerdì 2 agosto per cinque settimane, in prima serata su Rai1, Lorella Cuccarini, Angelo Mellone e Giuseppe “Peppone” Calabrese ci portano alla scoperta dell’Italia più vera e sorprendente, in viaggio dalla Puglia alla Liguria, dalla Lombardia alla Sardegna. “In ‘Grand Tour’ i conduttori fanno esperienza delle cose che raccontano – dice Mellone –. Si sporcano le mani, sudano, faticano”
Angelo Mellona
Un viaggio di esperienza e di crescita, di scoperta e di avventura, proprio come quello compiuto in Italia con il Grand Tour, tra Seicento e Ottocento, dai rampolli delle famiglie aristocratiche del Nord Europa. Il programma, condotto da Lorella Cuccarini, Angelo Mellone e Peppone Calabrese mutua quello spirito antico. Abbiamo incontrato Angelo Mellone, co-conduttore di “Grand Tour” e capostruttura dell’Ammiraglia Rai. “Grand Tour” porta il viaggio in prima serata su Rai1. Siete pronti? Io, Lorella e Peppone non viaggiamo insieme, ma a volte ci incrociamo. Nella prima puntata, ad esempio, parto da Celle San Vito, nell’appennino dauno, una delle porte d’accesso alla via Francigena. Lorella parte invece dal Gargano, da Mattinata. Io faccio il pellegrino, lei percorre la Puglia dalla via del mare. Ci diamo appuntamento a Leuca, uno dei due posti, insieme a Otranto, da cui si partiva per la Terra Santa. Lorella fa l’esperienza della viaggiatrice contemporanea. Io, con lo zaino, dormo in tenda, nella casa di pastori. Il programma propone anche una nuova figura di conduttore… Le trasmissioni di prima serata si fondano sul modello del narratore onnisciente, che arriva in un posto e sa tutto, che è una guida viaggiante ma è sempre una guida. In questo caso i conduttori sono viaggiatori, che sanno alcune cose mentre altre non le conoscono, perché le vedono per la prima volta. Ci sono gli elementi della scoperta, della crescita culturale, del fare conoscenza. Lo spettatore conosce insieme al conduttore, che si stupisce, chiede, impara.
In viaggio dall’Italia verso la zona occidentale dell’Africa subsahariana, attraversando il Senegal, la Guinea, la Sierra Leone, la Costa d’Avorio, la Nigeria e altri Paesi ancora. Il RadiocorriereTv incontra Filippo Tenti, capo della spedizione “Overland 20”. Un viaggio di nove mesi su rotte pericolose, dove proliferano drammi, diatribe politiche nazionali e internazionali, criminalità, traffico di esseri umani e morte. Il venerdì in seconda serata su Rai1
ph. Filippo Tenti
Dalla scorsa settimana Rai1 trasmette la ventesima spedizione di “Overland”. Cosa vi ha riportato in Africa? Negli ultimi anni ci siamo concentrati molto sull’Asia e il mal d’Africa cominciava a farsi sentire. L’Africa offre veramente tanto, è spettacolare dall’alba al tramonto e anche di notte, in qualsiasi momento della giornata accendi la telecamera viene fuori qualcosa di buono. Abbiamo avuto anche l’opportunità di seguire un progetto delle Nazioni Unite e del Ministero degli Esteri con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, nel west Africa, per andare nei piccoli centri, nei villaggi, nei luoghi sperduti a fare informazione su cosa accade in Libia, a parlare con la gente che crede che il mar Mediterraneo sia un fiumiciattolo da attraversare a nuoto. Abbiamo avuto l’opportunità e abbiamo agganciato le due cose. Che cosa significa raccontare un continente come quello africano? Trascorrendoci molto tempo scopri che gli africani sono veramente tanto differenti gli uni dagli altri. La Nigeria, ad esempio, è molto diversa dalla Guinea, dal Senegal. Ogni Stato ha delle particolarità che solitamente ignoriamo. Per noi tutto ciò che è al di sotto del Sahara è più o meno uguale. Vivendo con loro per molti mesi ho scoperto invece questa varietà culturale, religiosa, ci sono tantissime differenze anche da un punto di vista culinario, vedendo che i singoli paesi sono stati influenzati dalle colonizzazioni. Ogni aspetto ha una sua differenza.
La nuova missione dell’astronauta Luca Parmitano e una puntata per celebrare i 50 dall’allunaggio. Sono i due appuntamenti speciali che Rai Gulp celebra con la trasmissione “Missione Spazio Reloaded”. Venerdì 19 e sabato 20 luglio, alle ore 15.50 (e in replica alle ore 22.20), andranno in due appuntamenti condotti dall’aspirante astronauta Linda Raimondo, ormai conosciuta come @astro_Linda. In “Beyond” (in onda il 19 luglio) Linda Raimondo incontra Luca Parmitano alla vigilia della sua seconda missione di lunga durata. Parmitano, infatti, trascorrerà sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale e negli ultimi tre mesi ricoprirà anche il prestigioso ruolo di Comandante di Missione. Ma dove si preparano gli astronauti? Quale routine quotidiana seguono? A quali addestramenti fisici vengono sottoposti? Linda Raimondo è entrata in esclusiva nel Centro Addestramento di Colonia e con la guida di @astroluca ha potuto scoprire molte curiosità sul periodo di addestramento e non solo. Si tratta di un appuntamento molto importante perché è la prima volta che un astronauta italiano coordina il lavoro dei russi di Roscosmos e degli americani della Nasa.
Ale e Franz e Ubaldo Pantani animano il giovedì sera di Rai2. Alle 21.20 torna “Improvviserai”, in seconda serata “Vero e più Vero”
Ispirato al celebre format tedesco “Schiller Strasse”, dal 18 luglio torna su Rai2 “Improvviserai”, condotto da Ale & Franz, programma che unisce teatro, show televisivo e il genere sitcom. Ad affiancare il duo comico ci sono Gigi e Ross, Maria Di Biase e Sandro (Alessandro Betti). Tanti gli ospiti sul palco nel corso delle puntate, da Matilde Gioli a Nina Zilli, da Gianmarco Tognazzi a Elisabetta Gregoraci e ancora Adriano Panatta, J-Ax, Stefania Rocca, Gabriele Corsi.
Centotrenta nazioni, oltre ottomila atleti, diciotto discipline sportive, dodici giorni di gare: sono i numeri dell’Universiade 2019, la cosiddetta Olimpiade Universitaria, che quest’anno si svolgerà in Campania, dal 3 al 14 luglio. E la Rai è orgogliosa di dare spazio e visibilità a questo evento. È la quinta volta che l’Italia organizza le Universiadi: la prima fu nel 1927, a Roma, quando la manifestazione si chiamava ancora “Giochi Universitari”, l’ultima in Sicilia, 22 anni fa, nel 1997, quando ebbe luogo l’edizione numero XIX delle Universiadi, che avevano assunto questa denominazione nel 1959, con la prima Universiade che si svolse a Torino. In mezzo le edizioni di Torino, ancora, nel 1970, e quella di Roma, nel 1975. L’Italia, dunque, ha sempre avuto un rapporto speciale con l’Universiade, termine coniato dal suo “inventore”, l’ex presidente della IAAF (la Federazione Internazionale di Atletica Leggera) Primo Nebiolo, al quale si deve lo sviluppo dello sport universitario.
Sabato 6 luglio Rai1 dedica un’intera serata a Loredana Bertè e a Mia Martini. Alle 20.35 “Techetechetè Superstar”, 120 minuti di documenti eccezionali che raccontano il percorso artistico e umano delle due cantanti calabresi. Alle 22.30 “Io sono Mia”, film biografico diretto da Riccardo Donna interpretato da Serena Rossi
Con “Techetechetè Superstar” e il film tv “Io sono Mia” Rai1 dedica il sabato sera a Mia Martini e a Loredana Bertè, tra le interpreti della canzone italiana più apprezzate di sempre. Il programma di Elisabetta Barduagni e Gianvito Lomaglio, in onda alle 20.35, racconta le sorelle calabresi in un viaggio lungo 120 minuti, proponendo in un emozionante sequel, i loro brani più belli, veri e propri evergreen, a testimonianza di un talento raro: da “Piccolo uomo” e da “E la luna bussò” ad “Almeno tu nell’universo”, da “Il mare d’inverno” e da “E non finisce mica il cielo” a “Non sono una signora”. Le due interpreti vengono raccontate anche attraverso alcune rare e preziose interviste. Alle 22.30 la serata prosegue con “Io sono Mia”, il film biografico coprodotto da Rai Fiction diretto da Riccardo Donna. A vestire i panni di Mia Martini è l’attrice Serena Rossi.
Michele Mirabella racconta al RadiocorriereTv la sua passione per la radio nata oltre 45 anni fa. “Alla radio ci sono la voce e le intenzioni – afferma il conduttore –, senza di quelle non si passa, non si può bluffare”
MICHELE MIRABELLA
Che cos’è per lei la radio? Potrei uscirmene con una banalità e dire: il medium più straordinario che ha rivoluzionato il Novecento, però ha rivoluzionato anche la mia vita. È l’università dello spettacolo, chi ha fatto la radio sa fare tutto il resto. Non c’è l’immagine, non c’è la cravatta strepitosa, non c’è il passo di danza, non ci sono la bellezza, il decolté, le gambe lunghe. Alla radio ci sono la voce e le intenzioni, senza di quelle non si passa, non si può bluffare, ecco perché un genio quale Alberto Sordi nasce alla radio, giusto per citare il più grande di tutti. Si dovrebbe tornare a fare una certa radio, con la prosa, la musica spiegata e guidata, il varietà, la comicità, il cabaret. Questo è per me la radio, un grande amore nato nel 1973.
Un viaggio di Metis Di Meo nel mondo del lavoro in onda il sabato alle 10.15 su Rai2. “Accendiamo i riflettori sulla formazione e sullo sviluppo delle competenze dei lavoratori – dice la conduttrice al RadiocorriereTv –, sulla qualificazione professionale, sulla parità di genere e sulle necessità delle imprese”
Storie reali per raccontare, da vicino, il mondo del lavoro di oggi. Da sabato 22 giugno Rai2 trasmette “Il nostro capitale umano”, programma ideato e condotto da Metis Di Meo. “Il nostro obiettivo è parlare delle persone e delle loro competenze, delle abilità, del loro valore, per dare spazio a storie reali – afferma la conduttrice – volevamo che la trasmissione fosse un modo per raccontare la valorizzazione degli esseri umani nel mondo del lavoro, per dare un messaggio motivazionale e di speranza anche a chi ha le idee confuse e deve individuare la propria strada, o a chi si deve ricollocare a causa di un licenziamento, di una disoccupazione inaspettata. Spesso non si conoscono abbastanza bene le opportunità, i bandi, le politiche attive, i modelli di sostegno del nostro Paese, delle regioni, dell’Europa, parlarne in maniera semplice e pratica è uno dei nostri intenti”.
Da mercoledì 26 giugno torna su Rai1 “Superquark” di Piero Angela. Nove nuove puntate in prima serata per raccontare la natura, la tecnologia, la scienza, l’archeologia e la storia con servizi dal mondo, documentari esclusivi e i reportage di Alberto Angela. Da mercoledì 3 luglio alle 23.35 al programma farà seguito lo spin off “Superquark Natura”
Sul piccolo schermo da venticinque stagioni e con un successo senza pari. Ritorna su Rai1, il mercoledì in prima serata, il più popolare magazine televisivo di scienza, natura e tecnologia, ideato e condotto da Piero Angela. Ad aprire ognuna delle nove puntate di “Superquark” i documentari della BBC girati in luoghi straordinari in tutto il mondo, una serie che esplora le complesse relazioni tra gli animali, la loro vita intima e le loro vicissitudini, dagli scimpanzé ai pinguini, dai leoni ai licaoni alle tigri.
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