PILAR FOGLIATI

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L’amore muove tutto

Pilar Fogliati come Emma. La giovane protagonista della quinta stagione di “Un passo dal cielo”, in onda il giovedì in prima serata su Rai1, parla del suo personaggio al RadiocorriereTv: “Nella sua costruzione ho messo molto di me, le ho d ato anche un po’ di goffaggine. Emma è una sognatrice, a volte con la testa tra le nuvole. Questo ci accomuna”

“Un passo dal cielo” conferma il proprio successo anche in questa quinta stagione ed Emma ha ancora una volta un ruolo chiave. Perché il suo personaggio piace così tanto?
Quando guardi la televisione hai voglia di sognare, di vedere esempi di vite coraggiose, come quella di una donna che cerca di affrontare le difficoltà, di non precludersi una storia d’amore. Se manca il sogno viene meno il pretesto per guardare le vite degli altri. Quella che vive Emma è una storia d’amore piena di problemi ma è fresca, il suo è un amore pulito. Penso che sia anche questo a piacere al pubblico.
Emma e Pilar, due mondi opposti o c’è qualcosa che vi unisce?
Sono una persona sorridente, anche quando devo affrontare i problemi cerco di farlo sempre con il sorriso. Non mi sento tanto lontana da Emma, anche perché nella costruzione del personaggio ho messo molto di me, le ho dato anche un po’ di goffaggine. E poi Emma è una sognatrice, a volte con la testa tra le nuvole. Questo ci accomuna.

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GIORGIO ZANCHINI

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La nostra vita nelle pagine di un libro

La cultura per leggere e interpretare la realtà. Giorgio Zanchini è da settembre il conduttore di “Quante storie”, in onda dal lunedì al venerdì alle 12.45 su Rai3. Il giornalista al RadiocorriereTv: “Mi sono calato nel programma con una certa naturalezza, con spontaneità”. E sul suo rapporto con la lettura cita “Il nome della rosa” di Umberto Eco: “Ho cercato la pace ovunque, senza trovarla mai tranne che in un angolo con un libro”

Da circa un mese conduci “Quante Storie”, come sta andando?
Ho cominciato con una certa preoccupazione, in passato ho fatto poca televisione, vengo da anni di radio. Quando il direttore di Rai3, Stefano Coletta, persona di rara sensibilità e conoscienza della grammatica della televisione, mi ha proposto di condurre “Quante storie”, di prendere l’ingombrantissimo e difficilissimo posto di Corrado Augias, ho avuto un po’ di timore, di ritrosia, invece devo dirti che in questo primo mese mi sono trovato benissimo, mi sono divertito. Rai3 è il canale Rai che prediligo, ho trovato una redazione di grande qualità, grande professionalità, della gente bravissima, e soprattutto un format che ben funziona, con colleghi come Corrado Augias e Concita De Gregorio, alle spalle. Mi sono calato nel programma con una certa naturalezza, con spontaneità. È un settore che amo, di cui mi sono occupato tanto.

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ALESSIO LAPICE

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Bravo Calogiuri! (parola di Imma)

Il RadiocorriereTv intervista Alessio Lapice, che nella serie “Imma Tataranni – Sostituto procuratore” è Ippazio Calogiuri il giovane carabiniere che assiste nelle indagini il magistrato Tataranni. “Ippazio ha qualcosa negli occhi, nel passo, nei tempi, nelle parole, che potrebbe appartenere a un giovane che vive in provincia, in un paese di campagna dove i tempi sono diversi”, dice l’attore. La serie, che nelle prime tre puntate trasmesse da Rai1 ha vinto la serata, è diretta da Francesco Amato

Cosa ha pensato incontrando il personaggio di Ippazio Calogiuri?
Ippazio mi è piaciuto da subito, nel suo estremo candore, nella sua bellezza e nella sua innocenza. Una genuinità che a tratti lo fa sembrare anche incapace, ma che in realtà è solo una sua forma di insicurezza. Si pone mille domande prima di fare qualsiasi gesto, di dire qualsiasi cosa, ha paura di sbagliare, di dire una parola di troppo, di essere fuori luogo. Diventato carabiniere, appuntato semplice, viene mandato in Basilicata per affiancare la dottoressa Tataranni. Di puntata in puntata, nell’avvicendarsi delle indagini, Calogiuri avrà sempre maggiore credibilità agli occhi di Imma, come agli occhi di tutti gli altri e di se stesso. Comincerà a credere di più nelle proprie capacità, a prescindere da ciò che dicono di lui la sua famiglia e Maria Luisa, la fidanzata, di cui di tanto in tanto si sente parlare. Ci sarà un’evoluzione. Ippazio, che all’inizio della storia è un bambino, cambierà molto e trovandosi “cresciuto” sarà sottoposto a una serie di compromessi e di obblighi, cosa che gli darà grande confusione.

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ROCCO PAPALEO

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Siamo in corto circuito costante

Protagonista su Rai2 di “Maledetti amici miei”, il giovedì in prima serata, Rocco Papaleo si racconta al RadiocorriereTv: “Di me non nascondo niente, anche perché raccontarsi è un po’ un dovere per un artista”. E rivela: “L’amicizia incondizionata, quella che vivevo da ragazzo al mio paese, quando gli amici erano tutto, non c’è più. Con il passare del tempo si diventa un po’ più individualisti e solitari”

Quattro amici di vecchia data che si incontrano in Tv, che cosa succede?
Un corto circuito tra persone che vivono in un costante corto circuito. Siamo amici da tanti anni ma al tempo stesso non ce le mandiamo a dire. C’è sincerità partendo da una base di affetto, di stima reciproca, il programma è un modo di mettere in piedi un teatrino di umanità complementari che speriamo generi divertimento. C’è anche l’intenzione di raccontare questa intimità in modo spettacolare con l’aiuto della musica, della messa in scena.
Con “Maledetti amici miei” avete scelto di mettervi a nudo, di raccontarvi in modo vero…
La riservatezza riguarda il modo in cui si espone la propria intimità. L’artista, per definizione, non è riservato, perché mette in campo la propria anima, le proprie sensazioni, la propria storia. A contare, invece, è come ognuno traspone la propria vita, magari non utilizzando i social ma anche attraverso la propria “opera”. Non nascondo niente, anche perché raccontarsi è un po’ un dovere. Poi decidi che cosa mettere in scena, magari non proprio tutto.

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Francesca Fialdini

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Con la mente e con il cuore “A ruota libera”

Con Francesca Fialdini “Da noi… A ruota libera”, il nuovo programma della domenica pomeriggio su Rai1 realizzato con la collaborazione di Endemol Shine. La conduttrice si racconta al RadiocorriereTv «La domenica è davvero imprevedibile. È la giornata degli italiani e mi piacerebbe che chi trascorre il tempo in nostra compagnia viva quell’ora in modo piacevole, intenso, senza mai smettere di pensare»

Un ottimo inizio…

Siamo rimasti tutti sorpresi e felici della partenza del programma, anche perché non sai mai come reagisce il pubblico. La domenica è l’unico giorno della settimana dedicato solo alle cose che ci fa piacere fare e non sempre di fronte alla tv.

Volti noti e meno noti e le loro storie speciali, che Italia volete raccontare a “Da noi… a ruota libera”?

Le cose che non capiamo subito, dare spazio a quell’Italia che spesso filtriamo con un linguaggio quotidiano pieno di preconcetti, di idee precostituite. Esistono mondi lontanissimi dal nostro, scelte di vita spesso poco comprensibili, soprattutto se non si prova a mettersi in ascolto della persona, cercando di conoscere le ragioni di una scelta, il sacrificio e la fatica che c’è dietro. Penso alla storia di Pino Beatrice, un uomo che sin da piccolino si sente una donna e che ha represso fino quando ha potuto questa parte di sé. A un certo punto è uscito allo scoperto e ora è una persona più felice. Quello che vorrei che accadesse in questo programma è una sorta di piccolo miracolo, avvicinare mondi lontani, trovare chiavi di lettura nuove, quelle più giuste, ascoltare l’altro qualunque sia la sua storia.

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Marco Giallini

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Io un divo? MAI!

Ritornano Marco Giallini e il vicequestore Rocco Schiavone. In attesa dei nuovi episodi, in onda da mercoledì 2 ottobre in prima serata su Rai2 per quattro settimane, incontriamo il protagonista: «Rocco è sempre Rocco: ironico, irascibile, donnaiolo». Giallini parla del suo personaggio e di sé, degli esordi difficili, della nascita della sua passione per il rock, per l’amore per il cinema di Tarantino, del suo volere essere sempre, rigorosamente, se stesso:
«Gli schemi? li fa uno come me. Rispetto le regole, ma se c’è della confusione mi piace starci dentro»

Come ha visto cambiare, nel corso delle tre stagioni, il suo personaggio?

In realtà non lo vedo molto cambiato. All’inizio era forse più malinconico, oggi è più pronto alla battuta con i colleghi, è comunque un duro, abbastanza tosto, nell’approccio con i superiori. Un po’ più tenero con quelli che stanno sotto. Rocco è sempre Rocco: ironico, irascibile, donnaiolo.

Quando Marco Giallini si guarda allo specchio che cosa vede?

Vedo Marco, mi conosco da troppo tempo e non del tutto. Come tutti ho ancora molto da scoprire di me, non mi faccio tante domande, me ne sbatto le palle.

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Massimo Gramellini

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Con le parole dalla parte della luce

Massimo Gramellini

Da sabato 5 ottobre (e fino alla fine di maggio) torna su Rai3 alle 20.20 “Le parole della settimana”, il talk show condotto da Massimo Gramellini che, con leggerezza e intelligenza, racconta, in compagnia di ospiti particolari e mai scelti a caso, l’attualità settimanale partendo appunto dalle parole

Gramellini, quali sono le novità di questa quarta edizione?

La novità principale sarà l’introduzione del “Paroliere Verde”. Ogni settimana avremo un personaggio del mondo dello spettacolo, della cultura, della scienza che porterà una parola della settimana legata al mondo dell’ambiente. Il primo, quello con cui questo spazio esordirà, sarà Alessandro Gassman, un grande appassionato di questi argomenti. Pensiamo che questo spazio sia in sintonia con il nostro pubblico, che è molto sensibile a questi temi. Non ne parleremo però con una cifra cupa, pessimistica e deprimente, al contrario, cercheremo di affrontare i problemi dando anche delle soluzioni. Già Alessandro, nella prima puntata, concluderà il suo intervento dicendo qualcosa che possono fare i nostri telespettatori un minuto dopo la trasmissione per affrontare lo specifico tema di cui abbiamo parlato.


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I GORMITI

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Do L’attesa è terminata. Dopo il grande successo di pubblico ottenuto dalla nuova serie, i mostri più ricercati dai bambini stanno per tornare su Rai Yoyo e Rai Gulp. I Gormiti, uno dei fenomeni italiani più importanti a livello internazionali a livello di giocattoli e merchandising, sono pronti per divertire i bambini con i nuovi episodi della serie animata realizzata in 3D CGI. Appuntamento a da domenica 1 settembre domenica 1 settembre, tutti i giorni alle ore 17.50 su Rai Gulp e alle ore 21.40 (il sabato alle ore 21.30) su Rai Yoyo.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv n. 34 a pag. 36

La Rai racconta Venezia

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Confermato il ruolo di main broadcaster, la Rai è pronta a sbarcare alla 76ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Rai Movie sarà ancora una volta la TV ufficiale dell’edizione in programma al Lido

Testate, reti, web e social della Rai in forza a Venezia per raccontare uno degli eventi più attesi: la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. A Rai Movie, come ogni anno, il compito di trasmettere la cerimonia d’apertura: mercoledì 28 agosto in diretta sul sito www.raimovie.it e in differita in seconda serata sul canale 24 del digitale terrestre. Sabato 7 settembre il canale trasmetterà, sempre in diretta, a partire dalle 18.45, la cerimonia di chiusura con l’assegnazione dei premi. Dal 29 agosto al 6 settembre in seconda serata, Rai Movie racconterà, con il programma “Venezia Daily”, gli eventi più significativi della giornata. La programmazione del canale, inoltre, proporrà alcuni film legati alla Mostra e ai suoi protagonisti. In diretta web (raimovie.it) verranno trasmessi conferenze stampa, red carpet, tv call, le cerimonie di consegna dei Leoni d’Oro e dei Premi Speciali. Alle 20.35 su Rai3 ritorna “Qui Venezia Cinema”, l’approfondimento quotidiano a cura del Tg3 con la collaborazione di Tg1 e Tg2 con la conduzione di Margherita Ferrandino. Rai1 seguirà la manifestazione da mercoledì 28 a venerdì 30 agosto e da lunedì 2 a venerdì 6 settembre con collegamenti in diretta e servizi nei programmi “UnoMattina” e “La vita in diretta estate”. Da mercoledì 28 agosto a sabato 7 settembre, in terza serata, l’appuntamento quotidiano su Rai1 sarà con lo “Speciale Cinematografo Venezia”, che domenica 8 settembre diventerà “Speciale Cinematografo Tutto in una notte – Venezia”. Rai2 porta in laguna “Stracult”, che dedicherà le puntate di giovedì 29 agosto e giovedì 5 settembre interamente alla Biennale Cinema 2019 e Rai3 il programma “Fuori orario: Cose mai viste”, in onda venerdì, sabato e domenica in terza serata. Sempre su Rai3, da mercoledì 28 agosto a domenica 8 settembre ci sarà uno spazio di approfondimento in coda all’edizione del Tg3 delle 12 e “Blob” diventa “Blob a Venezia”. La redazione veneta della TGR seguirà la Mostra con collegamenti e servizi in tutte le edizioni dei Tg e Gr.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N 31 da pag. 18

A Sanremo 70 c’è Amadeus

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Conduttore e Direttore artistico di SANREMO 70. La Rai ha scelto Amadeus per festeggiare i 70 anni del Festival della Canzone Italiana, in programma a febbraio nella Città dei fiori. Al popolare conduttore, che da settembre sarà nuovamente protagonista dell’access prime time di Rai1 con “I Soliti Ignoti”, il compito di organizzare e guidare una delle manifestazioni musicali più amate in Europa e nel mondo intero. I vertici aziendali hanno annunciato “un Festival di Sanremo all’insegna della coralità e della celebrazione, un Festival con sorprese, un Festival nel segno della storia della Rai che vedrà impegnata l’intera l’Azienda. Sarà questo SANREMO 70, un ambizioso evento multipiattaforma ideato e costruito dalla Rai che culminerà con le 5 serate al Teatro Ariston e che partirà da un’edizione di Sanremo Giovani che avrà un’apertura ancora maggiore alle nuove tendenze grazie anche alle sollecitazioni emerse dalla filiera musicale nel Tavolo di lavoro tenutosi martedì scorso in Rai, e proseguirà con una serie di altri appuntamenti durante il 2020”. Il padrone di casa di SANREMO 70, sul palco del Teatro Ariston, “sarà Amadeus, volto Rai, esperto di musica, storico dj, che sarà anche Direttore Artistico dell’edizione. Assieme a lui, nel corso delle 5 serate, volti che hanno costruito la storia del Festival, per un racconto che si intreccerà con quello di compagni di viaggio di Amadeus, sorprese e un DopoFestival che sarà costruito all’insegna dell’innovazione”. Emozionato e soddisfatto il conduttore ha affermato: “Ho avuto oggi la notizia che uno aspetta da una vita quando fa il presentatore: il sogno, da quando si è ragazzi, è quello di poter condurre da grandi il Festival di Sanremo”.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N 31 da pag. 14