RAI CINEMA

Posted on

25 anni di emozioni

Cento titoli programmati sulle reti Rai per tutta l’estate. Un cartellone che rispecchia le diverse linee editoriali della produzione cinematografica dell’azienda

 

Un’offerta di grande cinema davvero speciale che propone 100 titoli, di cui 78 film e 7 documentari (31 prime visioni) e 15 cortometraggi (7 prime visioni), che ripercorre a grandi linee tutta la storia produttiva di Rai Cinema. Si parte il 25 giugno su Rai 1 con “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno.

Su Rai 1 

Con il ciclo “Scherzi del destino”, per tre appuntamenti consecutivi al mercoledì, a partire dal 25 giugno, Rai 1 propone in prima serata tre commedie brillanti che giocano sull’ironia e la fantasia del destino e che il pubblico ha sempre premiato. In “Nessuno mi può giudicare” (2011) di Massimiliano Bruno, la protagonista Alice (Paola Cortellesi), eredita alcuni debiti e si trova a dover lavorare come escort professionista, in “Amore a domicilio” (2018) di Emiliano Corapi, Anna (Miriam Leone) agli arresti domiciliari stravolge la vita di un grigio assicuratore, in “Bla Bla Baby” (2022) di Fausto Brizzi, Luca  (Alessandro Preziosi) per uno strano scherzo del fato, si trova a lavorare in un asilo e a sentire le voci dei neonati per poi innamorarsi di Silvia (Matilde Gioli). Per la prima serata del 15 di agosto ritorna sul piccolo schermo l’esordio alla regia di Gianni Di Gregorio: “Pranzo di Ferragosto” (2008), film poetico che affronta con ironia e delicatezza il tema della solitudine. L’omaggio prosegue con numerose seconde serate animate da protagonisti d’eccezione, tra i tanti, Luca Argentero e Sarah Felberbaum in “Poli Opposti” (2015) di Max Croci; Enrico Brignano in “Tutta un’altra vita” (2019) di Alessandro Pondi; Serena Autieri e Alessandro Siani in “Si accettano miracoli” (2015) di Alessandro Siani; Raoul Bova in “Scusate se esisto!” (2014) per la regia di Riccardo Milani. L’offerta è impreziosita da un documentario in prima visione, prodotto da Big Sur, Mad Entertainment, Rai Cinema e Luce Cinecittà: “Posso Entrare? An ode to Naples” (2022) di Trudie Styler che sarà programmato in seconda serata.

Su Rai 2

Film in prima visione Tv e tante opere prime italiane nell’omaggio di Rai 2. In programmazione “The Land of Dreams” (2022), opera prima di Nicola Abbatangelo in cui una giovane immigrata italiana, che lavora come lavapiatti nelle cucine di un noto locale nella New York degli Anni Venti, non vuole rinunciare al suo sogno più grande: diventare una cantante. Il crime “Come pecore in mezzo ai lupi” (2023), opera prima di Lyda Patitucci, assistiamo invece a una resa dei conti in salsa action tra due fratelli: una poliziotta interpretata da Isabella Ragonese e un criminale cui regala una grande interpretazione Andrea Arcangeli. La proposta si arricchisce con la prima visione internazionale della pellicola made in USA “Sai tenere un segreto?” (2019) di Elise Duran, dove il protagonista è il lato sorprendente della vita, in una storia romantica e a tratti tragicomica che ha nell’interpretazione della splendida Alexandra Daddario il suo vero pezzo forte. In arrivo anche pellicole passate con successo sugli schermi Rai, come “Divorzio a Las Vegas” (2020) di Umberto Carteni e “Qualcosa di speciale” (2009) di Brandon Camp.

Su Rai 3

Nella corposa offerta estiva che Rai 3 dedica ai 25 anni di Rai Cinema troviamo “Palazzina Laf” (2023) di Michele Riondino al suo esordio alla regia, che affronta lo spinoso tema dello sfruttamento sul lavoro, sullo sfondo reale e drammatico dell’Ilva di Taranto. Un altro esordio è quello di Beppe Fiorello, che con il suo “Stranizza d’amuri” (2023), dedicato alle vittime del “delitto di Giarre”, affronta il tema dell’omofobia. Il tema dei valori culturali condivisi (e non) dagli italiani è il nodo centrale dell’ultimo film di Paolo Virzì, “Un altro ferragosto” (2024), una riflessione sui nostri tempi a quasi 30 anni di distanza dal film cult “Ferie d’agosto” dello stesso regista. Un altro momento importante, per Rai 3 e Rai Cinema, è la tradizionale offerta cinematografica legata al festival di Venezia. In programma “L’ordine del tempo” (2023) di Liliana Cavani, presentato fuori concorso all’80ª Mostra, il nuovo capolavoro di Florian Zeller, “The Son”, presentato in anteprima all’edizione 2022 del Festival. Nello stesso periodo troveranno il debutto televisivo altri due titoli legati a Rai Cinema: “Una Relazione” (2021), esordio alla regia di Stefano Sardo, ed “Educazione Fisica” (2022) di Stefano Cipani, quest’ultimo alla sua opera seconda.

“Mai visti prima” su Rai 3 e Rai Movie

Da tempo Rai 3, con il ciclo “Mai visti prima” (in collaborazione con Rai Movie) dedica gran parte delle seconde serate del sabato al cinema italiano coprodotto da Rai Cinema, con particolare attenzione ai registi esordienti. È il caso di Micaela Ramazzotti e il suo debutto alla regia con il film del 2023 “Felicità”. E ancora, la commedia apocalittica “Te l’avevo detto” (2023) di Ginevra Elkann, “La bella estate” (2023) che Laura Luchetti ha tratto da Cesare Pavese, e “Delta”, un noir padano con l’anima ecologista, diretto da Michele Vannucci e interpretato da Luigi Lo Cascio e Alessandro Borghi.
Per Rai Movie, fra gli altri, “Denti di squalo” (2023), esordio nel lungometraggio di Davide Gentile  e “La caccia” (2022) di Marco Bocci, che declina un dramma familiare nelle cadenze di un nerissimo e disperato thriller.

“Mai visti prima” – I documentari

La sezione prende il via il 30 luglio su Rai 3, in occasione della “Giornata mondiale dell’amicizia”, con l’ultimo film di Daniele Vicari: “Fela – Il mio dio vivente” (2023) sul rivoluzionario musicista nigeriano Fela Kuti e sul giovane regista Michele Avantario che ha dedicato la vita a realizzare un film interpretato dal suo idolo. Per i mercoledì di agosto, e fino al 3 settembre, sono previste sempre in seconda serata altre prime visioni: “Il cassetto segreto” (Costanza Quatriglio, 2024, il 6 agosto), “La generazione perduta” (Marco Turco, 2022, il 13 agosto), “Tempo d’attesa” (Claudia Brignone, 2023, il 20 agosto), e ancora “L’avamposto” (Edoardo Morabito, 2023, il 27 agosto) e “Onda lunga” (Francesco Ranieri Martinotti, 2021, il 3 settembre).

Rai Cinema e Rai Movie

Anche Rai Movie celebra i cinque lustri di vita e la varietà della produzione di Rai Cinema, con un ciclo complementare e parallelo a quello di Rai 3: se il 19 luglio è facile identificare la linea di commedia che va da Ficarra e Picone in “Nati stanchi” (2002) al classico “Miami Beach” (2016) dei fratelli Vanzina, l’appuntamento finale del 10 agosto rende omaggio alle “sorelle d’arte” Cristina e Francesca Comencini con due film come “La bestia nel cuore” (2005) e “Amori che non sanno stare al mondo” (2016). Ma nella rassegna c’è anche spazio per opposizioni dirette come quella fra la Roma criminale di “Suburra” (Stefano Sollima, 2015) e la Gaeta emotivamente trattenuta di “Questi giorni” (Giuseppe Piccioni, 2016), o l’abbinamento ironico fra “L’ombra di Caravaggio” (Michele Placido, 2022), biopic di un maestro della pittura e quindi del colore e dell’ombra, e “Il colore nascosto delle cose” (Silvio Soldini, 2017), dramma centrato su una donna non vedente che illumina la sua realtà con la passione.

Rai 3 – “25 anni di cinema d’autore”

Ultimo in ordine di citazione ma primo in termini di importanza, il ciclo dal titolo “25 anni di cinema d’autore” che Rai 3 dedica all’impegno costante e sostanziale di Rai Cinema nel sostegno e nello sviluppo del grande cinema d’autore italiano. Dai maestri leggendari e tuttora attivissimi come Marco Bellocchio (“Buongiorno, notte”, 2003), Pupi Avati (“Gli amici del bar Margherita”, 2009) o Gianni Amelio (“La tenerezza”, 2017), ai contemporanei celebrati in tutto il mondo come Nanni Moretti (“Habemus Papam”, 2011), Gabriele Salvatores (“Tutto il mio folle amore”, 2019), Roberto Andò (“Il bambino nascosto”, 2021) e Giorgio Diritti (“Volevo nascondermi”, 2020).

Rai 3 – In Corto D’opera, il mondo dei cortometraggi

“In Corto D’opera” è uno spazio dedicato interamente alla forma espressiva che rappresenta un laboratorio di linguaggi, sguardi e temi tra i più vivi, sperimentali e innovativi del panorama cinematografico e audiovisivo: il cortometraggio. La proposta editoriale ha accolto volutamente più generi e temi proprio per offrire una visione più variegata possibile. Il ciclo andrà in onda ogni venerdì in seconda serata su Rai 3 e il sabato su Rai Movie.

Rai 5 – “Nuovo Cinema Italia” 

“Nuovo Cinema Italia” è l’appuntamento del martedì di Rai 5 dedicato alla programmazione di opere prime e seconde degli autori più brillanti del cinema italiano del nuovo millennio. Tra le anteprime dell’estate “Le ragazze non piangono” (2022) di Andrea Zuliani. Tra le repliche, rivedremo “Il cattivo poeta” (2020) di Gianluca Jodice e “Sulla giostra” (2021) di Giorgia Cecere.

PEPPONE CALABRESE

Posted on

Le nostre storie sono il viaggio più bello

Da Nord a Sud racconta il Paese, la sua gente, le sue tradizioni. Il conduttore di “Linea Verde”, per tutta l’estate in onda con “Camper”, dal lunedì al venerdì alle 12.00 su Rai 1, al RadiocorriereTv: «Con la televisione entriamo nelle case delle persone, dobbiamo farlo con gioia e soprattutto con rispetto, senza volere ostentare quello che non siamo»

 

In onda ogni giorno con “Camper”, che viaggio è per Peppone Calabrese?

Il viaggio di chi viene dalla provincia e che si riconosce in tutta la provincia italiana. Quando la racconto in Tv lo faccio con gli occhi di chi la vive e di chi in questi otto anni l’ha esplorata con “Linea Verde”. Ogni luogo è certamente diverso, determinato dallo stile del territorio, dai paesaggi disegnati anche dalle persone, ma che ha lo stesso minimo comune denominatore degli altri, a legarli è la relazione. A testimoniarlo è anche la frase “a chi sei figlio?”, che in “Camper” è diventata un gioco, una domanda che ci sentiamo rivolgere quando arriviamo in un piccolo centro, da Brescia a Canicattì, e che ci fa sorridere perché ci fa pensare ai nostri cari, ai contatti veri, alle cose autentiche.

Relazioni che rendono speciali i nostri territori anche agli occhi di chi li visita…

È una cosa magica. Quando le persone vengono in Italia sono attratte dal lato umano, che da noi è forte, e dalle tradizioni, che sono le radici alle quali noi tutti siamo aggrappati. Un esempio tra i mille possibili: a Bologna la tagliatella ha una larghezza codificata, legata all’altezza della Torre degli Asinelli. Anche questo esprime un sentimento popolare. Il racconto della provincia non può che avvenire con rispetto e gioia.

Che cosa non smette mai di sorprenderla del nostro Paese?

Le persone, i racconti, che sono tutti diversi. Hanno colori e sfaccettature unici. Riflettono il campanile. La curiosità di ascoltare le storie credo sia il motivo per cui non mi stanco di raccontare.

Il successo di “Linea Verde”, ora la conduzione del programma del mezzogiorno estivo di Rai 1, come vive il rapporto con il pubblico e come il pubblico (e la notorietà) sono entrati nella sua vita?

L’unica cosa che è cambiata è che sto meno tempo a Potenza (sorride), anche se i rapporti li coltivo ugualmente. La cosa più bella, quando vado in giro, è ritrovare l’affetto della gente, sentirne la vicinanza. Incontro tante “mamma Maria” e tante “nonna Angela”. Con la televisione entriamo nelle case delle persone, dobbiamo farlo con gioia e soprattutto con rispetto, senza volere ostentare quello che non siamo.

Il pubblico le riconosce semplicità e spontaneità…

Anche davanti alla telecamera voglio apparire esattamente per quello che sono, con i miei pregi e i miei difetti, posso piacere o non piacere. Quando vado in onda in diretta non passo né al trucco né al parrucco, non so neanche dove siano (sorride). Chi va in Tv e coloro che la televisione la seguono da casa sono tutti sullo stesso piano, se conduci non pontifichi dall’alto. Vengo da Potenza e ho il mio dialetto, rispetto tutti, credo molto nella reciprocità, che è “dare senza perdere e prendere senza togliere”. Vengo da una famiglia di francescani, mia nonna e mio nonno erano del terziario francescano, ho uno zio missionario, sono grato alla vita per quella che è la mia storia e perché credo che gli altri siano un grande valore. Mio padre mi diceva sempre “se devi parlare male di una persona, taci”. Non parlo mai male degli altri, lo faccio per stare in armonia, per vivere in armonia.

Che rapporto ha con l’estate?

Bella domanda (sorride) per una persona con disturbi alimentari, dal punto di vista intimo e personale, l’estate è un momento un po’ complicato. Vuoi andare al mare, ti denudi. Al tempo stesso è anche l’occasione per metterti in discussione e migliorarti. Quando penso ai mesi estivi mi vengono subito in mente gli amici del mare, che sono sempre gli stessi. Vado da quarant’anni nello stesso posto, Roseto Capo Spulico un piccolo paese in provincia di Cosenza, sulla costa ionica. C’è un castello federiciano bellissimo, il mare è bandiera blu, è una perla d’alto Ionio proprio sopra la piana di Sibari. I miei amici vengono lì con i figli, che sono a loro volta diventati amici tra loro, e ogni volta è una festa. Il nostro gruppo ha anche un nome, siamo “I paesani”.

Ritorna il tema della relazione in questo caso declinato in amicizia…

Ci sono gli amici di Potenza, quelli di Siena e quelli del mare. Sono le mie tre grandi famiglie. Adesso si è aggiunta Roma. Sai come si dice a Potenza? “Tu sei più di un fratello, tu sei un amico”.

Peppone alla guida di un camper vero con quattro ruote, dove andrebbe?

In giro per l’Italia, da Nord a Sud, facendo una sosta a sera nelle piazze dei paesi, e lì aprirei le porte, piazzerei una bella tavola e farei venire le persone a trovarmi. Chiederei loro di portare una fisarmonica, un libro, la gioia di vivere e un po’ di cibo. Ascolterei le loro storie, ballerei con loro, ascolterei poesie popolari.

Per salutarci le avrei chiesto di dirmi che cosa la rende felice… ma la risposta credo di averla già intuita…

La relazione, lo stare insieme, vedere e ascoltare l’altro, tutto questo è linfa vitale. Sono convinto che sia questo il viatico per la felicità.

 

 

 

 

Noos, l’avventura della conoscenza

Posted on

Lunedì 23 giugno alle 21.25 su Rai 1 torna Alberto Angela con la serie in sei puntate di Rai Cultura dedicata alla divulgazione scientifica

 

“Noos, l’avventura della conoscenza” apre le porte del futuro con le notizie dal mondo della scienza destinate ad avere un impatto sulle nostre vite. La formula di questa terza serie ha una novità: ogni puntata avrà un “argomento di copertina” proprio come un rotocalco, con approfondimenti affidati ad ospiti sempre nuovi. In copertina temi d’attualità e di approfondimento: ambiente, spazio, alimentazione, amore, animali domestici, medicina estetica. In ogni puntata, un approfondimento sulle grandi conquiste della medicina che potrebbero presto aumentare la speranza di vita di tutti. La terapia CAR-T, che permette oggi di guarire dal Neuroblastoma, uno dei più frequenti tumori infantili. La terapia genica, che attraverso un intervento chirurgico di estrema precisione, è riuscita a raggiungere i neuroni malati nel cervello di un bambino. Le possibili applicazioni future del farmaco per il diabete, che permette di perdere peso anche agli obesi. I nuovi strumenti di diagnosi che utilizzano l’intelligenza artificiale per individuare i tumori prima ancora che siano visibili all’attento occhio degli specialisti. Sono solo alcuni degli approfondimenti che sono destinati a cambiare il nostro approccio con la medicina. Tornano molti ospiti già presenti nelle scorse edizioni: Samantha Cristoforetti sulle prossime tappe della conquista dello spazio, Dario Fabbri per comprendere gli equilibri geopolitici del pianeta, Roberto Cingolani sugli scenari futuri di una tecnologia in continua evoluzione, Carlo Lucarelli con i suoi enigmi risolti dalla scienza, Emmanuele Jannini che quest’anno racconterà la sessualità in chiave storica, l’etologa Elisabetta Palagi sul comportamento dei nostri amici animali, Elisabetta Bernardi sulle ultime ricerche nel campo dell’alimentazione e Massimo Polidoro per smascherare le fake news dell’intelligenza artificiale. Accanto ad Alberto Angela anche la già collaudata squadra di giovani divulgatori: l’astrofisica Edwige Pezzulli, il paleontologo Alessandro Chiarenza, l’astrofisico Luca Perri, la fisica Giuliana Galati, il chimico Ruggero Rollini. “Noos – L’avventura della conoscenza”, prodotto da Rai Cultura è un programma di Alberto Angela con la regia di Gabriele Cipollitti. Da 23 giugno alle 21.25 su Rai 1.

 

 

Coma_Cose: dieci anni di musica verso i palasport

Posted on

Dopo il successo di “Cuoricini”, il duo milanese inaugura una nuova fase artistica con “La gelosia”, brano che anticipa il quinto album e dà il via al tour estivo partito il 19 giugno. In autunno, due date speciali nei palasport di Milano e Roma per celebrare il primo decennio di carriera.

 

È uscito “La gelosia”, il nuovo singolo dei Coma_Cose, brano con cui il duo milanese inaugura una nuova fase artistica, lasciandosi alle spalle l’era di “Cuoricini”, la canzone sanremese certificata disco di platino che ha dominato le classifiche radiofoniche nei primi mesi dell’anno. “La gelosia” conferma ancora una volta la capacità dei Coma_Cose di esplorare i sentimenti umani con autenticità e profondità, intrecciando parole e suoni in una narrazione che parla a tutti. Il brano affronta il tema della gelosia come sentimento ancestrale e ambivalente. È una riflessione sulla sottile linea che separa l’amore dalla possessività, una ballata moderna che accoglie il lato oscuro delle relazioni senza giudicarlo, ma con il desiderio di riconoscerlo e trasformarlo. I Coma_Cose scelgono di raccontare tutto questo con una melodia pop intrisa di malinconia e leggerezza, restituendo al pubblico la loro cifra più autentica: quella che unisce emotività e pensiero, poesia e quotidianità. “La gelosia” apre le porte a “Vita_fusa”, il nuovo album del duo, un progetto ricco di sfumature che sarà protagonista del tour estivo partito lo scorso 19 giugno da Azzano Decimo. Il disco, il quinto della loro carriera, è un lavoro intimo e stratificato, dove sonorità acustiche si intrecciano a derive psichedeliche e influenze retrò, in una continua fusione di mondi e sensibilità. Nel titolo si condensano molti dei temi cari ai Coma_Cose: la fusione tra due vite, il calore delle emozioni, ma anche la fragilità del tempo moderno e il senso di smarrimento generazionale.

Con il tour, i Coma_Cose attraversano l’Italia da nord a sud, toccando festival, piazze e arene, portando dal vivo un repertorio che abbraccia sia le nuove canzoni che i brani più iconici del loro percorso. Ogni concerto è un’occasione per incontrare il pubblico in un abbraccio collettivo, dove il racconto musicale si intreccia all’esperienza condivisa. Il culmine di questo viaggio arriverà in autunno con due date evento nei palasport: il 27 ottobre a Milano, all’Unipol Forum, e il 30 ottobre a Roma, al Palazzo dello Sport. Per la prima volta, il duo calcherà i palchi delle grandi arene, festeggiando dieci anni di carriera con uno spettacolo pensato per celebrare il legame indissolubile tra la loro musica e chi l’ha seguita fin dal primo giorno.

 

Nel Garage con Giorgio Panariello

Posted on

Uno sguardo verso il futuro, tra alimentazione, viaggi e AI. Le puntate sono già disponibili su RaiPlay

 

Giorgio Panariello apre la saracinesca del proprio garage, tra una vecchia macchina da scrivere, una bicicletta appesa alla parete e un E.T. di dimensioni naturali, e accoglie i suoi ospiti per parlare di futuro. “Nel Garage” è il nuovo programma di RaiPlay, in cui l’attore incontra alcune delle menti più brillanti del nostro tempo: visionari, esperti, imprenditori, studiosi che nel proprio campo hanno saputo affermarsi e, a volte, cambiare le regole del gioco. Una chiacchierata che prende spunto dagli ambiti più disparati per scoprire importanti novità sul cibo di domani, sull’intelligenza artificiale, sulle smart cities, sul teletrasporto e sui viaggi spaziali, evidenziando le nuove frontiere e tecnologie della comunicazione. “Nel Garage” è una produzione FriendsTV per Rai Contenuti Digitali e Transmediali, direttore Marcello Ciannamea.

 

Le puntate

 

Oscar Farinetti – Il cibo di domani

Quanto cambieranno in futuro le nostre abitudini alimentari? Tra farina di insetti, carne stampata in 3D e cibi liofilizzati, come incideranno i nuovi ingredienti e le nuove forme di agricoltura sulle nostre tavole?

 

Alvaro Moretti – Il mondo che ci aspetta

L’impatto della tecnologia e dell’innovazione sulla vita e sulla salute: dalle auto volanti al deep-fake, dalle nano-particelle alla robotica, fino ai neuro-link per estendere la memoria a fini terapeutici e non solo.

 

Umberto Guidoni – I viaggi spaziali

In futuro l’uomo arriverà su Marte? E i viaggi spaziali diventeranno realtà accessibile a tutti? La conquista del cosmo e i grandi misteri dell’Universo sono i fili conduttori della chiacchierata.

 

Padre Paolo Benanti – Futuro e Intelligenza artificiale

Quale impatto avrà l’Intelligenza artificiale sulla società fra medicina, fede, informazione e grandi questioni etiche?

 

Marco Peroni – Abitare le città del futuro

Droni, sostenibilità, edifici stampati in 3D, metropoli utopistiche sono solo alcuni degli argomenti della puntata.

Luca Josi – Le nuove frontiere della comunicazione

Dove porteranno satelliti, realtà aumentata, metaverso, nuove tecnologie, traduttori simultanei e nuove frontiere del linguaggio?

 

GIULIA DI STEFANO

Posted on

Le idee ti portano avanti

 

La giornalista, conduttrice di “Agorà Estate” dal lunedì al venerdì alle 8.00 su Rai 3 con Marco Carrara, al RadiocorriereTv: «Mi approccio a ogni questione, politica e non, con la mente aperta, sempre pronta a mettermi in discussione». L’ospite impossibile? «Giacomo Leopardi, gli chiederei se in un mondo sempre più artificiale come questo sarebbe capace ancora di trovare la Poesia vera»

 

Il tuo debutto ad “Agorà Estate” è avvenuto in giorni complessi da raccontare, come sta andando questo inizio in una fase di piena emergenza?

Io e Marco Carrara avremmo voluto iniziare con un sorriso in più, ma le circostanze richiedono una compostezza adeguata. I contenuti di certo non mancano, la politica internazionale e quella interna si incontrano e i fatti dell’attualità indirizzano le nostre scalette. Vengo dal Tg2, dove negli ultimi anni ho seguito da cronista l’attività di Palazzo Chigi, anche nei rapporti con l’estero, oggi mi trovo ad affrontare questi temi da conduttrice.

Quali sono le regole alle quali il confronto politico in studio non può sottrarsi?

Prima di tutto deve esserci chiarezza per il pubblico, che da casa deve capire sempre ciò di cui si sta parlando. Per quanto mi riguarda preferisco domande asciutte che vanno dirette al punto, senza troppi giri di parole. I dibattiti devono essere il più possibile puliti e gli argomenti affrontati con un linguaggio comprensibile.

Tra i tuoi ospiti sono tanti i politici…

Con loro bisogna avere un po’ di pazienza in più, perché nel corso del dibattito cercano spesso di tirare acqua al proprio mulino, ma questa è l’essenza stessa della politica, in particolare quella italiana che si dice sia in una campagna elettorale permanente, senza distinzione alcuna tra i partiti. Chi conduce il dibattito deve cercare di dare lo stesso spazio a tutti quanti. Mi approccio a ogni questione, politica e non, con la mente aperta, sempre pronta a mettermi in discussione: sono per le idee e non per le ideologie. Le idee ti portano avanti.

Come prepari tue interviste?

Le interviste vanno certamente preparate, si studiano gli argomenti, ci si confronta con le ultime notizie anche quando la diretta è partita, ma spesso le domande più interessanti nascono dal dibattito, dall’ascolto del tuo ospite, e può capitare che quelle che avevi sulla tua cartellina rimangano lì.

Come ci si difende delle fake news?

Avendo alle spalle una cultura solida, cosa che ti consente di fiutare eventuali bufale anche alla prima lettura di una notizia. Altro aspetto importante è rivolgersi a fonti che siano affidabili, proprio come il Servizio Pubblico, garanzia di autenticità per chi ascolta. Vedo sempre più giovani che tornano a seguire il telegiornale tradizionale. Sui social network, anche in seguito all’utilizzo diffuso dell’intelligenza artificiale, è più difficile individuare e verificare le fonti.

Come giornalista e come cittadina cosa pensi dell’intelligenza artificiale?

Per curiosità ho provato a utilizzarla qualche volta fuori dal lavoro e non credo che ne farò mai uso, penso che l’IA non potrà mai sostituire fino in fondo un ragionamento complesso di un essere umano. Credo che per lavori concettuali che necessitano di discernimenti articolati e umanità, e parlo anche del giornalismo, l’intelligenza artificiale non potrà mai competere fino in fondo. Sono d’accordo con Papa Francesco, che riteneva che l’intelligenza artificiale dovesse essere a servizio dell’uomo e che quest’ultimo dovesse sempre rimanere al centro.

L’ospite impossibile che ti piacerebbe avere nel tuo salotto…

Giacomo Leopardi, mia passione letteraria sin dai tempi della scuola.

Cosa gli chiederesti?

Lo vorrei catapultato nel nostro tempo presente e chiederei a lui, che è la quintessenza della Poesia, se in un mondo sempre più artificiale come questo, con i tempi della vita sempre più compressi e le distanze azzerate dalla possibilità di internet, sarebbe capace ancora di trovare la Poesia vera.

Un tuo pensiero per gli spettatori di “Agorà Estate”… 

Li invito a seguirci tutta l’estate, anche in vacanza. Vogliamo tenere loro compagnia in maniera piacevole, cercando tutti insieme di capire meglio i fatti della quotidianità.

 

 

Rai celebra i 25 anni di Rai Cinema con una programmazione speciale

Posted on

Il grande cinema in onda sulle reti Rai per tutta l’estate

 

Quest’anno ricorre l’anniversario dei 25 anni dalla nascita di Rai Cinema e insieme con la Direzione Cinema e Tv è nata l’idea di celebrare la ricorrenza con una programmazione speciale sulle reti Rai lungo tutti i mesi estivi.
Una programmazione molto ampia che rispecchia le diverse linee editoriali della produzione di Rai Cinema, dai film d’autore a quelli di puro intrattenimento, dai documentari ai cortometraggi – oltre ad alcuni titoli internazionali – per soddisfare ogni tipologia e gusto di pubblico. Un’offerta di grande cinema davvero speciale che propone 100 titoli, di cui 78 film e 7 documentari (31 prime visioni) e 15 cortometraggi (7 prime visioni), che ripercorre a grandi linee tutta la storia produttiva di Rai Cinema.

Rai Cinema e la direzione Cinema e Serie Tv, una sinergia vincente: tutti i titoli dell’estate 2025
Dalla produzione alla programmazione, da Rai Cinema alla direzione Cinema e Serie TV e RaiPlay, il processo creativo segue un percorso pensato per coinvolgere tutti i pubblici, in un contesto innovativo di “total audience”. Nell’ambito dell’omaggio ai 25 anni di Rai Cinema (ma anche in tante altre occasioni), il ruolo dei programmatori che operano sui diversi canali, generalisti e tematici, è quello di valorizzare e adattare i film coprodotti da Rai Cinema alle diverse linee editoriali che compongono l’eclettico mosaico dell’offerta televisiva di Stato.

L’omaggio di Rai 1 
La programmazione estiva per i 25 anni di Rai Cinema rappresenta un tributo ai film iconici amati dalla platea televisiva di Rai Uno, ma vuole essere anche un omaggio ai volti popolari del cinema italiano e della tv, agli attori che hanno visto crescere e consolidare il loro successo in questi ambiti; una storia di interazione e di sinergia quella tra il cinema e la televisione capace di creare un forte impatto culturale e mediatico. Con il ciclo “Scherzi del destino”, per tre appuntamenti consecutivi al mercoledì, a partire dal 25 giugno, Rai 1 propone in prima serata tre commedie brillanti che giocano sull’ironia e la fantasia del destino e che il pubblico ha sempre premiato. In “Nessuno mi può giudicare” (2011) di Massimiliano Bruno, la protagonista Alice (Paola Cortellesi), eredita alcuni debiti e si trova a dover lavorare come escort professionista, in “Amore a domicilio” (2018) di Emiliano Corapi, Anna (Miriam Leone) agli arresti domiciliari stravolge la vita di un grigio assicuratore, in “Bla Bla Baby” (2022) di Fausto Brizzi, Luca  (Alessandro Preziosi) per uno strano scherzo del fato, si trova a lavorare in un asilo e a sentire le voci dei neonati per poi innamorarsi di Silvia (Matilde Gioli). Per la prima serata del 15 di agosto ritorna sul piccolo schermo l’esordio alla regia di Gianni Di Gregorio: “Pranzo di Ferragosto” (2008), film poetico che affronta con ironia e delicatezza il tema della solitudine. L’omaggio prosegue con numerose seconde serate animate da protagonisti d’eccezione, tra i tanti, Luca Argentero e Sarah Felberbaum in “Poli Opposti” (2015) di Max Croci; Enrico Brignano in “Tutta un’altra vita” (2019) di Alessandro Pondi; Serena Autieri e Alessandro Siani in “Si accettano miracoli” (2015) di Alessandro Siani; Raoul Bova in “Scusate se esisto!” (2014) per la regia di Riccardo Milani. L’offerta è impreziosita da un documentario in prima visione, prodotto da Big Sur, Mad Entertainment, Rai Cinema e Luce Cinecittà: “Posso Entrare? An ode to Naples” (2022) di Trudie Styler che sarà programmato in seconda serata. Il documentario è una dichiarazione d’amore a Napoli, una città dalla forte identità e dai mille colori, dove il senso di comunità è coinvolgente. La regista fa vivere allo spettatore la città di ieri e di oggi attraverso le voci di numerosi personaggi di spicco che ne mettono in evidenza luci ed ombre.

La proposta di Rai 2
L’offerta estiva che Rai 2 ha disegnato in occasione dei 25 anni di Rai Cinema prevede alcuni film in prima visione Tv, tra questi ci sono opere prime italiane in grado di far emozionare lo spettatore attraverso storie originali, varietà di generi, volti noti del cinema contemporaneo, sperimentando anche nuovi linguaggi. È questo il caso del musical “The Land of Dreams” (2022), opera prima di Nicola Abbatangelo in cui una giovane immigrata italiana, che lavora come lavapiatti nelle cucine di un noto locale nella New York degli Anni Venti, non vuole rinunciare al suo sogno più grande: diventare una cantante. Nel crime “Come pecore in mezzo ai lupi” (2023), opera prima di Lyda Patitucci, assistiamo invece a una resa dei conti in salsa action tra due fratelli: una poliziotta interpretata da Isabella Ragonese e un criminale cui regala una grande interpretazione Andrea Arcangeli. La proposta si arricchisce con la prima visione internazionale della pellicola made in USA “Sai tenere un segreto?” (2019) di Elise Duran, dove il protagonista è il lato sorprendente della vita, in una storia romantica e a tratti tragicomica che ha nell’interpretazione della splendida Alexandra Daddario il suo vero pezzo forte.
La composizione di questo caleidoscopio di colori che mette al centro le emozioni si completa su Rai 2 con altri film passati con successo sui nostri schermi: “Divorzio a Las Vegas” (2020) di Umberto Carteni, racconto di un viaggio rocambolesco di una coppia – Giampaolo Morelli e Andrea Delogu – nella caotica cittadina americana con lo scopo di dirsi addio; la pellicola “Qualcosa di speciale” (2009) di Brandon Camp in cui un terapista di successo (Aaron Eckhart) votato al prossimo, che ha perduto la moglie tre anni prima, incontra a Seattle la tenace ma sfortunata Eloise (Jennifer Aniston), una giovane donna che colleziona uomini sbagliati.

Le prime visioni su Rai 3
Nella corposa offerta estiva che Rai 3 dedica ai 25 anni di Rai Cinema sono tanti i film in prima visione Tv. La virtuosa collaborazione tra Cinema e Serie TV, Direzione Approfondimento e Rai Cinema, già sperimentata all’inizio dell’anno in corso, si concretizza ancora con la trasmissione di tre recenti film italiani presentati, nell’ambito del ciclo “Al cinema con…”, dalla giornalista Maria Latella. In “Palazzina Laf” (2023) di Michele Riondino al suo esordio alla regia, si affronta lo spinoso tema dello sfruttamento sul lavoro, sullo sfondo reale e drammatico dell’Ilva di Taranto. Un altro esordio è quello di Beppe Fiorello, che con il suo “Stranizza d’amuri” (2023), dedicato alle vittime del “delitto di Giarre”, affronta il tema dell’omofobia. Il tema dei valori culturali condivisi (e non) dagli italiani è il nodo centrale dell’ultimo film di Paolo Virzì, “Un altro ferragosto” (2024), una riflessione sui nostri tempi a quasi 30 anni di distanza dal film cult “Ferie d’agosto” dello stesso regista. Un altro momento importante, per Rai 3 e Rai Cinema, è la tradizionale offerta cinematografica legata al festival di Venezia. È l’occasione giusta per presentare in prima visione l’opera di una grande regista della storia del nostro cinema: “L’ordine del tempo” (2023) di Liliana Cavani, presentato fuori concorso all’80ª Mostra. Dopo il successo di “The Father”, il nuovo capolavoro di Florian Zeller, “The Son”, presentato in anteprima all’edizione 2022 del Festival. Nello stesso periodo troveranno il debutto televisivo altri due film legati a Rai Cinema: “Una Relazione” (2021), esordio alla regia di Stefano Sardo, ed “Educazione Fisica” (2022) di Stefano Cipani, quest’ultimo alla sua opera seconda.

“Mai visti prima” – in onda su Rai 3 e Rai Movie
Da tempo Rai 3, con il ciclo “Mai visti prima” (in collaborazione con Rai Movie) dedica gran parte delle seconde serate del sabato al cinema italiano coprodotto da Rai Cinema, con particolare attenzione ai registi esordienti. È il caso di Micaela Ramazzotti e il suo debutto alla regia con il film del 2023 “Felicità”. E ancora, la commedia apocalittica “Te l’avevo detto” (2023) di Ginevra Elkann, “La bella estate” (2023) che Laura Luchetti ha tratto da Cesare Pavese, e “Delta”, un noir padano con l’anima ecologista, diretto da Michele Vannucci e interpretato da Luigi Lo Cascio e Alessandro Borghi.
Per Rai Movie si segnalano, fra gli altri, “Denti di squalo” (2023), esordio nel lungometraggio di Davide Gentile (con una sceneggiatura premiata al Solinas) e “La caccia” (2022) di Marco Bocci, che declina un dramma familiare nelle cadenze di un nerissimo e disperato thriller.

“Mai visti prima” – I documentari
La sezione di “Mai visti prima” dedicata ai documentari, prevista ogni mercoledì in seconda serata, si apre il 30 luglio su Rai 3 – in occasione della “Giornata mondiale dell’amicizia” – con l’ultimo film di Daniele Vicari: “Fela – Il mio dio vivente” (2023) sul rivoluzionario musicista nigeriano Fela Kuti e sul giovane regista Michele Avantario che ha dedicato la vita a realizzare un film interpretato dal suo idolo. Per i mercoledì di agosto, e fino al 3 settembre, sono previste sempre in seconda serata altre prime visioni: “Il cassetto segreto” (Costanza Quatriglio, 2024, il 6 agosto), “La generazione perduta” (Marco Turco, 2022, il 13 agosto), “Tempo d’attesa” (Claudia Brignone, 2023, il 20 agosto), e ancora “L’avamposto” (Edoardo Morabito, 2023, il 27 agosto) e “Onda lunga” (Francesco Ranieri Martinotti, 2021, il 3 settembre).

Rai Cinema e Rai Movie
Anche Rai Movie celebra i cinque lustri di vita e la varietà della produzione di Rai Cinema, con un ciclo complementare e parallelo a quello di Rai 3 che prevede sette appuntamenti doppi, sviluppati fra prima e seconda serata. Gli abbinamenti sono pensati secondo geometrie tutte da esplorare: se il 19 luglio è facile identificare la linea di commedia che va da Ficarra e Picone in “Nati stanchi” (2002) al classico “Miami Beach” (2016) dei fratelli Vanzina, l’appuntamento finale del 10 agosto rende omaggio alle “sorelle d’arte” Cristina e Francesca Comencini con due film come “La bestia nel cuore” (2005) e “Amori che non sanno stare al mondo” (2016). Ma nella rassegna c’è anche spazio per opposizioni dirette come quella fra la Roma criminale di “Suburra” (Stefano Sollima, 2015) e la Gaeta emotivamente trattenuta di “Questi giorni” (Giuseppe Piccioni, 2016), o l’abbinamento ironico fra “L’ombra di Caravaggio” (Michele Placido, 2022), biopic di un maestro della pittura e quindi del colore e dell’ombra, e “Il colore nascosto delle cose” (Silvio Soldini, 2017), dramma centrato su una donna non vedente che illumina la sua realtà con la passione. Una rassegna che include film di autori rappresentativi del cinema nazionale quali Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek, Carlo Mazzacurati, Alessandro D’Alatri e Marco Risi, senza dimenticare un beniamino del pubblico come Leonardo Pieraccioni.

Rai 3 – “25 anni di cinema d’autore”
Ultimo in ordine di citazione ma primo in termini di importanza, il ciclo dal titolo “25 anni di cinema d’autore” che Rai 3 dedica all’impegno costante e sostanziale di Rai Cinema nel sostegno e nello sviluppo del grande cinema d’autore italiano. Dai maestri leggendari e tuttora attivissimi come Marco Bellocchio (“Buongiorno, notte”, 2003), Pupi Avati (“Gli amici del bar Margherita”, 2009) o Gianni Amelio (“La tenerezza”, 2017), ai contemporanei celebrati in tutto il mondo come Nanni Moretti (“Habemus Papam”, 2011), Gabriele Salvatores (“Tutto il mio folle amore”, 2019), Roberto Andò (“Il bambino nascosto”, 2021) e Giorgio Diritti (“Volevo nascondermi”, 2020).

Rai 3 – In Corto D’opera, il mondo dei cortometraggi
“In Corto D’opera” è uno spazio dedicato interamente alla forma espressiva che rappresenta un laboratorio di linguaggi, sguardi e temi tra i più vivi, sperimentali e innovativi del panorama cinematografico e audiovisivo: il cortometraggio. La proposta editoriale ha accolto volutamente più generi e temi proprio per offrire una visione più variegata possibile. L’obiettivo di “In Corto D’opera” è fra l’altro quello di individuare un trait d’union fra la programmazione della Rai e le nuove generazioni che stanno abbandonando le reti generaliste per le piattaforme televisive. Il ciclo andrà in onda ogni venerdì in seconda serata su Rai 3 e il sabato su Rai Movie.

Rai 5 – “Nuovo Cinema Italia” 
“Nuovo Cinema Italia” è l’appuntamento del martedì di Rai 5 dedicato alla programmazione di opere prime e seconde degli autori più brillanti del cinema italiano del nuovo millennio, spesso presentati in prima visione e con audiodescrizione per le persone ipovedenti. Sono film che, in alcuni casi, non hanno raggiunto un vasto pubblico, pur raccogliendo premi e riconoscimenti in festival nazionali ed internazionali. Uno spazio esclusivo che mette in evidenza fra l’altro il ruolo costante di Rai Cinema nel supportare anche l’impegno dei produttori italiani. Tra le anteprime dell’estate segnaliamo “Le ragazze non piangono” (2022) di Andrea Zuliani. Mentre, tra le repliche, rivedremo “Il cattivo poeta” (2020) di Gianluca Jodice e “Sulla giostra” (2021) di Giorgia Cecere.

MANUELA MORENO

Posted on

Nel segno dell’empatia

Da lunedì 16 giugno in prima serata su Rai 3 la giornalista torna alla conduzione di “Filorosso”: «Una finestra aperta sul mondo, sui fatti italiani e internazionali, puntando all’equidistanza e il più possibile all’obiettività». I reportage, i collegamenti e le interviste faccia a faccia: «Con l’ospite cerco un rapporto di fiducia, chiarisco le regole di ingaggio e mi pongo in ascolto»

L’approfondimento del Servizio Pubblico non va in vacanza, da dove riparte “Filorosso”?

Dall’attualità, nostro tema principe. Sarà una finestra aperta sul mondo e sugli avvenimenti italiani, lo faremo con i nostri corrispondenti, gli inviati, gli ospiti. Due ore e cinquanta minuti di programma nei quali la cronaca avrà ampio spazio, penso al caso di Garlasco, all’imminente incidente probatorio, ai tanti gialli che ancora non trovano soluzione, ma racconteremo anche l’estate degli italiani, cercando di tenere compagnia soprattutto a chi non può andare in vacanza. Per quanto mi riguarda riparto dall’esperienza di conduzione di “Filorosso” di due anni fa, cercando di ricreare lo stesso clima.

Come nasce una vostra puntata?

Appena conclusa una puntata ci mettiamo subito al lavoro per la successiva, partendo dalle idee e dagli ospiti. Il copione invece è in continua evoluzione, in aggiornamento, sono infatti le storie e i fatti dell’attualità a dare l’impronta alla trasmissione, anche nel corso della diretta stessa. Seguendo questo filo rosso ti fai accompagnare dai fatti, il programma si costruisce mentre sei in onda.

Cosa significa essere giornalista del Servizio Pubblico?

Sento molto la missione e la responsabilità. Sono alla Rai dal 1992, entrai a “Unomattina” con i contratti a termine, la gavetta e le strade percorse non sono mancate, ma il faro illuminante è da sempre quello di raccontare in modo semplice anche le cose più complicate. Voglio arrivare a una comunicazione che sia diretta, immediata. Non amo le lunghe domande, che servono a dimostrare di saperne di più dell’ospite, mi metto nei panni del telespettatore, cercando di raccontare le cose che mi piacerebbe ascoltare nel modo in cui mi piacerebbe ascoltarle, con la correttezza, l’equidistanza e il più possibile l’obiettività, cercando di mantenere la giusta distanza dalla notizia che è sempre la protagonista. La notizia ci conduce, e noi cerchiamo di raccontarla al meglio. L’ultima cosa di cui mi preoccupo sono il trucco e il parrucco, per sette anni a “Tg2 Post” mi sono truccata e pettinata da sola con uno specchietto da borsetta microscopico (sorride) poco prima della diretta. Bisogna avere il coraggio di fare due passi indietro rispetto alla notizia.

Come è cambiato, nel corso della carriera, il tuo modo di raccontare la realtà?

Portando sempre di più la strada dentro allo studio. Ho fatto per tanti anni l’inviata, senza cedere alla seduzione di chiudermi in uno studio televisivo come in una parete di specchi che ti rimanda la tua immagine, per questo sono sulla strada anche quando sono in studio. Penso che sia la mia caratteristica.

A “Filorosso” non mancheranno gli ospiti. A un intervistato si può chiedere proprio tutto?

Sì, domandare è lecito, rispondere è cortesia.

Come ti poni nei confronti dell’intervistato?

Cerco un rapporto di fiducia: il giornalista è uno strumento che aiuta l’intervistato a fare conoscere il proprio pensiero, non è un nemico. Si è lì in buona fede, nessuno vuole fregare l’altro. Nel momento in cui l’ospite capisce che le regole di ingaggio sono chiare, tutto è più semplice. Mi pongo in ascolto, non penso alla domanda successiva, perché mi viene dalla risposta. Ho la domanda iniziale, poi il racconto dell’intervistato mi porta spesso altrove da dove pensavo di arrivare.

L’intervista “impossibile” che in questo momento storico vorresti fare…

Il Papa.

Cosa gli chiederesti?

Mi piacerebbe capire dove va la Chiesa in questa fase, partendo proprio dall’eredità di Papa Francesco. Scoprire come si muoverà, come vede queste guerre, come pensa di portare l’uomo al centro. Vorrei conoscerlo meglio perché sino a ora l’abbiamo visto più che conosciuto. È una figura ancora da indagare, potrebbe riservarci delle sorprese.

E sulla sua America cosa gli chiederesti?

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa di Musk e di Trump e tra i due come si posiziona. L’uomo più ricco del mondo e l’uomo più potente del mondo visti da un uomo di fede e di religione.

Quanto conta l’empatia nel racconto giornalistico?

Per me è fondamentale perché è una modalità che mi identifica anche nella vita di tutti i giorni. Cambiano gli argomenti, ma che io sia al lavoro o in un momento di svago ho le stesse curiosità, le stesse caratteristiche, gli stessi difetti. Sono sempre me stessa.

Una cifra alla quale si aggiunge tanta ironia, a provarlo le tue inchieste per i programmi di Rosario Fiorello…

Fiorello è un genio assoluto, lo adoro. Per “Viva Rai 2!” mi chiese di fare delle inchieste assurde e al tempo stesso di essere serissima. Gli risposi che per lui sarei stata Buster Keaton.

Un’inchiesta che ricorda con particolare simpatia?

Quella sul parrucchiere che per la prima volta nella storia aveva fatto i capelli esattamente come glieli aveva chiesti il cliente (ride). Grazie a Fiorello ho mostrato la parte più giocosa di me e mi sono divertita come una matta.

 

Continua a leggere il Radiocorriere Tv N.24

Inside, dentro il talento

Posted on

Sogni e passioni trasformati in successi. Già disponibile su RaiPlay Sound, dal 20 giugno su RaiPlay i primi cinque episodi

Un racconto che accompagna il pubblico tra le storie di chi ha trasformato sogni, passioni e abilità in un percorso umano e professionale di successo. Ogni puntata è la storia di un giovane talento: Matteo Saudino, Matteo Bussola, Fraffrog, Fulminacci, Barbara Bonansea, Daniela Effy Vrabie, Sofia Viscardi, Claudio Marchisio, Marcello Ascani e Coco Rebecca Edogamhe.  Attraverso le proprie voci, i protagonisti racconteranno i loro diversi mondi: dal cinema ai contenuti digitali, dalla divulgazione al gaming, ma anche l’imprenditoria, la musica, la narrativa e lo sport. Ogni episodio rivela le sfide, le scelte e i momenti cruciali che hanno segnato il cammino di questi talenti, passando dalle prime esperienze di giovani emergenti a quelle di veri e propri veterani. “INSIDE – Dentro il talento” invita lo spettatore a riflettere su come riconoscere e coltivare le proprie abilità, per realizzarsi valorizzando i traguardi raggiunti e facendo tesoro anche dei fallimenti. “Inside – Dentro il talento” è una produzione della Direzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali.

 

TUTTI GLI EPISODI

Matteo Saudino – A cosa serve la filosofia?

Professore e divulgatore, Matteo Saudino mostra come la filosofia aiuti a comprendere il mondo. Dalla meraviglia al dubbio, fino ad arrivare alla politica, esplora il valore del pensiero filosofico per leggere la realtà con maggiore consapevolezza.

 Matteo Bussola – Dall’idea alla pagina: scrivere un romanzo

Matteo Bussola, scrittore e fumettista, svela il processo creativo dietro la scrittura di un romanzo. Dalla storia ai personaggi, fino all’importanza della lettura, racconta il dietro le quinte del mestiere e offre consigli a chi sogna di scrivere.

Fraffrog – Scrivere per immagini, illustrare pensieri liberi

Francesca Presentini (in arte “Fraffrog”) dà vita a mondi e personaggi come autrice, illustratrice, animatrice e graphic designer. Attraverso il disegno e la scrittura per immagini, racconta il potere della fantasia e della creatività.

Barbara Bonansea – Il talento delle bambine, il futuro del calcio

Barbara Bonansea racconta il suo percorso, dai primi passi nei centri sportivi locali fino alla Juventus e alla Nazionale italiana. Tra sogni e sfide, riflette su come rendere il calcio un ambiente più inclusivo per le future generazioni di atlete.

 Fulminacci – Uno sguardo sul mondo in musica e parole

Il cantautore Fulminacci racconta la sua evoluzione artistica, dalla ricerca di un proprio stile alla scrittura di canzoni che parlano d’amore e quotidianità. Tra studio e palco, interpreta una musica fatta di dettagli poetici e sguardi sul mondo.

 Daniela Effy Vrabie – Gaming: parliamone seriamente

Daniela “Effy” Vrabie accompagna il pubblico nel mondo degli eSports dalla sua prospettiva di videogiocatrice professionista. Condividendo abilità, consigli ed emozioni, scardina pregiudizi e svela il potenziale educativo del gaming.

Sofia Viscardi – Creare spazi, reti e contenuti per esprimersi

Sofia Viscardi riflette sulla sua evoluzione professionale e su come negli anni abbia provato a dare voce alla sua generazione creando contenuti digitali. Raccontandosi a cuore aperto, condivide pensieri, dubbi e domande sulla soglia dei 30 anni.

 Claudio Marchisio – Lezioni di calcio, lezioni di vita

Claudio Marchisio ripercorre la propria carriera sportiva dal debutto nella Juventus fino al ritiro e riflette su come il viaggio nel calcio lo abbia portato ad abbracciare nuovi percorsi nella sua vita di padre, procuratore sportivo e imprenditore.

 Marcello Ascani -Strumenti e strategie della creator economy

Marcello Ascani, creator e imprenditore, racconta il suo percorso dalla produzione dei primi video alla fondazione di un’agenzia di influencer marketing e offre suggerimenti pratici a chi desidera esplorare il mondo digitale e imprenditoriale.

 Coco Rebecca Edogamhe – L’arte di iniziare: i primi passi di un’attrice

Coco Rebecca Edogamhe ripercorre sfide ed emozioni dell’esordio come attrice. Dal successo della serie “Summertime” alle lezioni nei provini e sul set, condivide la propria esperienza con chi vuole avvicinarsi al cinema e alla recitazione.

Continua a leggere il Radiocorriere Tv N.24

ALESSANDRO GRECO & CAROLINA REY

Posted on

Estate, il tempo della vicinanza anche in Tv

Da giugno a settembre “UnoMattina Estate” è un punto fermo del palinsesto di Rai 1, dal lunedì al venerdì dalle 8.35. Un mix di attualità, cronaca, cultura, salute e leggerezza, pensato per accompagnare gli italiani nei mesi più caldi dell’anno. A guidare la nuova edizione del programma, Alessandro Greco e Carolina Rey

ALESSANDRO GRECO

Com’è iniziata la sua estate in televisione? Prime sensazioni a caldo?

L’anno scorso c’è stato, com’è naturale, un periodo iniziale di ambientamento e adattamento. Un primo assestamento. Quest’anno, invece, mi sono reintegrato immediatamente. È stato come tornare a casa. Tutto è partito con grande energia ed entusiasmo. Con me c’è Carolina Rey, con la quale c’è stato da subito un bel feeling. Ci hanno detto che già dalla prima puntata sembrava che stessimo lavorando insieme da tempo. Questa sensazione di condivisione si è notata non solo in termini qualitativi ma anche di risultati, di ascolti.

Per lei, l’estate è sinonimo di…

Innanzitutto di opportunità: un tempo prezioso da condividere, che sia stando a casa, oppure andando da qualche parte. È il tempo della famiglia, in senso stretto e anche più allargato: le persone con cui si creano legami così forti da diventare “famiglia”. È anche, però, un periodo lavorativamente molto propizio. Al di là della conduzione di “UnoMattina Estate”, per me questa stagione è sempre stata un momento di grande attività professionale. Vengo dal mondo degli spettacoli itineranti, delle piazze, delle feste popolari: e proprio nei luoghi di villeggiatura, da dopo Pasqua fino a settembre-ottobre, c’è sempre stato un picco di richieste e quindi più occasioni di lavoro.

Quando ha del tempo libero, che tipo di vacanziere è? Preferisce il relax o l’avventura on the road?

Decisamente relax! Sono un vacanziere tranquillo e in famiglia siamo tutti così. Mia moglie è perfettamente in linea con questo stile (sorride). Le nostre vacanze preferite? Quelle all’insegna del benessere. Che siano luoghi naturali, come le terme, o strutture attrezzate, cerchiamo una vacanza che ci rigeneri. Amiamo il mare, la mia città d’origine è Taranto, per partire evitiamo i momenti di maggiore affluenza.

Quanto è importante la compagnia della televisione nei mesi estivi?

È un tema a cui tengo molto. Ci sono momenti dell’anno in cui la solitudine riesce a essere ancora più dolorosa, penso alle festività natalizie o pasquali, o appunto all’estate. Offrire compagnia, regalare leggerezza, un sorriso, informazioni utili, consigli, ma anche far viaggiare idealmente chi ci guarda… tutto questo è un privilegio. È il pilastro su cui si fonda il mio approccio al programma.

In che modo riuscite a coniugare leggerezza e informazione utile?

Prima di tutto con il grande lavoro della redazione. Ogni giorno abbiamo l’appoggio costante della vicedirettrice del Daytime Elsa Di Gati, figura competente e fondamentale. Anche se il nostro non è un programma giornalistico in senso stretto, trattiamo informazione, cronaca, attualità e l’esperienza di Elsa è un punto fermo. C’è poi un team affiatato di collaboratori e autori, ciascuno con responsabilità e spazi ben definiti. Tra le figure chiave, cito con piacere Gianfranco Scancarello, il capo progetto, e Paola Miletich, che segue cronaca e attualità. Grazie a loro abbiamo tutti gli strumenti per affrontare ogni argomento, dal più leggero al più delicato. La capacità di passare da un registro all’altro? È una combinazione di carattere, sensibilità, mestiere. E fa parte della nostra responsabilità come conduttori.

C’è un momento della diretta che la sorprende particolarmente?

Ci sono momenti che mi toccano ogni giorno, in particolare le buone notizie. Purtroppo, siamo costantemente travolti da un flusso di notizie drammatiche — che fanno parte della realtà, certo — ma che a volte sembrano oscurare tutto il resto. Credo che ci siano tantissime cose belle che meritano attenzione: associazioni, iniziative, persone di buona volontà che ogni giorno costruiscono qualcosa di positivo. Quando vedo che il pubblico reagisce, si emoziona, si riconosce in quelle storie… ecco, quello mi sorprende. È uno stupore che voglio continuare ad avere. E mi ricorda che, nonostante tutto, il bene è destinato a vincere, anche quando il male fa più rumore.

Qual è il suo rito del mattino, prima di andare in onda?

Il mio rituale è semplice ma importantissimo: faccio il giro dei corridoi, vado a salutare tutti. È un modo per dire “buongiorno”, ma anche per creare un clima disteso, magari con una battuta, una risata, uno scherzo. Anche se poi, poco dopo, dobbiamo affrontare temi importanti o complessi, questo spirito condiviso fa la differenza. C’è tanta gente che lavora ogni giorno alla riuscita del programma e mi piacerebbe che il pubblico potesse vedere quante persone sono coinvolte. Il clima che si crea è uno degli ingredienti segreti della nostra diretta.

 

CAROLINA REY

Quali sono state le emozioni nel debuttare in un programma storico e così popolare?

Sin dal primo momento, la sensazione è stata quella di conoscere già lo studio e il programma. Forse perché è un format storico che ho sempre seguito come spettatrice. Mi sono sentita molto serena, anche il primo giorno, nell’approccio a questa macchina così importante, che richiede grande attenzione e rispetto. È fondamentale comprendere che è il conduttore ad adattarsi al format, e non viceversa.

Come ha vissuto la preparazione per questo nuovo incarico?

È stato tutto molto immediato e veloce. Più che una preparazione preliminare, ho un lavoro quotidiano di studio per ciò che succederà il giorno successivo. Il programma affronta argomenti leggeri ma anche temi strutturati e impegnativi, legati all’attualità e alla cronaca. Con tre ore di diretta da gestire, il carico di contenuti è notevole.

Il programma propone un mix di argomenti. Quali sono più nelle sue corde?

Non pensavo di essere in grado di gestire la cronaca nera, soprattutto a livello emotivo, ma in questi giorni l’ho affrontata: è una sfida nuova che mi permette di imparare. Cerco di portare quell’empatia che spesso manca nella narrazione della cronaca.

Che rapporto ha con la dimensione di Servizio Pubblico della televisione?

Un programma come questo rientra pienamente nelle dinamiche del Servizio Pubblico, dove informazione e rispetto sono fondamentali. Si offrono consigli pratici, si fa informazione di qualità, e il riscontro del pubblico è molto positivo. Penso che il programma rappresenti a pieno la mission della Rai.

Lavora in tandem con Alessandro Greco, che tipo di intesa si è creata tra voi?

Assolutamente ottima. Da subito abbiamo avuto grande sintonia, ed è qualcosa che viene notato anche dalle persone che lavorano con noi e dal pubblico. Siamo due professionisti molto attenti agli altri, e questo si riflette nel nostro modo di collaborare.

Nel suo percorso artistico ha alternato ruoli in radio, musica e televisione. Cosa aggiunge questa esperienza mattutina al suo bagaglio professionale e umano?

 Aggiunge tantissimo. Ogni giorno il programma mi insegna a gestire registri diversi, arricchendo non solo la mia professionalità, ma anche il mio vissuto. In questi giorni mi sono già legata a molte storie familiari difficili che altrimenti non avrei mai conosciuto né potuto raccontare.

Che sensazione prova all’idea di fare compagnia a tanti italiani?

Penso che sia lo scopo principale del programma: tenere compagnia e far sentire meno sole le persone. Ci sono tanti spettatori che, per ragioni economiche o personali, non possono partire. Il nostro intento è alleggerire le loro giornate.

Impegnata per il programma, come sarà la sua estate?

Spero di riuscire a concedermi un weekend di fuga a Lampedusa. Se tutto va bene, potrò partire il venerdì e rientrare la domenica sera, dedicando quel tempo interamente a mio figlio.

C’è un rito mattutino a cui non rinuncia prima di andare in onda?

Assolutamente il caffè! Mi sveglio sempre dieci minuti prima per poter fare colazione, per me è il pasto più importante.

Continua a leggere il Radiocorriere Tv N.24