MEDITERRANEA – DAL MARE ALLA TERRA

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Un viaggio alla scoperta delle perle del nostro mare. Sabato 2 agosto alle 17:10 su Rai 1 va in onda il secondo appuntamento con il branded content che celebra le meraviglie del nostro splendido Paese. In questa puntata, il conduttore Fabrizio Rocca e il suo equipaggio andranno alla scoperta del Cilento, una delle gemme più preziose della nostra penisola

 

A bordo di una barca, Fabrizio Rocca è pronto a salpare verso nord per proseguire il racconto di Mediterranea. La destinazione è il Cilento: una terra magica e mozzafiato, cuore pulsante della nostra splendida Italia. Durante il viaggio, Fabrizio riceverà preziosi insegnamenti di navigazione da Lorenzo Zichichi e intervisterà Vittorio, un pescatore locale che condividerà storie, esperienze e i segreti della pesca lungo la costa meridionale della Campania. Giunto in Cilento, Fabrizio esplorerà le meraviglie naturali e storiche di questa regione unica. Al porto di Acciaroli incontrerà Bruno, che racconterà affascinanti aneddoti locali, tra cui la leggenda che lega Ernest Hemingway a questo suggestivo angolo d’Italia. Il viaggio proseguirà ad Ascea, dove Fabrizio scoprirà il segreto della longevità cilentana e l’importanza della dieta mediterranea come autentico stile di vita. Un tema che verrà approfondito al Museo della Dieta Mediterranea insieme a Daria Luppino, protagonista anche di una visita a un luogo davvero speciale: il museo “vivo” del mare. Ma ci sarà anche da rimboccarsi le maniche. Dopo aver dipinto teste di moro in Sicilia, Daria sarà alle prese con la produzione della mozzarella, immergendosi ancora una volta nelle tradizioni locali. La puntata continuerà con la visita al Parco Archeologico di Velia, dove la direttrice Tiziana D’Angelo guiderà Fabrizio alla scoperta delle meraviglie storiche del sito. Gran finale in piazza: una festa popolare, l’incontro con il dottor Di Somma – uno dei massimi esperti di longevità cilentana – e l’assaggio di un piatto tipico della zona di Ascea, a suggellare un viaggio ricco di emozioni, cultura e sapori autentici.

Grazie Milly! Il sogno si è avverato

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Vincitore di “Sognando… Ballando con le Stelle”, è entrato ufficialmente nella rosa dei maestri della XX edizione dello show di Rai 1. Il RadiocorriereTv ha incontrato Yovanny De Jesus Moreta, ballerino dominicano che ha entusiasmato giuria e pubblico a casa con le sue esibizioni spettacolari, mix di danza e capoeira: «Ci vogliono cuore e focus, lavorando sempre con grande ottimismo»

 

 

Partiamo dal presente, dalla sua vittoria a “Sognando Ballando…” che esperienza è stata?

Unica. Un’esperienza che ho cercato e voluto con tutte le mie forze. L’impegno è stato grande, a livello fisico e mentale, ma quando arrivi al risultato la gioia è indescrivibile. C’è stato tanto lavoro dietro, la prima vittoria è stata quella di arrivare a prendere parte al programma, poi, una volta in gara, l’obiettivo era la vittoria finale. Nel momento della proclamazione non è stato facile realizzare, poi, nei giorni successivi ho iniziato a metabolizzare, a capire che era successo davvero.

 

Quando ha capito che quel posto tra i maestri poteva essere il suo?

Sono sempre una persona positiva, è il mio modo di essere. Non ero convinto di poter arrivare alla vittoria, ma ero convinto di ciò che potevo dare. Mi conosco, so di essere determinato, professionale. Mi sono messo in gioco al cento per cento insieme a tanti professionisti in gara. Anche nei momenti più difficili, come accaduto nella finale, ho tenuto botta (sorride).

 

Come e quando nasce la sua passione per la danza?

Da piccolino, avevo cinque-sei anni. Sono nato a Santo Domingo dove si ascolta sempre musica, non solo per ballare. Il ballo è un ingrediente in più. Avevo quella passione, nella mia vita ho fatto tantissime cose ma il ballo mi ha sempre chiamato. Ho cercato di essere un bravo figlio, di studiare, di comportarmi bene in casa e i miei genitori, soprattutto mia madre, mi hanno sostenuto. Venendo in Italia, sempre grazie a lei, sono riuscito a continuare a ballare, a studiare, a perfezionarmi.

 

Il mondo caraibico e l’Italia, cosa c’è in lei dell’uno e dell’altro?

Ho lasciato la Repubblica Dominicana da piccolino, e quello con la mia terra d’origine è certamente un legame che ho nel sangue, così come è forte quello con l’Italia. Ogni volta che sono lontano sento quanto sia importante la mia terra, la Romagna dove vivo. Il mio cuore è diviso a metà, senza l’Italia oggi non ci sarebbe Chiquito.

 

Dietro al successo, il sacrificio e la fatica, come sono le sue giornate?

Il talento non basta, serve la disciplina. A prescindere dall’obiettivo a breve termine, dalla televisione o da altri impegni, l’allenamento è uno stile di vita, non una moda, deve essere costante. Mi alleno tanto, lavorando su tanti tipi di ballo, di acrobazie. Mi preparo a 360 gradi, devo aggiornarmi su tutto, ed è certamente faticoso. Sono uno sportivo, con il tempo sono riuscito a trovare equilibrio. L’allenamento continuo mi dà la possibilità di rispondere anche a qualcosa di urgente con meno affanno, senza farmi male fisicamente. La costanza ti dà il risultato e quando arrivano mesi di fuoco, il tuo corpo è preparato. Riesci a dare di più alle cose nuove che ti si presentano.

 

Ad affascinare molto il grande pubblico è la capoeira, danza di cui è maestro, cosa rappresenta per lei?

La capoeira è un connubio tra una danza e una lotta brasiliana. C’è chi la chiama arte marziale, ma è una lotta che si unisce al mio mondo, quello della danza. È una disciplina che consente a un ballerino di allenarsi e di avere una marcia in più anche grazie alla forza emotiva dell’esibizione. Ti permette di fare show, dietro alla capoeira c’è un mondo bellissimo.

 

A settembre conoscerà la sua compagna d’avventura per la XX edizione di “Ballando con le stelle”, cosa si aspetta?

Partiamo dal presupposto che Milly è bravissima a creare gli abbinamenti. Non so cosa aspettarmi, posso comunque dire che mi piacerebbe lavorare con una persona sportiva o anche con un’attrice, amando io molto il cinema. Mi impegnerò in ogni caso a dare il meglio di me per “spaccare”.

 

Che consigli le hanno dato i maestri-colleghi che da anni fanno parte del cast? 

Penso tra tutti alle parole di Sara Di Vaira: “Goditi il percorso”. Già essere su quella pista è un risultato immenso.

 

Da settembre al Foro Italico, come sarà la sua estate?

Un’estate di preparazione. Sto già lavorando sulle discipline nelle quali ho meno esperienza, studio per essere pronto al nuovo impegno (sorride).

 

Maestro di ballo sullo schermo e non solo…

Insegnare è l’altra mia grande passione. Ho la mia accademia a Bologna, mi piace condividere quest’arte con i giovani e non solo. Credo nel valore formativo del ballo.

 

Cosa le ha detto Milly alla fine dell’avventura?

Da tanti anni ho con Milly un rapporto bellissimo, di fiducia e professionalità e per questo la ringrazio per avermi accolto in famiglia. Ho sempre cercato di rispondere al meglio alle sfide che mi ha posto, e l’ho sempre fatto con gratitudine. Alla fine del programma mi ha fatto i complimenti per come ho risposto alla sfida dell’ultima puntata: la mia vip è arrivata all’ultimo, non c’è stato tanto tempo per lavorare. Siamo andati in pista con pochissime ore di prove. Ci ho messo tutto me stesso e Milly mi ha dato atto di aver mantenuto lucidità. Ora sono pronto per qualsiasi tipo di prova (sorride).

Le parole chiave sono cuore e lucidità?

Ci vogliono cuore e focus, lavorando sempre con grande ottimismo.

Aspettando Bella Ma’

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In attesa della quarta stagione di “Bella Ma” con Pierluigi Diaco, alle 15.30 su Rai 2, dal 1° settembre, cinque puntate speciali condotte da Roberta Capua, con Domenico Restuccia e la partecipazione di Rosa Sorrentino, vincitrice della prima edizione

 

Nelle puntate estive verranno svelati i nuovi componenti del cast, concorrenti e opinionisti, selezionati grazie a Rai Casting tra quasi 5 mila candidature ricevute. I provini finali, che si vedranno negli speciali, saranno guidati da Pierluigi Diaco, coadiuvato da Roberta Capua e dagli autori del programma. Verranno scelti i nuovi concorrenti della Generazione Z (18-25 anni) e dei Boomer (over 55 anni), che andranno ad aggiungersi ai componenti storici del cast di “BellaMa’”, e che dall’8 settembre si sfideranno a colpi di reel, gare di ballo, di canto e talk di attualità.

 

Zucchero, il ritorno all’Arena di Verona

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Dopo il successo del tour “Overdose D’Amore” negli stadi italiani e al Circo Massimo a Roma, il cantautore emiliano annuncia nove nuovi concerti all’Arena di Verona a settembre. Con lui sul palco la storica super band, per uno show che celebra i suoi grandi successi e i 30 anni dell’album “Spirito DiVino”

 

Dopo aver incantato il pubblico con sei serate memorabili negli stadi italiani e al Circo Massimo di Roma, “Sugar” Fornaciari si prepara a tornare sul palco a settembre con una nuova serie di appuntamenti dal vivo all’Arena di Verona, da sempre uno dei luoghi simbolo della sua carriera. Il tour “Overdose D’Amore” ha registrato un grande successo, culminato allo Stadio Euganeo di Padova, confermando ancora una volta l’energia e la passione di Zucchero in uno spettacolo tutto suonato dal vivo. Sul palco con lui la sua storica super band internazionale, composta da musicisti di altissimo livello, con cui ha condiviso ogni nota e ogni emozione. A settembre Zucchero tornerà ad abbracciare il pubblico nella cornice unica dell’Arena di Verona. Nove nuovi concerti per rivivere i suoi grandi successi e celebrare una carriera straordinaria che continua a raccogliere numeri da record. L’artista, che ha già collezionato oltre 600 mila spettatori nella storica location, detiene il primato di 22 show in un solo anno e di 14 serate consecutive. Nel frattempo, è disponibile “Spirito DiVino 30th Anniversary”, un’edizione celebrativa dell’album uscito nel 1995. Il progetto è stato pubblicato in digitale, doppio vinile crystal LP, doppio CD e in una prestigiosa versione box deluxe a tiratura limitata. Include anche due remix inediti di “X Colpa Di Chi?”, un book fotografico e contenuti esclusivi. Con oltre sessanta milioni di dischi venduti in tutto il mondo, Zucchero è uno degli artisti italiani più internazionali e riconosciuti. Ha calcato i palchi più importanti del Pianeta, collaborato con alcune delle più grandi voci della musica mondiale e ha portato il suo inconfondibile mix di blues, soul e melodia italiana ovunque, da Cuba a New York, dal Festival di Woodstock al Colosseo. Nel 2024 ha celebrato i trentacinque anni dalla pubblicazione del brano “Overdose (D’Amore)” con un tour mondiale e una nuova versione firmata Salmo, già in rotazione radiofonica. Il suo viaggio musicale prosegue tra nuove sfide, collaborazioni e momenti dal vivo, senza mai perdere di vista le radici, la spiritualità e l’amore per la musica. Zucchero continua a far vibrare le platee con una forza artistica che attraversa le generazioni. A settembre, all’Arena di Verona, ogni nota sarà un abbraccio, ogni canzone un ricordo, ogni serata un tributo a una carriera che ha fatto la storia della musica italiana nel mondo.

 

Jimi Hendrix, Electric Church

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Diretto da John McDermott, in onda giovedì 24 luglio alle 22.45 su Rai 5, ricostruisce il festival passato alla storia come la “Woodstock del Sud” e riconosciuto come l’ultimo grande rock festival dell’era hippie

 

È il 4 luglio 1970: il più venerato chitarrista della storia sale sul palco dell’Atlanta Pop Festival davanti a una folla di 300 mila spettatori e dimostra di essere il più grande. Appena due mesi dopo la sua leggendaria performance, proprio quella in cui suona l’inno nazionale degli Stati Uniti d’America in versione elettrica, scompare, a soli 27 anni. Il documentario diretto da John McDermott “Jimi Hendrix Electric Church”, in onda giovedì 24 luglio alle 22.45 su Rai 5, contiene la performance (in 16mm a colori) di Jimi Hendrix nel giorno dell’Independence Day 1970, a sole dieci settimane dalla sua prematura scomparsa. Include classici di Hendrix come “Hey Joe”, “Voodoo Child (Slight Return)”, “Purple Haze” e “Room Full Of Mirrors”, “Freedom” e “Straight Ahead”, all’epoca inedite, ma destinate a far parte del disco a cui stava lavorando quell’estate. Alle immagini storiche, attentamente restaurate, si alternano interviste a Paul McCartney, Steve Winwood, Rich Robinson, Kirk Hammett, Derek Trucks e Susan Tedeschi.

Italian Global Series Festival

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Primo appuntamento televisivo il 22 luglio in seconda serata su Rai 2 con il Festival dedicato alla fiction televisiva condotto da Laura Barth

 

Un evento imperdibile dedicato alle serie TV italiane e internazionali, che trasforma la splendida cornice di Rimini e Riccione in un palcoscenico di emozioni, innovazione e grandi star. In questa straordinaria occasione, Laura Barth incontra i protagonisti delle serie più amate: da Carlo Verdone a Veronica Pivetti, da Carla Signoris a Michele Placido, passando per Elena Sofia Ricci, Can Yaman, Alessandro Preziosi, Cesare Bocci e Alessio Vassallo. Non mancheranno le stelle internazionali, come Kevin Spacey, insignito del prestigioso Maximo Excellence Award, e volti di successo del panorama italiano come Maria Chiara Giannetta, protagonista di “Blanca 3”, e il cast di “Mare Fuori”. A completare l’esperienza, il giornalista Mario Benedetto guiderà il pubblico in un affascinante viaggio tra i luoghi più suggestivi della Riviera Romagnola, esplorando il legame tra passato e presente, e il ruolo delle serie TV come ponte tra tradizione e innovazione. Un viaggio senza confini nel cuore dell’audiovisivo contemporaneo, per riflettere sull’evoluzione del racconto seriale e immaginare insieme il suo futuro.

SkillZ, competenze per il futuro

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Le scelte migliori per affrontare le sfide della vita. Cinque speciali dedicati all’AI, una produzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali disponibile su RaiPlay

 

 

Quali saranno i lavori del futuro e quanto conterà conoscere e saper usare l’Intelligenza Artificiale? Con cinque Speciali dedicati all’AI e la partecipazione di professionisti di settore, è tornata su RaiPlay torna “SkillZ”. Martina Socrate, content creator da oltre un milione e seicentomila followers e conduttrice del programma, accompagna il pubblico in un viaggio nei luoghi d’eccellenza italiana che vivono ogni giorno d’innovazione, presentando le nuove competenze digitali necessarie per lavorare nel futuro e che utilizzano proprio l’Intelligenza Artificiale. Tanti i temi in primo piano, per cercare di aiutare i ragazzi ad orientarsi fin dalla scelta degli studi. Le puntate si occuperanno di “Nuovi modelli e impatto sul lavoro” con Emanuela Girardi, presidente dell’associazione no profit Pop AI, “Diritto di Internet e nuove regole” con Giusella Finocchiaro, avvocato e docente all’Università degli Studi di Bologna, “La sfida delle Neuroscienze” ospiterà Luca Berdondini, responsabile dell’Unità di Microtecnologia per la neuroelettronica, “Gli effetti sulla società e nuovi rischi” sarà il tema approfondito con la ricercatrice in Etica delle Tecnologie Diletta Huyskes e, infine, si cercherà di capire “Come sta cambiando il lavoro” con Fabio Mercorio. “SkillZ” è una produzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali, diretta da Marcello Ciannamea, realizzata in collaborazione con il Fondo per la Repubblica Digitale.

 

 

 

 

 

FRANCESCA PARISELLA

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L’energia di un sorriso

 

Al timone di “Estate Bene”, il settimanale di Rai 3 che accompagna il telespettatore in un viaggio alla ricerca del benessere, la giornalista si racconta al RadiocorriereTv il rapporto con l’estate e con la medicina, con l’alimentazione e… il bugiardino dei farmaci

 

Come sta andando il viaggio di “Estate Bene”?

È il caso di dire molto bene (sorride). È un viaggio che accompagna i telespettatori nel corso di un’estate certamente calda e che auspichiamo in salute. Diamo tanti consigli per la salute fisica e mentale, per il benessere, per stare in armonia.

Che cosa significa per Francesca Parisella “prendersi cura di sé”…

Mettermi ogni tanto al primo posto nelle cose da fare. Sono sempre ad anteporre gli altri, sembra sempre tutto molto più importante. Poi ogni tanto, per fortuna, ti fermi e riesci a modificare la scala delle priorità, almeno in alcuni momenti.

Qual è (e quale deve essere) lo sguardo del Servizio Pubblico su un tema tanto delicato quale la salute?

Il Servizio Pubblico che la Rai svolge anche in questo campo lo conosco molto bene conducendo “Elisir” con Michele Mirabella e Benedetta Rinaldi. La Rai fa grande attenzione alla correttezza dell’informazione. In tanti parlano di salute, lo vediamo anche sui social, ci sono tematiche legate allo stare e all’invecchiare bene che interessano molte persone, ma farlo con la controprova della scienza è un altro discorso. Sappiamo che l’informazione che veicoliamo attraverso la televisione, la radio – personalmente lo faccio anche su Radio 2 e Radio 1 – viene presa in considerazione da chi segue, perché il pubblico considera affidabile la fonte. Siamo i primi a dovere fare massima attenzione affinché tutto quello che diciamo sia scientificamente comprovato.

A proposito di “Elisir”, qual è il tuo segreto di buona salute?

Sono gli affetti, la famiglia, gli amici, il rapporto che ho e che mi aiuta a stare bene con i miei cani.

Che cosa provi di fronte al bugiardino delle medicine?

Un po’ di terrore (sorride). Di solito tendo a evitare di leggerlo e mi affido ai medici per sapere cosa fare o cosa non fare, anche perché quando lo apri rischi di trovarti in confusione, a partire dalle controindicazioni. È ovvio, il bugiardino è scientificamente scritto per darci informazioni corrette, ma tendo a non leggerlo per non farmi condizionare. È preferibile avere un buon rapporto con il proprio medico di base, la figura che ci può aiutare a capire le nostre difficoltà così come a rassicurarci quando non c’è reale motivo di preoccuparci. Il medico di conosce il nostro percorso di salute e sa indirizzarci, all’occorrenza, al giusto specialista.

Siamo in piena estate, che rapporto hai con l’abbronzatura?

Amo molto l’estate, ma non crogiolarmi sotto il sole rovente, mi proteggo molto, mi espongo nelle prime ore della mattina o nel tardo pomeriggio. Mi piace anche stare un’intera giornata al mare, ma l’ombrellone è meraviglioso, insieme alle protezioni solari. E poi faccio tanti bagni, adoro l’acqua.

Nel rapporto estate-cibo che equilibrio hai trovato?

L’equilibrio è molto legato anche a quanta attività fisica riesco a svolgere. Amo fare sport ma mi rendo conto che nei momenti in cui sono un po’ più stanca e ne faccio meno la qualità del cibo un pochino peggiora, perché tendo ai cibi che danno più soddisfazione al palato. D’estate, complice anche qualche momento di vacanza in più, riesco a gestirla meglio, perché è molto più facile per me indossare gli occhialini e nuotare al mare o andare in bici.

Al lavoro in piena estate, più i pro o i contro?

Sempre i pro, perché ho la fortuna di fare il lavoro che amo, che mi piace.

Come è stato il tuo incontro con la medicina da un punto di vista giornalistico?

Casuale, iniziato durante il periodo della pandemia, tempi in cui la medicina era diventata un argomento di attualità e di approfondimento. Come giornalista sono partita dalla cronaca nera, ma ho sempre amato studiare e approfondire anche i temi diversi. All’inizio mi stupii un po’ della proposta di Paolo Corsini, allora vicedirettore e oggi direttore dell’Approfondimento Rai, ma nel tempo ho scoperto una nuova passione. Parlare di salute, di medicina e di corretta informazione – perché le fake news possono avere delle conseguenze deleterie – significa fare Servizio Pubblico, dare gli strumenti a chi segue i programmi in cui lavoro di prendere una propria decisione in modo più consapevole.

A settembre torna “Elisir” e ti rivedremo al fianco di Michele Mirabella. Cosa ti ha insegnato questo incontro?

Michele è anche la colonna della televisione e di “Elisir”, che nacque con lui 30 edizioni fa. Stare accanto a lui è un privilegio ed è un’occasione per imparare, anche nelle piccole cose. A volte sono anche tentata di chiedergli consigli di medicina sugli argomenti che tratteremo nella puntata successiva (sorride) vista la sua grande esperienza. Michele è anche una persona splendida, simpatica, di grande generosità.

A chi auguri buona estate?

Di cuore a tutti. Che sia un’estate in salute, in armonia, con il nostro corpo e la nostra mente.

Quanto conta nella tua vita un sorriso?

È fondamentale, anche con le persone che non conosci. Sorridere agli altri significa fare, nel nostro piccolo, qualcosa per migliorare la giornata di chi incontriamo, e anche la nostra.

 

Italia K2

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Il “Racconto di una spedizione straordinaria” è il nuovo podcast Original RaiPlay Sound disponibile sulla piattaforma dal 31 luglio. Il racconto della storica impresa degli alpinisti italiani sul tetto del mondo, un viaggio sonoro nella leggenda dell’alpinismo italiano attraverso le parole e le immagini di chi c’era, e di chi ne ha raccolto l’eredità

 

A settantun anni dalla storica impresa arriva il nuovo podcast Original RaiPlay Sound “Italia K2 – Racconto di una spedizione straordinaria”, in uscita il 31 luglio, scritto da Mauro Bartoli, con il montaggio e il sound design di Lorenzo K. Stanzani, prodotto da Lab Film e Club Alpino Italiano in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna di Torino. Nel 1954, per la prima volta nella storia, un team italiano guidato da Ardito Desio conquistò la vetta del K2, la seconda montagna più alta della Terra con i suoi 8611 metri: una delle sfide più ardite nella storia dell’alpinismo mondiale. A raggiungere la cima, il 31 luglio, furono Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, grazie al fondamentale contributo di Walter Bonatti e dell’hunza Amir Mahdi, e all’impegno collettivo di una squadra eccezionale, composta da scienziati, alpinisti e tecnici che affrontarono condizioni estreme e difficoltà logistiche allora mai sperimentate. Il podcast propone un punto di vista inedito su quell’impresa epica, attraverso lo sguardo del cineoperatore Mario Fantin, che documentò la spedizione CAI-CNR con immagini straordinarie, poi raccolte nel celebre film documentario Italia K2 di Marcello Baldi. Il suo diario, “K2 – Sogno vissuto” (Cai Edizioni 2024), restituisce una narrazione poetica, personale, spesso intima, ora trasformata in un racconto sonoro che intreccia emozioni, memoria e testimonianza diretta. Nel corso della serie, la voce di Fantin dialoga a distanza con altri grandi alpinisti contemporanei, come Kurt Diemberger, Reinhold Messner e Tamara Lunger. “Italia K2 – Racconto di una spedizione straordinaria” è un podcast che va oltre la cronaca, costruendo un ponte tra passato e presente, tra alpinismo e riflessione personale, tra conquista e rispetto della montagna. Un racconto sonoro potente e immersivo, che invita ad ascoltare le voci, i silenzi e i respiri di chi ha guardato il mondo dal secondo tetto del pianeta.

LINO ZANI

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Cammino nella bellezza

 

 

Ha portato la propria passione per la montagna sul piccolo schermo. Alpinista e maestro di sci è oggi volto amato dei programmi di Rai 1 “Linea Verde Sentieri” (il sabato alle 12.30) e “Linea Bianca”. «Portiamo nelle case i sentieri – racconta al nostro giornale – partire è facile, bastano un paio di scarpe buone, un’attrezzatura semplice, lo zaino e la borraccia»

 

 

Cosa significa raccontare la montagna, in televisione?

Racconto la mia più grande passione, perché tutta la mia vita è stata dedicata alla montagna. Sin da piccolo i miei genitori, che gestivano rifugi, mi portarono sui monti dell’Adamello, prima a 2.500 metri, al rifugio Giuseppe Garibaldi, poi, a 12 anni, al Lobbia Alta. Per quarantacinque anni quella è stata la mia vita, prima aiutando i miei genitori, poi gestendo direttamente i rifugi. Sono diventato maestro di sci, alpinista. È una passione che cerco di trasmettere nelle trasmissioni “Linea Bianca” e “Linea Verde Sentieri”.

 

Come è cambiato il suo vivere la montagna da quando ne è diventato divulgatore?

I programmi mi hanno dato la possibilità di conoscere tantissime montagne in ogni regione italiana, di vedere posti bellissimi e di incontrare tantissime persone che come me hanno dedicato la propria vita ai monti. Ogni volta è una scoperta, è bello raccontare al pubblico le loro storie straordinarie, le loro esperienze, e farlo in modo amichevole. È accaduto di recente con Gustav Thöni, che conosco da molto tempo, con il quale abbiamo ricordato i successi della Valanga Azzurra.  È bellissimo anche vivere e raccontare le tradizioni e i sapori. In quanto a cibo sono goloso di formaggio, quando arrivo in questi posti vado a nozze (sorride).

 

Andare per sentieri, dopo una vita in montagna e migliaia di chilometri percorsi, cosa la sorprende ancora?

La bellezza dell’ambiente in cui ti trovi. Ieri ero a camminare a circa 2.000 metri tra i prati fioriti, con le cime innevate sullo sfondo, qualcosa di incredibile. Cammini in un paradiso. Con il mio lavoro cerco di trasmettere al pubblico la bellezza che la montagna ti dà.

 

Cosa significa avere rispetto per la montagna?

C’è il rispetto della bellezza, dell’ecologia, e c’è il tuo rapporto personale con la montagna, che passa anche attraverso il concetto di rinuncia. Significa saper rinunciare alla cima quando, ad esempio, le condizioni sono pericolose, e potrebbero portarti a perdere la vita. Per quanto tu possa essere bravo la montagna è imprevedibile. L’importanza di saper tornare indietro, in montagna come nella vita, è anche uno dei concetti che ho avuto modo di condividere con San Giovanni Paolo II (del quale Zani fu amico). Quando arrivi in alto la vera difficoltà è saper rinunciare a quello che hai conquistato: tornare indietro è la cosa più bella.

 

“Linea Verde Sentieri” vuole sensibilizzare il pubblico alla bellezza del cammino. Da dove si comincia?

Noi portiamo nelle case i sentieri, molti di questi sono facili, accessibili, in molti casi sono anche percorsi religiosi. Partire è facile, bastano un paio di scarpe buone, un’attrezzatura semplice, lo zaino, la borraccia.

 

Cosa non deve mai mancare nello zaino?

L’abbigliamento per cambiarsi all’occorrenza. Il tempo in montagna può mutare rapidamente, devi sempre avere con te qualcosa che ti ripari dal freddo, una giacca a vento, ma anche qualcosa da mangiare perché le forze ti possono mancare, e l’acqua, che in tanti posti ormai comincia a mancare. Può capitare di camminare per un’intera giornata senza incontrare sulla propria strada un ruscello. Senza acqua non vai più avanti.

 

Tanto buon senso…

Bisogna informarsi, chiedere. Su tanti percorsi stanno nascendo punti di ristoro, ostelli, case di accoglienza. Con i nostri programmi contribuiamo a portare le persone in cammino, penso ad esempio al coast to coast in Calabria, da Soverato a Pizzo, la cui bellezza è stata scoperta con entusiasmo.

 

Ci regala il suo sentiero del cuore?

Ce ne sono tanti e sono bellissimi, è difficile sceglierne uno solo (sorride). Ce n’è uno vicino a casa mia, la Val Seriana, che parte dal Lago d‘Iseo e arriva al Passo del Tonale, attraversi posti incredibili, in mezzo alle incisioni rupestri. Al mare potrei dire quello che va da Otranto a Capo di Leuca lungo la costa, luoghi davvero straordinari.