Arriva L’Acchiappatalenti

Un talent show divertente e ricco di sorprese. Protagonisti del programma cinque beniamini del pubblico: Teo Mammuccari, Francesco Paolantoni, Mara Maionchi, Sabrina Salerno e Nino Frassica, che cercheranno di “acchiappare” il talento migliore e più giusto per dar vita a una squadra vincente. «La Tv cambia pelle in continuazione, a ogni stagione è una sorpresa e una scoperta – dice la conduttrice – noi vogliamo distrarre le persone dalle preoccupazioni e regalare loro una risata». Da venerdì 10 maggio in prima serata su Rai 1

Tanta attesa e un po’ di mistero. Con “L’Acchiappatalenti” il pubblico cosa si deve aspettare?

Di divertirsi. Vogliamo distrarre le persone dalle preoccupazioni e regalare loro una risata. Il pubblico da casa potrà tifare per i propri beniamini.

Come funziona il programma?

Ai cinque acchiappatalenti, impegnati a creare la propria squadra, mostriamo undici talenti di vario genere: grandi virtuosi, personaggi strampalati, c’è davvero un po’ di tutto per inventiva e creatività. Gli acchiappatalenti hanno 15 secondi di tempo per scrutare i candidati e capire se scatta o meno il colpo di fulmine. A quel punto parte la performance e i nostri cinque scoprono che cosa hanno preso: un cantante straordinario, un grande pianista, un inventore di canzoni e barzellette bizzarre, di giochi impossibili. I talenti sono personaggi curiosi e famosi nel loro genere, che si sono già visti in Tv in qualche angolo del mondo. Gli acchiappatalenti saranno votati dalla giuria per l’intuito che dimostreranno. E questo è solo l’inizio…

Ogni suo programma dà vita a una famiglia televisiva…

Una famiglia che nasce da lontano, sono compagni di tante avventure. L’unica persona che tra loro non ho ancora avuto il piacere di avere con me è Mara Maionchi. E poi ci sono i telespettatori, insieme a loro creeremo una famiglia di persone che hanno voglia di lavorare con la fantasia, di evadere, di sognare.

Cosa significa la parola talento?

Avere qualità, anche insolite, insieme alla forza e alla determinazione di imporle sul palco.

Soddisfatta dei talenti selezionati?

Lavorando con Fremantle abbiamo come base il mondo, dall’Australia alla Cina, all’Indonesia. Sono venuti fuori talenti davvero curiosi, italiani e stranieri. Abbiamo cercato l’insolito (sorride).

Alle prese con un nuovo format, come sta cambiando la televisione?

La Tv cambia pelle in continuazione, a ogni stagione è una sorpresa e una scoperta. La televisione generalista, non rivolgendosi a un pubblico specializzato, è quella che più propone format nuovi.  Noi dobbiamo piacere un po’ a tutti e questa è una sfida. Siccome la Tv è sempre più competitiva e frammentata, piacere al pubblico è un compito complicato.

Mi conceda una parentesi che ci porta a “Ballando con le Stelle”, è già al lavoro per l’edizione numero 19?

Abbiamo cominciato (sorride), ma non abbiamo ancora ingranato la quinta. Ora siamo impegnati a fare nascere questo nuovo programma.

Se dovesse salvare, come fossero scatti fotografici, tre momenti della sua carriera, quali sceglierebbe?

Quello che hai bene a fuoco è il presente, che rappresenta la tua sfida ultima, quella che devi vincere e sulla quale hai messo tutta la tua emotività. Insieme a questa c’è il momento in cui hai iniziato, quando è diventato possibile ciò che sembrava completamente impossibile. Mi penso ragazzina quando non potevo immaginare di fare questo lavoro e pensavo che avrei fatto altro. Quando è diventato possibile, quando ho debuttato con “L’altra domenica”, ho vissuto un momento di pura magia. Tra allora e il presente ci sono stati tanti momenti e tutti hanno creato qualcosa di significativo per la mia crescita. Sarei ingrata se ne individuassi solo uno.

A pochi giorni dal debutto cosa si sente di dire al suo pubblico?

Lo ringrazio con tutto il cuore dell’affetto, della stima, dell’attenzione, e gli chiedo di darci fiducia. Ci stiamo impegnando, come facciamo sempre, per non calpestare sentieri già percorsi, da altri o da noi stessi. Stiamo rischiando come sempre l’osso del collo (sorride). Quando si propone qualcosa di nuovo è una sfida…

… che in fondo la diverte…

Mi dà emozione e soprattutto lo dobbiamo al pubblico.

La televisione italiana festeggia i suoi primi 70 anni, qual è il suo augurio?

Negli anni l’abbiamo chiamata “mamma Rai” per un motivo. Siamo nati e cresciuti con lei. Quello che è successo dopo non sarebbe stato possibile se non ci fosse stata prima la Rai. Le dobbiamo la riconoscenza di essere stata sempre un rompighiaccio, un’azienda che ha precorso i tempi e che continua ad avere tanto da dare e da dire. Sono tante le sorprese che ci riserva. La Rai è viva e vitale, è straordinariamente contemporanea.

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