Elisa Isoardi

Cucino con passione

Elisa Isoardi racconta al RadiocorriereTv il suo amore per la cucina contadina e per le tradizioni della montagna cuneese: “La mia famiglia vive in una frazione di Castelmagno a 1200 metri d’altezza e facciamo la polenta sulla stufa”. La conduttrice de “La prova del cuoco” insime e a Claudio Lippi, da pochi giorni in libreria con “Buonissimo”, edito da RaiLibri, ci apre il suo frigorifero: “Non mancano mai le uova, le acciughe, i capperi, le foglie di cappero, tutto sotto sale, il burro, la pasta, i salumi e i miei formaggi”

Come nasce in lei la l’amore per la cucina?
Ha radici lontane. Sono nata in una famiglia piemontese delle Alpi marittime. Sono legatissima a tutto ciò che ho alle spalle: la montagna, le terre, le valli, il mio formaggio, il Castelmagno. Porto con me l’Occitania, il patois, la lingua d’Oc, che parlo perché sono occitana. La passione nasce quando ancora non arrivavo al tavolo e mia nonna faceva le raviole, “ravioles” in occitano. Le preparavamo prima della messa, al ritorno le buttavamo in acqua a bollire sulla stufa. A tavola si faceva pace, quindi anche i litigi della settimana erano risolti. La cucina ce l’ho nel sangue.
Con “La prova del cuoco” e ora con “Buonissimo” racconta l’Italia dei sapori, che Paese ha scoperto?
L’Italia l’ho scoperta con “Linea Verde” dopo la mia prima “Prova del cuoco”. Ho conosciuto l’Italia vera, dei contadini, quella di mia nonna e mio nonno, di mio padre. Provengo da lì e sono orgogliosa di dirlo. Oggi sto conoscendo un’Italia che cambia ma che ha sempre le basi solide degli agricoltori e del prodotto, che noi valorizziamo con “Buonissimo”. Con me, nel libro, due cuochi simbolo del programma, Alessandra Spisni per la tradizione, per la cucina della casa, e Natale Giunta per l’innovazione, per la cucina del ristorante. Ma non si può avere la cucina del ristorante senza passare dalla casa.

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