Beppe Convertini

Una bella sfida

 

Le emozioni, la fatica, la gioia di Beppe Convertini: il RadiocorriereTv incontra il popolare conduttore, tra i protagonisti del sabato di Rai 1

 

 

Come vive la sfida di “Ballando”?

È tutto molto elettrizzante, adrenalinico perché è una bella sfida. Non essendo un ballerino, affronto ogni volta una prova diversa, con un ballo o una coreografia differenti. Bisogna ricordarsi tutto, seguire al meglio, ed è un’emozione continua.

 

Che cosa l’ha spinta ad accettare la sfida di Milly Carlucci?

Esclusivamente mia madre, la persona più importante della mia vita. Quando mi ha chiamato Milly era il giorno del suo 88° compleanno e stavamo a cena con tutta la famiglia: sorelle, nipoti, pronipoti, cognati. Lei era sorpresa dalla chiamata e, ascoltando Milly, le brillavano gli occhi. Diceva: “Dai, dai, vai a fare Ballando con le Stelle, figlio mio!”. Non potevo dire di no.

 

A cosa pensa un istante prima di esibirsi?

Quando estraggono la busta con i nomi c’è molta adrenalina. Poco prima di scendere in pista è un mix di emozioni: ti dai la carica, ti fai il segno della croce e pensi “facciamo del nostro meglio”, perché abbiamo lavorato tanto, fatto allenamenti, provato la coreografia. Allo stesso tempo, non essendo un  ballerino c’è l’incertezza: riuscirò a fare tutto? È emozionante e imprevedibile.

 

Il ballo è anche una prova fisica notevole. Come sta vivendo la fatica degli allenamenti?

La maggior parte dei muscoli del mio corpo non aveva mai lavorato così. È impegnativo ma fa bene: è uno sport straordinario, apre mente e cuore. Invito tutti a ballare: il ballo fa vivere meglio, distrae dalla quotidianità e permette di vivere momenti speciali. In quel momento sei tu e il ballo.

 

C’è qualcosa della sua sensibilità di conduttore che ritrova in questa nuova avventura da ballerino?

Sono due mondi completamente diversi. Qui gareggi con atleti, conduttori, attori, cantanti, persone con carriere importanti e affascinanti. Devi confrontarti su un terreno completamente nuovo, e questo mix di personalità, esperienze e caratteri diversi è il segreto del programma.

 

Mi dica un pregio e un difetto della sua maestra di ballo, Veera Kinnunen.

È molto brava, generosa, bella, simpatica, dolce. Cura davvero il ballerino e sa capire dove puoi arrivare, in che cosa puoi migliorare. Non le trovo difetti.

 

Ci racconta un aneddoto del dietro le quinte?

Accade di tutto: Filippo Magnini fa flessioni e addominali, Rosa Chemical canta meravigliosamente. Ognuno cerca di scaldarsi e prepararsi, emergono le caratteristiche di ciascuno.

 

C’è un passo che l’ha messa particolarmente alla prova?

Tutti, proprio perché non ho mai ballato. Ogni passo realizzato, ogni parte di coreografia completata, dà grande soddisfazione ed è molto emozionante e appagante dopo tante ore di allenamento.

 

Se dovesse fare un pronostico sul podio, chi metterebbe?

Metterei Francesca Fialdini al primo posto, poi Barbara D’Urso. Al terzo posto un uomo: Filippo Magnini, che è bravissimo e si impegna tanto. Come outsider, bravo anche Paolo Belli. Quest’anno le donne sono molto forti, eccezionali.