ALESSANDRO GRECO & CAROLINA REY
Estate, il tempo della vicinanza anche in Tv
Da giugno a settembre “UnoMattina Estate” è un punto fermo del palinsesto di Rai 1, dal lunedì al venerdì dalle 8.35. Un mix di attualità, cronaca, cultura, salute e leggerezza, pensato per accompagnare gli italiani nei mesi più caldi dell’anno. A guidare la nuova edizione del programma, Alessandro Greco e Carolina Rey
ALESSANDRO GRECO
Com’è iniziata la sua estate in televisione? Prime sensazioni a caldo?
L’anno scorso c’è stato, com’è naturale, un periodo iniziale di ambientamento e adattamento. Un primo assestamento. Quest’anno, invece, mi sono reintegrato immediatamente. È stato come tornare a casa. Tutto è partito con grande energia ed entusiasmo. Con me c’è Carolina Rey, con la quale c’è stato da subito un bel feeling. Ci hanno detto che già dalla prima puntata sembrava che stessimo lavorando insieme da tempo. Questa sensazione di condivisione si è notata non solo in termini qualitativi ma anche di risultati, di ascolti.
Per lei, l’estate è sinonimo di…
Innanzitutto di opportunità: un tempo prezioso da condividere, che sia stando a casa, oppure andando da qualche parte. È il tempo della famiglia, in senso stretto e anche più allargato: le persone con cui si creano legami così forti da diventare “famiglia”. È anche, però, un periodo lavorativamente molto propizio. Al di là della conduzione di “UnoMattina Estate”, per me questa stagione è sempre stata un momento di grande attività professionale. Vengo dal mondo degli spettacoli itineranti, delle piazze, delle feste popolari: e proprio nei luoghi di villeggiatura, da dopo Pasqua fino a settembre-ottobre, c’è sempre stato un picco di richieste e quindi più occasioni di lavoro.
Quando ha del tempo libero, che tipo di vacanziere è? Preferisce il relax o l’avventura on the road?
Decisamente relax! Sono un vacanziere tranquillo e in famiglia siamo tutti così. Mia moglie è perfettamente in linea con questo stile (sorride). Le nostre vacanze preferite? Quelle all’insegna del benessere. Che siano luoghi naturali, come le terme, o strutture attrezzate, cerchiamo una vacanza che ci rigeneri. Amiamo il mare, la mia città d’origine è Taranto, per partire evitiamo i momenti di maggiore affluenza.
Quanto è importante la compagnia della televisione nei mesi estivi?
È un tema a cui tengo molto. Ci sono momenti dell’anno in cui la solitudine riesce a essere ancora più dolorosa, penso alle festività natalizie o pasquali, o appunto all’estate. Offrire compagnia, regalare leggerezza, un sorriso, informazioni utili, consigli, ma anche far viaggiare idealmente chi ci guarda… tutto questo è un privilegio. È il pilastro su cui si fonda il mio approccio al programma.
In che modo riuscite a coniugare leggerezza e informazione utile?
Prima di tutto con il grande lavoro della redazione. Ogni giorno abbiamo l’appoggio costante della vicedirettrice del Daytime Elsa Di Gati, figura competente e fondamentale. Anche se il nostro non è un programma giornalistico in senso stretto, trattiamo informazione, cronaca, attualità e l’esperienza di Elsa è un punto fermo. C’è poi un team affiatato di collaboratori e autori, ciascuno con responsabilità e spazi ben definiti. Tra le figure chiave, cito con piacere Gianfranco Scancarello, il capo progetto, e Paola Miletich, che segue cronaca e attualità. Grazie a loro abbiamo tutti gli strumenti per affrontare ogni argomento, dal più leggero al più delicato. La capacità di passare da un registro all’altro? È una combinazione di carattere, sensibilità, mestiere. E fa parte della nostra responsabilità come conduttori.
C’è un momento della diretta che la sorprende particolarmente?
Ci sono momenti che mi toccano ogni giorno, in particolare le buone notizie. Purtroppo, siamo costantemente travolti da un flusso di notizie drammatiche — che fanno parte della realtà, certo — ma che a volte sembrano oscurare tutto il resto. Credo che ci siano tantissime cose belle che meritano attenzione: associazioni, iniziative, persone di buona volontà che ogni giorno costruiscono qualcosa di positivo. Quando vedo che il pubblico reagisce, si emoziona, si riconosce in quelle storie… ecco, quello mi sorprende. È uno stupore che voglio continuare ad avere. E mi ricorda che, nonostante tutto, il bene è destinato a vincere, anche quando il male fa più rumore.
Qual è il suo rito del mattino, prima di andare in onda?
Il mio rituale è semplice ma importantissimo: faccio il giro dei corridoi, vado a salutare tutti. È un modo per dire “buongiorno”, ma anche per creare un clima disteso, magari con una battuta, una risata, uno scherzo. Anche se poi, poco dopo, dobbiamo affrontare temi importanti o complessi, questo spirito condiviso fa la differenza. C’è tanta gente che lavora ogni giorno alla riuscita del programma e mi piacerebbe che il pubblico potesse vedere quante persone sono coinvolte. Il clima che si crea è uno degli ingredienti segreti della nostra diretta.
CAROLINA REY
Quali sono state le emozioni nel debuttare in un programma storico e così popolare?
Sin dal primo momento, la sensazione è stata quella di conoscere già lo studio e il programma. Forse perché è un format storico che ho sempre seguito come spettatrice. Mi sono sentita molto serena, anche il primo giorno, nell’approccio a questa macchina così importante, che richiede grande attenzione e rispetto. È fondamentale comprendere che è il conduttore ad adattarsi al format, e non viceversa.
Come ha vissuto la preparazione per questo nuovo incarico?
È stato tutto molto immediato e veloce. Più che una preparazione preliminare, ho un lavoro quotidiano di studio per ciò che succederà il giorno successivo. Il programma affronta argomenti leggeri ma anche temi strutturati e impegnativi, legati all’attualità e alla cronaca. Con tre ore di diretta da gestire, il carico di contenuti è notevole.
Il programma propone un mix di argomenti. Quali sono più nelle sue corde?
Non pensavo di essere in grado di gestire la cronaca nera, soprattutto a livello emotivo, ma in questi giorni l’ho affrontata: è una sfida nuova che mi permette di imparare. Cerco di portare quell’empatia che spesso manca nella narrazione della cronaca.
Che rapporto ha con la dimensione di Servizio Pubblico della televisione?
Un programma come questo rientra pienamente nelle dinamiche del Servizio Pubblico, dove informazione e rispetto sono fondamentali. Si offrono consigli pratici, si fa informazione di qualità, e il riscontro del pubblico è molto positivo. Penso che il programma rappresenti a pieno la mission della Rai.
Lavora in tandem con Alessandro Greco, che tipo di intesa si è creata tra voi?
Assolutamente ottima. Da subito abbiamo avuto grande sintonia, ed è qualcosa che viene notato anche dalle persone che lavorano con noi e dal pubblico. Siamo due professionisti molto attenti agli altri, e questo si riflette nel nostro modo di collaborare.
Nel suo percorso artistico ha alternato ruoli in radio, musica e televisione. Cosa aggiunge questa esperienza mattutina al suo bagaglio professionale e umano?
Aggiunge tantissimo. Ogni giorno il programma mi insegna a gestire registri diversi, arricchendo non solo la mia professionalità, ma anche il mio vissuto. In questi giorni mi sono già legata a molte storie familiari difficili che altrimenti non avrei mai conosciuto né potuto raccontare.
Che sensazione prova all’idea di fare compagnia a tanti italiani?
Penso che sia lo scopo principale del programma: tenere compagnia e far sentire meno sole le persone. Ci sono tanti spettatori che, per ragioni economiche o personali, non possono partire. Il nostro intento è alleggerire le loro giornate.
Impegnata per il programma, come sarà la sua estate?
Spero di riuscire a concedermi un weekend di fuga a Lampedusa. Se tutto va bene, potrò partire il venerdì e rientrare la domenica sera, dedicando quel tempo interamente a mio figlio.
C’è un rito mattutino a cui non rinuncia prima di andare in onda?
Assolutamente il caffè! Mi sveglio sempre dieci minuti prima per poter fare colazione, per me è il pasto più importante.