Aemilia 220

La Mafia sulle rive del Po

L’espansione della ‘ndrangheta in Emilia-Romagna, una terra a lungo ritenuta immune dalle infiltrazioni mafiose. Il racconto esclusivo del più grande processo per mafia mai celebrato nel Nord Italia: 220 arresti, centinaia di intercettazioni audio e video, e un’aula bunker costruita appositamente per ospitare un’inchiesta senza precedenti. Un viaggio dentro una criminalità organizzata che si è evoluta, mimetizzandosi nel tessuto economico e sociale del territorio. In prima visione su Rai 2, venerdì 23 maggio 2025, in prima serata

Una docufiction che, per la prima volta, racconta in modo sistematico e con un linguaggio cinematografico l’espansione della ‘ndrangheta in Emilia-Romagna, una regione a lungo considerata immune dalle infiltrazioni mafiose. Al centro del racconto, il più grande processo per mafia mai celebrato nel Nord Italia: 220 arresti, centinaia di intercettazioni audio e video, un’aula bunker costruita appositamente per ospitare un’inchiesta che ha segnato una svolta. Una criminalità che ha cambiato volto: non più lupara e pizzo, ma giacca e cravatta, frodi fiscali, imprese inquinate, appalti truccati e legami trasversali con politica, istituzioni e media locali. Attraverso le voci di investigatori, magistrati, giornalisti e una potente ricostruzione fiction – firmata da Claudio Canepari e Giuseppe Ghinami – la docufiction trasforma le carte processuali in un thriller civile, capace di restituire tutta la tensione, la complessità e l’urgenza di una vicenda che ha scosso il Paese. “220” non è solo un numero, è il simbolo di un’inchiesta che ha spezzato il silenzio, rivelando quanto la mafia si sia fatta moderna, mimetica e trasversale. È la storia di un territorio che ha faticato a riconoscere il nemico, ma che ha saputo – tardi ma con coraggio – reagire. Un’indagine che ci ricorda come nessun luogo sia davvero al sicuro, e che la vigilanza democratica non sia mai un lusso, ma una necessità.

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