GENTILE & VAGNATO
In Playlist la fotografia della Gen Z
I brani più ascoltati del momento. Al via “Playlist – Tutto ciò che è musica”, una finestra aperta sull’attualità musicale arricchita da preziose performance live. Le interviste ai conduttori, Federica Gentile e Gabriele Vagnato, protagonisti da sabato 19 ottobre alle 14.00 su Rai 2
FEDERICA GENTILE
Come si sta preparando al primo appuntamento di “Playlist”?
Con grande entusiasmo. Siamo molto contenti di riportare la musica in televisione con un appuntamento fisso che mancava. Siamo strafelici di avere questa opportunità che è un po’ anche una scommessa, perché parleremo soprattutto ai giovani e quindi intercetteremo un po’ il loro mondo. Io che amo molto i giovani, e da anni dedico loro la mia vita professionale e non solo, sono molto felice di continuare a farlo con un nuovo progetto come questo.
Mancava proprio un appuntamento dedicato alla musica oltre i contest, le esibizioni…
Vero, verissimo. Vogliamo dare spazio alla musica, agli artisti delle nuove generazioni che piacciono ai ragazzi e che in qualche modo stanno scrivendo anche una nuova modalità di espressione. La musica, da sempre, ci restituisce i confini di una generazione. La televisione penso che sia un mezzo, nonostante tutto, giovane, e che vogliamo continuare a mantenere tale.
Coppia inedita con Gabriele Vagnato, come lavorate insieme?
Benissimo perché è un ragazzo di una creatività incredibile, genuino, autentico, gentile, educato. Lavoreremo molto bene insieme perché abbiamo tra l’altro dei gusti molto coincidenti e una grandissima intesa, oltre che stima reciproca.
“Palylist” è un programma dall’impostazione contemporanea. Ma quali possiamo considerare le novità della musica oggi?
C’è una grande varietà, nel senso che gli ultimi sono stati anni di grande sperimentazione da parte della musica, soprattutto giovane. C’è stato il periodo della trap in cui sembrava che fosse l’unica via di espressione di una generazione. Ma in realtà c’è molto altro, c’è l’urban, il pop, il cantautorato, c’è tutta la parte di sonorità elettroniche, la scrittura delle barre che permette di fare una narrazione. In “Playlist” anche anche le persone più adulte possono curiosare, affacciarsi e scoprire magari tante cose che i loro figli seguono, fanno. Un occhio di riguardo lo avremo anche per i grandi fenomeni internazionali che racconteremo insieme ai ragazzi, anche per fotografare una generazione.
Della musica contemporanea cosa apprezza e cosa invece non le piace proprio?
Apprezzo molto la varietà e la voglia di scrivere nuovi linguaggi, nuove sonorità oltre che la capacità che hanno molti ragazzi di oggi di fare da soli, nel senso che comunque ci sono tanti cantautori. Non mi piace a volte l’eccesso contenutistico, chi usa la musica per veicolare, forse in modo anche un po’ superficiale, delle immagini e dei concetti che sono assolutamente lontani da me, ma probabilmente, a volte, anche da molti di loro. Di bello trovo che spesso ci sia un uso molto evoluto della lingua italiana, con figure retoriche sofisticate, immagini, riferimenti anche letterari, perché molti artisti hanno studiato, sono colti, hanno la capacità di far tesoro di un passato che in qualche modo rilanciano.
Quale genere musicale preferisce?
A me piace tutto, ma ho passione particolare per il rock e il cantautorato.
Oggi c’è un po’ meno rock…
C’è un po’ meno rock, sì. Però, per esempio, c’è il ritorno del folk. Pensa a un cantautore come Alfa, giovanissimo, che di fatto mette tanto folk nella sua musica e questo potrebbe sembrare strano. In realtà c’è tanta contaminazione.
Un invito ai nostri lettori a seguire “Playlist”…
Fatelo, perché c’è anche un modo per comprendere, appunto, i ragazzi. E ai giovani dico fatelo perché via via ci saranno tutti gli artisti che amate di più. Cercheremo di approfondire insieme tanti fenomeni e la conoscenza di tanti artisti. Sarete protagonisti proprio voi.
GABRIELE VAGNATO
“Playlist” è indirizzato ad un pubblico giovane ma non solo…
Stiamo provando a fare un programma contemporaneo ed è una bellissima sfida. La Rai ci ha messo davanti un foglio bianco dal quale partire, insieme agli autori, insieme a Federica, e siamo riusciti a costruire qualcosa che ci piace, speriamo possa piacere a tanti, non solo ai giovani.
Coppia inedita con Federica Gentile. Come lavorate insieme?
Io e Federica ci conosciamo da tempo anche se ci eravamo persi di vista. Abbiamo tanta voglia di fare, siamo sulla stessa lunghezza d’onda e poi lei è molto esperta di musica, è una mano santa anche per me, per un po’ di cultura musicale.
Quanto sono presenti i social in playlist?
Stiamo provando a fare un programma che comunichi, sul web, sulle piattaforme e che vada bene anche in tv. Che sia veloce, dove le cose durano due, massimo tre minuti dato che oggi la soglia dell’attenzione su internet si è abbassata drasticamente. Arrivo dall’esperienza con Fiorello a “Viva Rai2” dove era tutto stretto in un minuto e mezzo, massimo due. I social sono fondamentali per amplificare anche durante la settimana quello che fai in onda.
E invece quale sarà l’interazione con il pubblico presente?
Un programma giovane ha bisogno di persone giovani in studio. Ci saranno delle belle situazioni che stiamo creando e che possano far sentire a proprio agio anche gli artisti che vengono come ospiti.
Quale genere musicale ascolta?
Mi faccio guidare dalle playlist. Le “scrocco” ai miei amici, ai parenti. Se una mi convince o se scopro delle nuove canzoni, continuo ad ascoltarle in loop per un periodo finché non mi annoio. Se dovessi ascoltare sempre un artista mi stancherei, quindi cerco di variare, cerco di farmi sorprendere anche da una canzone che magari non avrei mai ascoltato.
Un invito ai nostri lettori a seguire “Playlist”…
So che è difficilissimo accendere la televisione sabato alle 14,00, so che è una cosa che non si fa più se non per Milo Infante, il maestro che ogni giorno racconta l’Italia. Il sabato non c’è, però accendete la TV, perché nell’ambito della musica il nostro è un programma nuovo, che non si vedeva da tanto, dato che non si parla più di musica in televisione se non con i talent, le sfide o delle gare. Se siete interessati alla musica, se la musica vi piace, “Playlist” è il vostro programma.