Felici di rientrare nello Studio Battaglia

È arrivato il momento della scelta i protagonisti della seconda stagione della fiction diretta da Simone Spada. Un family drama che, attraverso i casi di puntata, riesce a immergersi nella contemporaneità e, in alcuni casi, a suggerire soluzioni. Da martedì 19 marzo in prima serata Rai 1

“Una squadra collaudata, un racconto che, grazie ai casi di puntata, amplia lo spettro di rappresentazione della nostra società. Dalla Milano upper class si passa con questa seconda stagione a un’arena più ampia che rappresenta la società nella sua contemporaneità e varietà. Un family perfetto, dove si ride e si piange, nel quale tutti possiamo riconoscersi nei personaggi che, vedremo, saranno alle prese con decisioni importanti per le loro vite” afferma Luigi Mariniello, Capostruttura Rai Fiction. Le sorelle Anna e Nina e la madre Marina Battaglia tornano a lavorare insieme nel prestigioso Studio Zander, ora Zander Battaglia. I patti erano che Marina sarebbe uscita di scena non appena chiuse le ultime pratiche, ma per Zander liberarsi di lei sarà più arduo del previsto. In questa seconda stagione ritroviamo anche Massimo con cui Anna, nel finale della prima stagione, si era lasciata andare a una travolgente passione. Per lei, sposata con Alberto da cui ha avuto due figli, è arrivata l’ora di chiedersi quale sia la scelta giusta, tra i sentimenti e le emozioni, anche se questo significa rinunciare a una parte della propria felicità. Cuore del racconto sono come sempre le donne Battaglia, tre divorziste e una neo-sposa, la sorella minore Viola. Quattro donne in diverse fasi della vita, ognuna con i propri sogni e turbamenti, unite da un amore profondo e un’invincibile ironia che le ha sempre salvate. Se Viola cerca di emanciparsi dalla famiglia, ma si scontra con le difficoltà della vita adulta e con il costo folle degli affitti milanesi, Nina dovrà mettere in discussione quello che credeva di desiderare, perché a volte crescere significa anche non aver paura di cambiare. Come nella precedente stagione, in ogni episodio si svilupperà un caso legale di cui si dovrà occupare lo Studio Zander Battaglia, andando a trattare alcuni tra i temi più attuali del diritto di famiglia. Inoltre, Anna sarà alle prese con un delicato e doloroso caso di separazione legale, accettando di rappresentare la famosa chef-influencer “Michela in famiglia” contro il marito Corrado, uomo manipolatore che controlla e gestisce il fortunato business che hanno creato.

La parola al regista, Simone Spada
La bellezza di essere “sorpreso”

Quando inizi ad affrontare la seconda stagione di una serie che hai in qualche modo creato o definito, immaginato e raccontato nella prima stagione, riscopri un mondo che già conosci e devi essere pronto a rinnovarlo, riscoprirlo e accoglierlo per capire dove sta andando e dove ti può portare. Insieme a Rai, con al mio fianco una squadra già affiatata, dai produttori Carlo Degli Esposti e Nicola Serra fino a una serie di attori ormai diventati “amici” anche fuori dal set e guidati dalle sceneggiature di Lisa Nur Sultan, abbiamo attraversato questa seconda stagione che personalmente mi ha stupito e piacevolmente sorpreso. Non c’è niente di più bello per un regista che essere sorpreso positivamente dal proprio lavoro. Credo che, se ero fortemente convinto delle potenzialità dei temi trattati da “Studio Battaglia” quando accettai di girare la prima stagione, ne sono ancora più convinto in questa seconda. Possiamo definirlo come già detto un Legal Drama con linee di comedy familiare molto raffinate, una serie al femminile che parla di madri, figlie, mogli o compagne, di generazioni diverse, di avvocate divorziste piene di empatia e ricche di ironia, ma quello che più esce fuori, a mio modo di vedere, in questa seconda stagione sono i sentimenti che sono certo riguardano tutti noi. Sono convinto che ogni spettatore si riconoscerà in un modo o nell’altro in molte delle vicende umane che riguardano le nostre e i nostri protagonisti, perché ancora di più in questa seconda stagione la mia personale sensazione è che “Studio Battaglia” parli di tutti noi e a tutti noi. Senza avere la presunzione di lanciare messaggi o moralismi inutili e datati, la serie parla di sentimenti, di amore, di speranze e desideri calandosi in maniera semplice, diretta e umana nel tempo in cui viviamo. Quest’anno ci saranno tante sorprese perché le nostre “donne” sono andate avanti e si confronteranno maggiormente con loro stesse. Non mancheranno i classici casi di puntata molto ironici che ancora una volta trattano tematiche attualissime e che ci hanno anche dato la possibilità di inserire nel cast altri attori di alto livello con sorprese molto interessanti. Mantenendo i punti fermi a livello di costumi, di scenografia, di linguaggio e di messa in scena che avevo scelto per la prima stagione, nella continua ricerca del giusto equilibrio tra la ricchezza della scrittura e il ritmo del racconto visivo, ho sentito la voglia di stare un po’ più vicino ai “miei” personaggi, usando maggiormente il primo piano e la macchina a mano quando ne sentivo la necessità. “Studio Battaglia” ha fatto un passo avanti e noi gli siamo andati dietro.

La parola alla sceneggiatrice, Lisa Nur Sultan
Felici di rientrare nello Studio Battaglia

Siamo stati tutte e tutti davvero molto felici di rientrare nello Studio Battaglia, perché queste donne formidabili – argute, solidali, anticonformiste – e gli uomini che dividono la vita con loro sono una grande famiglia in cui è bello tornare. Per vederle cadere, ridere e rialzarsi, nella lotta quotidiana per l’affermazione della propria felicità. In questa seconda stagione c’è meno traccia della serie inglese “The Split” che aveva ispirato la serie, avevo, infatti, voglia di far vivere i personaggi in maniera diversa. Sono donne (e uomini) che sbagliano spesso, che cambiano idea, ma che provano ogni giorno a fare la cosa giusta: e se non per loro stesse, per gli altri. C’è un’etica di fondo molto forte, un senso della giustizia profondamente umano, contemporaneo, che le motiva e le spinge a battersi per il bene dei clienti. Domandandoselo spesso, quale sia il bene – dei clienti, e il proprio. Perché non è automatico saperlo, in una società che viaggia a mille all’ora, ed è onesto riconoscerlo. Servono nuove norme per nuovi diritti, per scenari che cambiano sotto i nostri piedi. Serve farsi nuove domande. Si parlerà di diritto all’oblio, di divorzio breve, di haters online, di adozioni, di figli mantenuti dai genitori, di separazioni in tarda età, di relazioni tossiche e di matrimoni a Las Vegas. Una mia fissazione, il tema della privacy, ritornerà anche quest’anno in bocca a Daria, la figlia di Anna, a proposito dei carteggi e dei diari pubblicati postumi. E soprattutto si parlerà di rapporti tra i sessi, e perché sbagliamo sempre tutto nel provare a farli funzionare. Ribadendo quello che il podcast “Rinascite” non smette di ripetere, e cioè che “Non è mai troppo tardi per cominciare una vita migliore”. Vale per chi scelga di separarsi, come per chi voglia rimettersi in gioco. Ricordandosi sempre che il vecchio amore di qualcuno, prima o poi, diventa il nuovo amore di qualcun altro. E quale sia la fine di una storia, o quale l’inizio, non si può mai dire.

I PERSONAGGI

ANNA BATTAGLIA (Barbora Bobulova)

È la maggiore delle sorelle Battaglia, una donna forte e affidabile, con un gran senso del dovere. Avvocata formidabile ed empatica, dopo aver lasciato lo studio di famiglia per emanciparsi dalla madre Marina, adesso, a causa della fusione tra i due studi, si vede costretta a lavorare di nuovo al suo fianco. Ma Anna ha ben altro per la testa: la vicinanza con Massimo, infatti, rischia di allontanarla da Alberto e dai suoi figli, Daria e Giacomo.

MARINA BATTAGLIA (Lunetta Savino)

Elegante, autorevole e temibile, nei processi è un mastino senza scrupoli. Ha cresciuto tre figlie da sola senza perdere un giorno di lavoro ma, adesso che lo studio di famiglia è stato acquisito e lei ha promesso di uscire di scena, riuscirà a “sposare” pienamente la nuova gestione? Quel che è certo, è che la sua tempra, bilanciata da un cinismo irriverente e da sprazzi di imprevedibilità, la rende irresistibile e forse anche indispensabile.

NINA BATTAGLIA (Miriam Dalmazio)

È la secondogenita di Marina, bella, sarcastica, indipendente e in carriera. Dopo aver lavorato nello studio di famiglia e aver dovuto assecondare il carattere autoritario di Marina, è pronta ad approdare nello “studio Zander Battaglia” dove però la sua ironia e sfrontatezza diventeranno un’arma a doppio taglio. Anche se fatica ad ammetterlo, in fondo al cuore Nina cova una grande sensibilità che presto, per un motivo o per l’altro, verrà fuori.

VIOLA BATTAGLIA (Marina Occhionero)

Solare e quasi sempre sorridente, Viola è per tutti la piccola di casa, anche se la fede che porta all’anulare sinistro le ricorda che ha ormai iniziato un nuovo capitolo della sua vita da adulta. Curiosa e spontanea, è anticonformista in un modo tutto suo: è l’unica Battaglia a non aver studiato giurisprudenza. Babysitter per scelta, vive senza ansie e conflitti ma, adesso che con Alessandro vogliono liberarsi dell’ingombrante presenza di Marina e trovare un nido d’amore, deve necessariamente rimboccarsi le maniche e cercare un lavoro a tempo pieno.

MASSIMO MUNARI (Giorgio Marchesi)

Avvocato di punta dello studio Zander. Ora, a causa della fusione che ha riempito lo studio di avvocate competitive, avrà chi gli darà del filo da torcere. Massimo è un bell’uomo, con il fascino dell’avvocato in carriera e per giunta single che non deve rendere conto a nessuno. Ma siamo sicuri che sia davvero così? Lui e Anna, infatti, sembrano sempre troppo vicini.

ALBERTO CASORATI (Thomas Trabacchi)

Marito di Anna da vent’anni e padre di Daria e Giacomo, è un uomo solido e ironico. Insegna Bioetica all’università, presta spesso consulenze legali nei casi connessi ai suoi studi. È legato alla famiglia e molto rispettoso del lavoro di Anna e della sua indipendenza, ma da quando è stato investito dallo scandalo “Black Dahlia” – che ha portato alla luce numerose relazioni extraconiugali, tra cui la sua –, si impegna ogni giorno per convincere la moglie di aver fatto la scelta giusta. Essere un buon padre e un buon marito, per lui, ora è la priorità.

GIORGIO BATTAGLIA (Massimo Ghini)

Tornare dopo venticinque anni dalla Costa Azzurra e rientrare nella vita delle donne Battaglia è stata la scelta migliore che abbia mai fatto, nonostante il recente infarto. Lentamente sta riallacciando i rapporti con le figlie, che in modi del tutto diversi lo hanno perdonato. E, inaspettatamente, c’è chi va a fargli visita spesso nella lussuosa clinica dove è ricoverato.

CARLA NOBILI (EX SIGNORA PARMEGIANI) (Carla Signoris)

Volitiva e istrionica, dopo aver divorziato in grande stile, Carla non riesce a stare ferma. E quale sfida migliore dell’aprire un ristorante stellato? Certo, la concorrenza è tanta; gli haters sono agguerriti: ma chi può fermare la Parmegiani, pardon, Carla Nobili?

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