Christian de Sica
“Bella Cri, fatte dà un bacio!”
Sabato 3 aprile in prima serata su Rai1 il primo one man show di uno degli attori più amati. La musica, i ricordi, le emozioni di una carriera piena di successi e di risate. «Ho fatto 110 pellicole – afferma – sono conosciuto come un comico di film di Natale, di cinema, ma il luogo in cui mi sento più a mio agio è il palcoscenico»

Cosa ha preparato per il pubblico di Rai1?
Sono contento che Stefano Coletta e la Ballandi mi abbiano dato la possibilità di tornare su Rai1 a fare il varietà, perché io non ho cominciato né come attore né come comico, ma con i varietà del sabato sera di Rai1. Il primo grande spettacolo che ho fatto, con la regia del grande Antonello Falqui, si chiamava “Bambole non c’è una lira”, la televisione era ancora in bianco e nero. La prima puntata fece 18 milioni di telespettatori. Era da tempo che volevo registrare questo spettacolo, simile a uno che avevo già fatto a teatro e che ho portato in giro per l’Italia, “Christian racconta Christian”.
Chi ospiterà nella sua “Serata tra amici”?
Gli amici sono tanti, dal direttore d’orchestra, Marco Tiso, con il quale lavoro dal 2000, al pianista Riccardo Biseo, grande jazzista che è stato collaboratore delle colonne sonore di mio fratello Manuel nei film di mio padre, a Pino Strabioli che è un amico di lunga data, poi c’è mio cognato Carlo (Verdone), che prima di diventare mio parente è stato mio compagno di banco.
Amici ma non solo…
Ci sarà anche mia figlia Maria Rosa, con la quale canto un brano che amo molto.
Lei fa l’assistente costumista, ma come a suo padre piace cantare, e così mi ha chiesto di fare insieme un brano nello spettacolo.
Filo conduttore sarà la musica…
Ogni canzone che interpreto è legata a un ricordo, a un aneddoto, che può essere divertente, romantico o tragico, come quando parlo della morte di mio padre. Lo spettacolo è pieno di musica, a suonare è un’orchestra di 32 elementi con la quale faremo omaggi ai diversi generi musicali. Quando ho portato in giro questo spettacolo per i teatri ha avuto un grandissimo successo, ma finiti gli applausi rimangono solo le locandine. La televisione, invece, ti permette di conservare i ricordi, lo faccio per i miei figli, per gli amici, per il pubblico che mi vuole bene.